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INSEGNAMANTI - Cinquantatreesima parte


 

INSEGNAMENTI
PARTE CINQUANTATREESIMA

 Brevi regole

Ciò che conta è ciò che siete:

· Il fattore dominante è l’innocuità  del pensiero e della parola.

· Il rifiuto di pensare in modo scortese o critico.

· Il silenzio  completo e ininterrotto su quanto fatto è un fat­tore vitale. Parlare di questo lavoro sottilissimo e confi­denziale, o discuterne con un condiscepolo, può frantumare la delicata forma pensiero  che tentate di costruire.

· Coltivate un equilibrato atteggiamento verso i potenti del mondo; essi soprattutto hanno bisogno dell’ispirazione  che scende dalla Gerarchia .

Hanno importanza questi stadi:

1.      Meditazione  sull’idea  da imprimere nella mente altrui. Questa meditazione diligente è un’attività creativa, il primo vero stadio del nostro lavoro. Non voglio che tentiate di costruire forme/pensiero, voglio che pensiate chiaramente secondo le linee che v’indico. La forma/pensiero voluta prenderà allora corpo da sé, e tutti vi avremo contribuito.

2.      Quando la forma/pensiero sarà così costruita nelle vostre mente, dovrete vivificarla. Essa lentamente incarna l’idea desiderata, vibrante, attiva e pronta a servire .

3.      Ciò fatto potrete — in gruppo  — procedere alla direzione. Tenendo bene in mente le persone da impressionare, e il vostro gruppo quale agente d’impressione (sono i due poli tra cui si desidera la collaborazione) immaginate l’idea vivente, incorporata, che oscilla tra i due poli. Inviatela sulle ali dell’amore , per il giusto desiderio di servire e secondo le mie direttive. Di tanto in tanto essa tornerà a voi per vivificarsi e arricchirsi, prima che il tuo compito sia assolto.

        L’energia  usata in telepatia à “chitta” o materia mentale, vera sostanza della manifestazione. Questa forza o materia mentale è costantemente in flusso o in movimento. Ciò genera l’attività di forme/pensiero poste in moto dalle menti sia individuali sia di gruppo. Un operatore telepatico (per esempio) agisce sulla mente sia del trasmettitore sia del ricevente, l’idea e la forma/pensiero con cui intende colpire anzitutto le vostre menti e quindi, se siete capaci di allineamento dei cervelli. Questo processo può essere rapido o lento. Ove l’allineamento  è buono, la risposta può essere quasi immediata, altrimenti occorrono giorni e perfino settimane, perché l’impressione  sia finalmente realizzata e coscientemente fissata nella mente e nel cervello. 

L’energia del livello astrale superiore, che reagisce a quell’e­nergia che chiamiamo intuizione  o buddhico , è la saggezza . Questa energia è la sola che dissipi i miasmi, le foschie e le nebbie  del mondo astrale . Essa guida gli uomini verso i maestri  di saggez­za. Tenere a mente, dunque, che è compito del discepolo  di oggi introdurre nella nuova era  l’idea di gettare luce nelle nebbie astrali e sulla grande illusione  . Alla luce  esse spariranno. L’uso corretto delle energie praniche  (sono sette), dissiperà sicuramente la malattia e i disturbi fisici e guarirà le sofferenze del fisico umano.

In rapporto a ciò, due questioni sono essen­ziali, che raramente coesistono:

·         L’energia dell’anima  — come quella della mente  universale e dell’intuizione — deve essere posta in azione sul piano fisico dal sapiente e dal guaritore. Entrambi devono cooperare.

·         Occorre una diagnosi esatta della malattia e della sua causa, del karma  del paziente, dello stato dei suoi centri eterici , del suo allineamento e del livello evolutivo.

Altri gruppi sono associati in modo peculiare con il numero quattro e collegano personalità  e Monade  (il triplice uomo inferiore e la Triade spirituale ) nonché la mente inferiore, l’anima e la mente  superiore.

        Il quarto regno umano, a sua volta, funge da ponte fra i tre superumani e i tre subumani (minerale, vegetale ed animale). Inoltre il quarto piano (piano buddhico), che deve essere raggiunto dal ponte di luce, (l’antahkarana), unisce i tre mondi superiori dell’esistenza spirituale e i tre inferiori del lavoro e dell’esperienza umani.

Nota: il gruppo non è più forte del suo elemento più debole, ed esotericamente soffre come un tutto unico e perde forza quando uno solo dei membri non è all’altezza dell’occasione e cade vittima delle nebbie personali.

      Una delle prime lezioni che un discepolo deve imparare, è di sapere dove pensa di essere fortissimo e dove trova maggiore soddisfazione, questo però, sovente, è il punto di pericolo e di debolezza più grave.

        Le condizioni astrali si vedono spesso al contrario; donde quell’annebbiamento che avvolge spesso il discepolo.  Potete ora demandare se esiste un metodo unico per avvicinarsi a questa meta, che pare impossibile. Il metodo è la pratica costante dell’impersonalità  e l’atteggiamento d’indifferenza  per i desideri, i contatti e i fini personali.

         Quattro sono i difetti che frequentemente impediscono a un gruppo di discepoli di conseguire il fine e di ben operare:

1.    Mancanza di visione  per poca accuratezza mentale.

2.    Annebbiamento personale, a livello astrale.

3.    Problemi individuali implicanti eccessiva attenzione al piano fisico e alle circostanze e difficoltà proprie di tale difficilissimo piano tra i mondi.

4.    Inerzia o lenta reazione all’insegnamento impartito e all’opportunità presentatasi… Continua.

 



Prelevato da: www.centrodimeditazione.it