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LA VERITA' - (IL BENE ED IL MALE) - 1,0.

 

 

Il bene e il male
La verità

Il male è male anche se tatti lo fanno Il bene è bene anche se nessuno lo fa

valore didattico:

Da che mondo è mondo il male rimane male anche se tutti lo fanno e il bene è bene anche se pochi o nessuno lo pratica. Oggi si è perso il senso della moralità perché si crede che bene e male siano concetti relativi alle circostanze di luogo e di tempo.

Ciò che è male oggi, si crede, sarà bene domani perché mutano i costumi e le mentalità, quindi i giovani pensano che sia permesso fare il male perché: “tanto tutti lo fanno”, e il bene così è sempre meno praticato.

È vero che il male è suscettibile di tramutarsi in bene, ma ciò che viene definito male oggi sarà male sempre. Allo stesso modo ciò che è bene oggi sarà definito bene sempre, in tutti i tempi e luoghi.

I concetti di bene e di male nascono dalla coscienza di ciascuno che è una, indivisibile e uguale per tutti.

La coscienza guida l’uomo verso il bene perché conosce la differenza dal male. Con una coscienza risvegliata l’uomo non compie errori, perché si lascia guidare da essa accettandone i consigli.

Si dovrebbe, da parte di tutti i responsabili della vita pubblica e degli educatori, prendere coscienza dell’importanza di definire il male come male e il bene come bene e quest’ultimo insegnare a esprimerlo da parte di giovani e bambini.

Le civiltà sorgono e scompaiono succedendosi nella ruota del tempo, ma il problema di scegliere fra bene e male è costante perciò è necessario aiutare a riconoscerlo.

La definizione del “comune senso del pudore”, per esempio, che ha impegnato per decenni la magistratura italiana in diatribe letterarie e giuridiche, ha prodotto quel permissivismo e quel lassismo nei costumi e nella vita sociale che sono la causa di tanta violenza e di tante tragedie umane, proprio perché lo si è considerato legato ai tempi (I). Si dice spesso: “i tempi sono cambiati!”. Il senso del pudore è sceso nel cuore dell’uomo dall’inizio dei tempi e da allora non ha subito modifiche.

I costumi possono mutare con il mutare della fantasia e della fervida immaginazione della mente umana, ma il senso del pudore è un attributo dell’umanità che è eterna e la coscienza stessa che lo definisce e lo manifesta. La lettera didascalia del manifesto ricorda al bambino quale è la sua vera natura che è nostro dovere coltivare ed espandere in una personalità integrale con la quale si possono tutelare le esigenze dei suoi più alti interessi che sono essenzialmente spirituali, e con essi l’interesse generale della società.

(I) i tempi, nel senso di mentalità.

obiettivo didattico:

Coscienza sociale.

 



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