Il fiore del loto (Parte terza)
In termini di energia, e non di principi o di corpi, per allineare la Saggezza Antica con la verità e le conclusioni scientifiche abbiamo dunque:
L’Anima .
L’energia del Piano buddhico . La forza dell’amore divino raziocinante, L’intuizione . E’ parte del fiore dell'energia attrattiva, e si focalizza nei “petali d’amore del loto egoico, si riflette nella coscienza senziente, astrale, emotiva della personalità .
L’energia di Atma . La forza della Volontà divina; l’incarnazione del Proposito divino, si focalizza nei “petali del sacrificio del loto egoico”. Il suo riflesso di trova la natura mentale della personalità.
I discepoli lavorano ad integrare la personalità con l’anima, ossia alla sintesi delle prime cinque energie ( l’energia del corpo fisico, emotivo, mentale concreto, mentale astratto e buddhico) , mentre riconoscono in modo cosciente i petali dell’amore del loto e l’intuizione lentamente si ridesta. Questi petali, forme simboliche per esprimere l’energia, hanno una duplice attività: attirano dall’alto le energie planetarie e proiettano in basso quelle della Triade Spirituale , espressione della Monade .
Gli iniziati stanno per pervenire alla coscienza della sesta energia, quella di Atma, l’aspetto Volontà dello Spirito . Ciò li induce a collaborare con il Piano divino e, tramite i petali del sacrificio, a estrinsecare il loro servizio. Questa è sempre la meta dei membri iniziati della Gerarchia . Essi comprendono, esprimono e lavorano al Piano divino.
Dopo la terza iniziazione, il discepolo comincia ad operare con lo Spirito e a comprendere il significato, e la sua coscienza passa per gradi dalla sfera dell’Anima alla Monade, proprio come quella della personalità si trasferì dalla consapevolezza inferiore a quella dell’anima.
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