INVOCAZIONE PARTE TRENTASEIESIMA
I Mantram
Vi sono vari tipi di mantram che, genericamente, si possono elencare nel modo seguante:
- Taluni mantram assai esoterici nel Sensar originario, custoditi dalla Gran Loggia Bianca.
- Taluni mantram sanscriti impiegati da iniziati e adepti.
- Dei mantram connessi ai vati Raggi.
- Dei mantram usati per guarire.
- Dei mantram usati nei dipartimenti del Manu, o del Bodhisattva o del Mahachohan.
- Dei mantram usati sui deva e sui regniel ementali .
- Dei mantram speciali relativi al fuoco
Il potere di tutti questi mantram dipende dal suono, dal ritmo e dall’accento sillabico dato pronunciandoli. Dipende anche dalla capacità di chi usa di visualizzare e volere l’effetto desiderato.
I mantram sono alla base del lavoro degli Angelo solare, e i Pitri lunari rispondono a certi suoni di quei mantram (non certo a tutti dapprima) e traggono da quei suoni la formula secondo la quale il loro lavoro deve procedere.
Occultamente i Pitri si dividono in tre gruppi:
- I Pitri che vedono, ma non toccano né manipolano.
- I Pitri che toccano, ma non vedono.
- I Pitri che odono, ma non vedono né toccano.
Poiché sono tutti dotati dell’udito occulto, e indicati come “Pitri dall’orecchio aperto”. Essi lavorano interamente sotto l’influenza del mantram egoico. Studiando queste distinzioni possono apparire molte cose circa un gruppo molto importante di deva lavoratori. Questo gruppo viene in manifestazione come triplicità coordinata nella quarta ronda, per fornire veicoli all’uomo. La ragione di questo è celata nel karma dei sette Logoi che energizzano la Gerarchia quarta, quinta e sesta.
Nella ronda precedente di ogni schema, questi tre gruppi raggiungono un certo stadio della crescita occorrente e incarnano l’evoluzione più alta dell’aspetto sostanza. Solo gli atomi di sostanza più elevati e più perfetti trovano posto nei veicoli dell’uomo – quelli che sono stati parti integranti delle forme evolutive superiori… Continua sulla parte trentasettesima.
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