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SERVIZIO - (parte ventunesima)




SERVIZIO

PARTE VENTUNESIMA

Qualificarsi per servire

     Una cosa spesso trascurata dall’allievo, allorché entra nel Sentiero della prova  ed inizia a meditare, è che la meta che gli sta dinnanzi non è primariamente la compiutezza del suo sviluppo, ma il qualificarsi a servire l’umanità. La sua crescita e      lo sviluppo sono  necessariamente incidentali, ma non sono di per se la meta. L’ambien­te che lo attornia, e le persone a lui strettamente associate sul piano fisico sono i suoi obiettivi di servizio , e se nello sforzo di conseguire certe qualifiche e capacità, egli trascura i gruppi  cui è affiliato e neglige di servire con senno e di dedicarsi lealmente al loro vantaggio, corre pericolo di cristallizzarsi, cade in balia di colpevole orgoglio, e può anche perfino fare i primi passi sul sentiero della mano sinistra.. Se la crescita interiore non trova espansione in servizio di gruppo , l’uomo percorre una strada rischiosa. Ricordiamoci anche che ampliando la propria capacità di servire si accresce nello stesso tempo la misura ed il numero dei gruppi con i quali si giunge a contatto, finchè si perviene, in qualche successiva incarnazione , a che il mondo stesso sia la sfera di servizio e molti­tudini quelle cui si soccorre.

Modo di servire con i gruppi

            L’uomo ha da servire in maniera triplice prima che gli sia permesso di mutare la sua linea d’azione e passare ad altro lavoro planetario, “sistemico o cosmico”:

·  Serve dapprima con l’attività, usando della sua intelligenza, delle alte facoltà della mente e di ciò che il suo genio produce, per aiutare i figli degli uomini. Lentamente costruisce grandi poteri intellettuali e ciò facendo vince l’insidia dell’orgoglio. Prende, allora, quella sua attiva intelligenza e la pone ai piedi dell’umanità collettiva, dando ciò che ha di meglio per servirla.

·  Serve con amore , divenendo, con il passare del tempo, uno dei salvatori degli uomini, dedicando la vita e dando tutto ciò che possiede con perfetto amore dei suoi fratelli. Perviene poi, in un’esistenza, a compiere il sacrificio  estremo, e muore amando affinché altri possano vivere.

·  Serve allora con il potere. Dopo aver provato, quand’era nella fornace ardente, di non aver altro pensiero che il bene di ogni cosa intorno, gli viene affidato il potere che deriva dall’amore attivo intelligentemente applicato. Opera con la legge , e volge tutta la sua volontà a far sentire la potenza della legge nel triplice mondo.

La facoltà di lavorare con dei gruppi è d’estrema importanza. Essi variano con il Piano . Sul piano fisico essi sono:

·  Il gruppo della famiglia, cui il soggetto è affiliato di solito per due ragioni: di smaltire il karma  e pagare i propri debiti, e di poter disporre d’un certo tipo di veicolo fisico necessario all’Ego  per sua adeguata espressione.

·  Gli amici e le persone associate, sono anche la gente che il suo ambiente gli dispone intorno, coloro che gli sono soci negli affari, compagni sulla via spirituale, le conoscenze e gli amici casuali, e la gente con la quale ha contatto per un breve momento e più non incontra. Anche qui l’opera e duplice: si tratta di pagare un debito, quando questo sia stato contratto e di dimostrare la sua capacità di influenzare per il bene coloro che lo attorniano, di accollarsi responsabilità e di dirigere o di soccorrere. Così facendo le Guide della razza umana scoprono quali sono le azioni e le reazioni di un uomo, la sua capacità di servire, e la rispondenza alla necessità circostante.

·  La congregazione cui è associato nel servizio, il gruppo, sotto la direzione di qualche Grande, che è raccolta in modo definito per opere di natura soggettiva o occulta  e spirituale ; oppure di opera sociale svolta tra i movimenti di volontariato o anche nei moti mondiali più specificatamente d’avanguardia come la Società Teosofica o altri.

Sul piano emotivo appartiene qui a parecchi gruppi come:

·        Il gruppo di famiglia del piano emotivo, che è suo, ancora più di quello della famiglia in cui è nato sul piano fisico. Vedrete dimostrato questo fatto molte volte, allorché membri di una famiglia di piano emotivo s’incontrano sul piano fisico, ne segue un immedia­to riconoscersi.

·        La classe, entro l’Aula dell'Apprendimento , cui è assegnato, e nella quale riceve molta istruzione.

·        Il gruppo d’Aiutatori invisibili e di servitori con i quali opera.

Tutti questi gruppi implicano obblighi e lavoro e di tutti si deve tener conto nello studiare l’uso assennato della meditazione . Questa dovrebbe accrescere la capacità di scaricarsi dei debiti karmici, conferendo chiara visione, saggio giudizio e comprensione del lavoro dell’immediato momento. Ogni cosa contraria a ciò è pericolosa.

Sul piano mentale, questi gruppi possono essere così elencati:

·    I gruppi d’allievi, di qualche Maestro, con il quale l’uomo è affiliato e lavora. Usualmente, avviene, quando egli sta rapidamente consumando il suo karma e si avvicina all’ingresso del sentiero , quindi la sua meditazione dovrebbe essere sotto la guida diretta del suo Maestro.

·        Il gruppo egoico, al quale l’uomo appartiene, questo è importantissimo, poichè implica la considerazione del suo raggio  nell’apprestare la meditazione. La meditazione, quindi, mira a sviluppare dei pensatori e uomini di chiara visione, capaci di ragionare con logica. Per farlo, s’insegna agli uomini a sviluppare se stessi, a pensare da se, a ragionare sui loro problemi, a costruire i caratteri per meglio servire l’umanità. Tale è il Sentiero.

 
 



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