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quarantesima

 

FIORE DI LOTO
PARTE QUARANTESIMA

Atomo permanente fisico

            Il ritiro del doppio eterico di un uomo, di un pianeta, di un sistema è prodotto come segue:

  • La cessazione del desiderio.
  • È stata raggiunta la vibrazione adeguata.
  • La separazione tra il corpo fisico e quello più sottile, sui piani interiori, mediante la separazione della rete.

 Questo ha un triplice effetto:

             Primo. La vita che animava la forma fisica (sia densa sia eterica) e che aveva la sua fonte nell'atomo permanente, e di qui “permeava ciò che si muove e ciò che è immobile” – in Dio, nell’Uomo Celeste e nell’essere umano, così come nell’atomo di materia – si ritira completamente nell’atomo sul piano dell’astrazione. Questo piano dell’astrazione varia secondo le entità di cui si tratta:

·         Per l’atomo permanente fisico è il livello atomico.

·         Per l’uomo è il veicolo causale.

·         Per l’Uomo Celeste è il secondo piano della vita monadica, sua dimora.

·         Per il Logos è il piano Adi.

 Per il corpo logoico fisico denso: 

  • L’unità mentale che si trova nella materia logoica gassosa.
  • L’atomo permanente astrale che è nella materia logoica liquida.
  • L’atomo permanente fisico che è nella materia densa.

Essi sono quindi situati nella materia dei tre sottopiani più bassi del corpo fisico del Logos; di conseguenza, quando nel corso dell’evoluzione l’uomo consegue mediante l’iniziazione la coscienza della Triade spirituale e trasferisce la sua polarizzazione nei tre atomi permanenti triadici, egli è semplicemente in grado di funzionare coscientemente nel corpo eterico del suo Logos planetario.

            Applicate l’analogia allo sviluppo microcosmico e notate come, per funzionare coscientemente nel suo corpo eterico individuale, l’uomo debba bruciare quello che è stato chiamato il tessuto eterico. Studiate come i fuochi dell’iniziazione producano qualcosa di analogo nel corpo eterico planetario e infine nel cosmico.           

            L’atomo permanente fisico assorbe l’intera forza di vita del corpo fisico, e così il calore e le luci inerenti si accrescono, finché alla quarta iniziazioni le sette spirille sono pienamente vitalizzate e vibranti. Il calore interno dell’atomo, più quello esterno del corpo egoico in cui è situato, producono allora quello che distrugge l’atomo permanente. Temporaneamente, proprio prima della distruzione, esso diventa un minuscolo sole settemplice a causa dell’irradiazione e dell’attività delle spirille. Lo stesso avviene col sole fisico del sistema; esso diverrà analogamente sette soli, quando avrà assorbito l’essenza di vita dei piani pienamente evoluti e degli schemi planetari che vi si trovano. La conflagrazione che segue è l’opera finale dell’Aspetto Distruttore. Segue il momento del massimo sviluppo della sostanza devica del sistema, il compimento dell’opera di Agni e dei suoi Angeli di fuoco, e l’iniziazione di Brahma. Allora la sostanza atomica s’individualizzerà (ciò che è, come sappiamo, è la meta dell’atomo) e dopo il gran pralaya, il sistema solare successivo o mahakalpa avrà inizio con lo spirito triplice che si manifesta mediante la sostanza, che è distinta essenzialmente dall’amore intelligente attivo.

 

 



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