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quarantesima

 

 

INSEGNAMENTI
PARTE QUARANTESIMA

Dell’energia
Servizio

       In profonda meditazione vedendo con gli occhi Angelo Solare, un tipo di realtà che rende tutto ciò che è sotto irreale, allora tutti gli attaccamenti svaniscono e rimane solo il proposito teso a liberare il genere umano.

       In profonda meditazione, tramite l’anima e l’antahkarana, si deve mettere in contatto soggettivamente i fratelli del gruppo celato e la Gerarchia, concorrendo, mediante le impressioni ricevute e in sintonia col Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo alla creazione delle forme pensiero, sforzandosi di vedere i bisogni dell’umanità così come li vede il Maestro. L’antahkarana cresce a causa dell’estensione ed efficienza della partecipazione alla realizzazione del Piano.

       L’umanità, dal punto di vista dell’osservatore, è un organismo ancora in via di formazione. Essa non sarà perfetta fin tanto che tutte le Monadi non avranno avuto l’espressione dei tre mondi. Perciò è nostro preciso dovere di accelerare il travaglio per raggiungere la perfetta armonia con il Tutto. 

L’Intuizione

       L’intuizione si manifesta quando si esprime l’amore disinteressato verso la totalità o universalità, a condizione che sia messo in azione nella vita quotidiana.

       Le qualità sono necessarie per esprimere la Volontà o il Proposito; ma il vero strumento è l’antahkarana e la vera qualità è l’inclusività che apporta il fuoco dello Spirito.

       Dobbiamo diventare una personalità infusa d'anima che dal piano buddhico svolge il servizio con energia, sacrificio o distacco e relativa perfezione; dandoci così gioia, coraggio e ferma determinazione consacrata di continuare strenuamente e pazientemente il compito affidatoci.

       Ora si comprende perché ogni avvenimento della vita terrena non accade per caso, ma è un tirocinio per la preparazione affinché si possa avere la capacità di formare un organismo per la preparazione d’individui pronti a percorrere il Sentiero spirituale.

Ogni mattina al risveglio dovremo esclamare: grazie o Signore per quest’altra giornata di servizio e del privilegio che mi accordi di servire l’umanità in seno al Nuovo Gruppo dei Servi tori del mondo.

            In profonda meditazione sorge impellente la necessità di rinnovare la consacrazione al servizio del Maestro, che ci rende responsivi e ci sprona a perfezionare sempre più il contributo per un servizio qualitativo.

       Quando ci identifichiamo con qualsiasi espressione divina, si comprende intuitivamente cosa s’intende per Unità o Vita dello Spirito ed anche la causa di qualche rivelazione.

       Quando il gruppo forma un canale energetico, si deve evitare qualsiasi pensiero per non ostruirlo, perché l’energia deve fluire liberamente. Quando costruiamo la forma pensiero (terzo stadio della meditazione) facciamo attenzione a eliminare anche l’attaccamento emotivo nel manifestare l’idea, rimanendo distaccati, per agire unicamente quale strumento direttivo.

       Nel servizio oggettivo cercare sempre di mantenere in tensione la forma-pensiero che si è creata affinché il gruppo rimanga vivo e operante. 

Impressioni

       Gli Agenti che trasmettono le impressioni e che le attingono dal serbatoio di sostanza di natura dinamica energizzata da Sanat Kumara che incorpora il Suo Proposito, sono i Nirmanakaya, i membri della Gerarchia e, i discepoli operanti nel mondo, quindi quelle sporadiche impressioni che riceviamo e che tentiamo di trasmettere, non possono che essere percepite dal piano buddhico dove opera l’ashram al quale si è affiliati.

            Alle volte, in profonda meditazione, si ha la sensazione di essere la Triade spirituale, nel senso che la coscienza esprime in una certa misura le Sue prerogative: la percezione idealistica del terzo aspetto (attività inteligente), l’amore buddhico e l’intuizione del secondo e la vitalità spirituale del primo. Perciò dovremo essere in relazione con l’ashram di affiliazione tramite l’anima e con Atma per mezzo del Maestro.

       Quest’allineamento ha uno scopo ben preciso, quello di poter ricevere nel cervello fisico, tramite la mente e l’anima, qualche idea incorporata nel Piano, da realizzare nella vita quotidiana, sia a livello individuale, ognuno nel proprio campo, che a livello planetario per mezzo delle forme pensiero di gruppo.

       Questo ci riempie di gioia perché sappiamo di operare con i nostri fratelli mediate il canale o strumento della Gerarchia, attraverso il quale fluisce l’energia intenzionale di luce, amore e volontà-di-bene nell’umanità, stimolando chi ha la capacità di rendere concrete le idee divine.

       Il discepolo, nel rendere sacre tutte le cose, costruisce l’antahkarana attraverso il quale può far “discendere” il Fuoco dello Spirito e unificare la personalità infusa d’anima con la Monade tramite la Triade spirituale. 

 



Prelevato da: www.centrodimeditazione.it