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INSEGNAMENTI - (Parte ventunesima)



 

INSEGNAMENTI
PARTE VENTUNESIMA

La Tecnica della coltivazione degli Opposti.

        Si può combattere un annebbiamento  con maggiore facilità coltivando il suo opposto con l’intensa applicazione della volontà.

Ai seguenti ostacoli bisogna opporre i relativi rimedi:

·        Agli interrogativi errati, il pensiero concertato.

·        All’infermità fisica, la vita salubre.

·        All’inerzia mentale, il controllo della forza vitale .

·        Alla negligenza, la meditazione .

·        Alla pigrizia, l’autodisciplina.

·        Alla mancanza di distacco , l’analisi concreta.

·        Alla percezione  errata, l’illuminazione .

·        All’egocentrismo , l’interesse per gli altri.

·        Al complesso d’inferiorità, la fiducia in se stessi.

·        All’autocommiserazione, la compassione .

·        Alla depressione, la gioia .

·        All’attività eccessiva, l’azione regolata. All’inerzia,             l’attività.

·        Al conflitto, l’armonia .

·        Al criticismo, l’apprezzamento.

·        All’indecisione, la volontà.

·        Alla possessività, la generosità e la condivisione.

Con il riconoscimento dell’annebbiamento e del suo opposto, invocando l’energia e la luce del Sè Superiore  e con la volontà, è possibile disperderlo. Questa tecnica può essere applicata alla maggior parte degli annebbiamenti, ma quando essi sono molto forti non è sufficiente, allora è meglio usare più di una tecnica, in combinazione fra loro.

La Tecnica del Come se 

       Questa tecnica non consiste nel farci credere di non avere l’annebbiamento e di negarne la realtà, ma di andare avanti nonostante questa, semplicemente ci rifiutiamo di identificarci  con lui, mettendolo al giusto posto, per così dire, lo “manteniamo a distanza”. Per agire “come se” non avessimo un determinato annebbiamento, dobbia­mo far nascere una notevole quantità del suo opposto, così useremo la tecnica della disidentificazione che quella degli opposti. L’agire “come se”, offre il vantaggio d‘essere efficace subito, senza attendere i risultati, così come avviene con le altre tecniche, che sono si più radicali, ma lavorano più lentamente. Naturalmente questa tecnica non elimina l’annebbiamento, ma lo rende temporaneamente innocuo, e avrà successo se l’emozione non e troppo intensa. In questa tecnica è indispensabile l’atteggiamento dell’osservatore  distaccato che sa quel che stiamo facendo e non crede di aver eliminato l’annebbiamento. Questo è molto diverso dall’ingannare se stessi. Ma attenzione, se si pensa che questo atteggiamento è una finzione, si dimostra di avere un altro annebbiamento, quello della “sincerità ” che da sfogo ad ogni impulso; questo è un atteggiamento di chi non ha anco­ra iniziato a trasmutare se stesso.

 La vera sincerità significa fedeltà ai propri ideali e principi e non giustifica un atteggiamento o comportamento aggressivo, ne richiede di dire cose spiacevoli.

... continua nella parte ventiduesima.


 



Prelevato da: www.centrodimeditazione.it