MEDITAZIONE PARTE TRENTANOVESIMA
Aspirazione
La vera aspirazione può essere malintesa quando si ambisce soltanto a conseguire mete spirituali. Da tener presente che l’aspirazione, la mancanza di egoismo e la volontà di servire, non è sufficiente se non si possiede una certa dose di sensibilità, impersonalità, doti psichiche e polarizzazione mentale.
L’aspirazione deve seguire la via della mente e della conoscenza, perciò ora l’umanità si polarizza sempre più sul piano mentale. Non si deve però perseguire l’aspirazione personale, sia pure ad alto livello, ma la volontà dell’anima diretta a fini di gruppo. La conoscenza illuminata e l’abilità nell’azione devono essere portati come contributo al gruppo di servizio.
L’aspirazione deve portare, tramite i metodi e le regole della filosofia Yoga, alla realizzazione della coscienza spirituale, che si ottiene solo se c’è l’ardente determinazione della mente, del cuore e dell’azione. L’aspirazione deve tendere a scoprire il divino in ogni cosa e in ogni evento, e al dominio dell’uomo spirituale sulla natura inferiore.
Aspirazione è tendersi ardentemente e profondamente verso la meta, sorpassando qualsiasi ostacolo si sovrapponga, sacrificando l’intera personalità con sforzo ardente, desiderio saldo e tenace e costante fedeltà all’ideale.
L’ispirazione dell’anima all’aspirazione del discepolo purifica ed elimina, “con la prova del fuoco” le scorie della sua personalità, portandolo sulla Via della Luce. La meditazione, il servizio e l’aspirazione, anche se differiscono tra loro, sono conseguenti e interdipendenti, perché la meditazione ci apre alla Divinità, l’aspirazione ci ispira il servizio, che è una conseguenza del contatto soggettivo con l’anima o con lo Spirito.
Le idee
Colui il quale è mosso dalle idee ha la capacità di raggiungere quel piano con la sensibilità all’impressione intuitiva, di avere contatto con ciò che è spiritualmente percettibile e di trasferirlo nella coscienza.
In altre parole, raggiunge il mondo dei modelli o archetipi sottostanti a tutte le attività divine. Essi sono letteralmente le idee divine che emergono, come forme mentali, nella coscienza del gruppo soggettivo, e possono impressionare i cervelli umani a tempo e debito, e condizionare la forma per avvicinarla sempre più ai requisiti del modello.
Riconoscere le idee e rispondervi sono un compito precipuo del discepolo, anche perché egli sa focalizzarsi, in meditazione, sui livelli mentali, creare coscientemente forme-pensiero e usare il potere del pensiero, indirizzandolo nel mondo dell’attività umana, in quello dell’anima o mente spirituale superiore e nel campo dell’intuizione. Ciò permette la costruzione della “Via illuminata”.
Per discriminare e scegliere le idee, non bisogna confondere il raggi dell’anima con quello della personalità e viceversa, perché le attitudini differiscono in rapporto ai sette raggi; per esempio, quelli con l’anima di primo raggio distruggono le vecchie forme spinti dall’impeto dell’amore; ma questo raggio, creduto dell’anima, potrebbe invece essere della personalità e perciò imporre con impazienza, anche se a fin di bene, a tutti i costi, le sue idee.
Le idee devono essere captate, registrate, assimilate e trasmesse tramite le loro energie, poiché esse sono un mondo di centri di forza dinamica. Il riconoscimento delle idee, la potenza dell’ideazione e le forme che devono assumere sono un compito preciso richiesto dalle esigenze della Nuova Era; bisogna però prestare attenzione che non divenga un’idea fissa, che potrebbe soggiogare l’uomo sia in senso mentale sia emotivo.
L’idealismo spirituale non basta, se non ci sono anche l’efficienza e la capacità nel servizio, che sarà tanto più valido quanto più ci sarà la percezione spirituale intuitiva, l’esperienza pratica e la buona diffusione delle idee per modellare l’opinione pubblica. In pratica occorre spiegare bene le idee e il loro potere dinamico al proprio gruppo, enunciando con chiarezza le parti del piano da realizzare con la maggiore rapidità possibile, con cura, previdenza, lungimiranza e abilità, senza però imposizioni mentali o fisiche, e interpretando bene il fattore tempo.
In quanto all’aspetto soggettivo, che riguarda esclusivamente il rapporto fra anima e anima e la sintesi sottostante la forma, bisogna sapere che è governato dal magnetismo sui livelli superiori del piano mentale. Questo permette una mutua relazione fra i membri del gruppo, sia a livello soggettivo sia oggettivo.
Possiamo facilmente notare come le idee si attuano nelle vicende umane:
· Sperimentando nuove idee, forme e simboli.
· Cambiando, rinnovando e adattando forme già esistenti.
· Accentuando l’importanza su ciò che lega e mettendo da parte ciò che divide.
· Applicando e ampliando leggi già note o nuove nella tecnologia.
· Creando nuovi stili nell’arte, nella letteratura e nelle scienze.
Altri sintomi possono costatarli nelle tendenze e nelle caratteristiche dell’attuale umanità:
· Nello sviluppo della mente.
· Nella richiesta di conoscenza e dei significati.
· Nel dinamismo e nell’intensità della vita.
· Nell’estroversione e nel “culto della praticità”.
· Nell’aumento della creatività in tutti i campi.
· Nell’incremento della gioia.
· Nell’unificazione tramite i mass—media o comunicazione.
· Nell’universalità dei contatti e l’aumento degli interessi e del lavoro di gruppo.
Comunque in tutte le popolazioni della Terra ciò che sta avvenendo ora è l’impostazione di qualche idea o di un gruppo d’idee imposte sovente con la forza o con il paternalismo, dirette al bene del proprio paese. Sempre più spesso però l’idea della fratellanza, dell’unione fra stati, fra organizzazioni e gruppi prosegue a ritmo serrato e porterà all’espansione e al risveglio della coscienza umana.
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