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fiore di loto parte ventisettesima


 

FIORE DI LOTO
PARTE VENTISETTESIMA

 

Atomo permanente. Agente karmico. Colore. Composizione. Le spirille e il raggio egoico.

            Passiamo ora al soggetto delle spirille  dell'atomo permanente , e vediamo in che modo sono influenzate dal raggio  egoico, ricordando sempre che le consideriamo nel seguente modo:

            Primo. Come l’economia interna del germe della vita sui tre piani che riguardano l’uomo nei tre mondi            
          Secondo. Come il settimo principio   in ciascuno dei tre involucri.

            Terzo. Come il nucleo positivo di forza che tiene insieme la materia dei tre involucri.

            Studiamo quindi due cose:

  1. La composizione dell’atomo permanente.
  2. La differenza fra l’unità mentale  e gli atomi permanenti fisico e astrale.

Per farlo con chiarezza e portare in manifestazione dalle oscure regioni dell’astrazione un concetto definito, disponiamo in ordine:

  • La composizione dell’atomo permanente. L’atomo permanente del piano fisico o astrale è una sfera di sostanza fisica o astrale, composta di materia atomica, e caratterizzata dalle qualità seguanti:

a.            Responsività. Questo è l’inerente potere di rispondere alla vibrazione  di un Uomo celeste , che è trasmessa attraverso i deva  o aspetto Brahma nella sua triplice natura. L’atomo permanente ha il suo posto nella sfera d’influenza dell’uno o dell’altro dei gradi Deva che sono i Signori Raja  dei piani.

b.            Il potere di costruire le forme. Questi deva fanno risuonare due sillabe della triplice Parola microcosmica, e ognuno di essi è (sul proprio piano) il fattore di coesione che riunisce la sostanza nella forma, e attrae la materia per realizzare l’oggettività. Il Suono  astrale produce il “Figlio della necessità” microcosmo , e quando si riverbera sul piano fisico, produce l’incarnazione  fisica, e l’improvvisa comparsa dei sette centri  sui livelli eterici. La costruzione del fisico denso è considerata. La costruzione del fisico denso è l’effetto della conseguante azione automatica nell’essenza devica, poiché bisogna tener sempre presente che l’uomo è essenzialmente (sul piano fisico) un essere eterico, e che il suo corpo fisico denso è considerato esotericamente “ di sotto la soglia”, e non è ritenuto un principio.

c.            Stabilità relativa. Nel settimo principio di tutte le entità che si manifestano, è immagazzinata e sviluppata la capacità, l’abilità acquisita e la memoria atomica, o in altre parole l’eredità del Pensatore , considerandolo dal punto di vista fisico o emotivo. Non vi è per niente stabilità negli involucri. Essi sono modellati in forme temporanee, e sono dissolti, quando il Pensatore ha esaurito le loro possibilità, ma il settimo principio di ciascun involucro raccoglie le qualità conseguite e le immagazzina, secondo la Legge del karma, per manifestarsi nuovamente come impulso di piano, a ogni nuovo ciclo di manifestazione. Questa stabilità è soltanto relativa, e via via che l’atomo arde più brillantemente, e i fuochi esterni dell’Ego , o fuoco solare, lo investono con intensità sempre crescente, l’atomo viene alla fine consumato e la vampa interna diventa così grande che distrugge il limite che lo imprigiona.

d.           Il calore. Sta qui la distinzione tra gli atomi permanenti dei vari piani e la materia atomica di cui essi fanno parte. Non è facile rendere con chiarezza questa distinzione, né ora è desiderabile. La realtà effettiva è in questo caso uno dei segreti dell’iniziazioneContinua nella parte ventottesima.

 

 

 



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