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cinquantacinque

 

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PARTE CINQUANTACINQUESIMA

 L’uomo
            Di padre in figlio l’accelerazione dell’intelligenza e della complessità psichica fu ancora più rapida, si crearono nuove strategie di sopravivenza ed espansioni di captazione delle informazioni. Le cellule del cervello si specializzarono in nuove vie di elaborazione d’informazioni, si costituirono i nuovi centri nervosi e vie di comunicazione, con più vaste banche di memoria e nuovi e più ricercati organi di senso e nuovi pensieri… Gli individui con i sistemi più intelligenti, che meglio si adattavano alle mutevoli condizioni di vita sulla Terra Gaia, si selezionavano automaticamente, per virtù e intelligenza. 

La coscienza globale di Gaia, per la prevalenza di sintropia, stimolava nuove vie e strategie di evoluzione verso una coscienza sempre più vasta, complessa ed espansa: così l’uomo è diventato autocosciente, perché sa di essere una coscienza. Qui iniziò l’evoluzione della coscienza spirituale, accadde quando il primo pensiero si rigirò su se stesso e divenne autocosciente, e la scimmia realizzò: “Ah!... esisto!” E iniziò a temere la morte e gioì e si stupì, come nessun altro animale mai, di essere viva! E rise! E con quello strano suono che le usciva dalla gola e dalla pancia nasceva la testimonianza di sé. Il frutto della mente iniziava la sua lunga maturazione. Questo provocò un’enorme accelerazione evolutiva del suo sistema nervoso, desiderò conoscere e comunicare questa sensazione al suo compagno, e capire insieme e trasmettere questa comprensione ai loro figli. Così il loro cervello si sviluppò rapidamente… si espansero le aree della neocorteccia, nacque la possibilità del pensiero astratto, della previsione del futuro… le banche di memoria s’ingigantirono. La forma fisica si trasformò e divenne umana. 

L’uomo spirituale.

            Fino a che un giorno un essere umano si fermò, era stanco di conoscere il mondo fuori di sé, stanco di cercare il piacere, stanco di tutto, così chiuse gli occhi… e si ritrovò. Nel silenzio della sua mente, riscoprì la pace dell’essere. Non c’era nulla da cercare, era già tutto lì! Era entrato, come dicono gli scienziati olistici, in quarta densità cybernetica , la prima veramente sacra. E si ricordò di Sé… si accorse che dentro il suo essere c’era il divino. 

            È l’Io, centro della vostra vita. E da esso che irradiano le cose che formano la totalità del vostro mondo, ed è in esso che queste convergono. Sebbene ognuno abbia come centro il proprio Io, voi tutti avete come centro lo stesso Io, che è l’unico Io di Dio. Da Il libro di Mirdad. 

            La quarta densità è la vera natura umana, Se solo le nostre culture, che da millenni si combattono e ci trasmettono le logiche della divisione e del materialismo, lasciassero il passo a una nuova cultura più libera e naturale, basata sulla cooperazione, la pace e il benessere globale, nel giro di pochi decenni l’umanità entrerebbero spontaneamente in quarta densità. E ci sarebbe solo un’umanità. Questo è il nostro destino, la nostra sfida globale: realizzare la Coscienza di Gaia. Quando si è in quarta densità, tutte le parti del nostro essere iniziano a comunicare in modo unitario e coerente, si genera grande senso interiore perché il nostro centro di coscienza è sostenuto da tutte le unità di tutti i livelli del sistema. Tutte le cellule del corpo concorrono e diventano creatrici della coscienza: è una sensazione di grande esultanza interiore, di celebrazione silenziosa. L’intero essere, sul piano fisico, energetico, mentale e spirituale, si muove all’unisono; e così avviene di riflesso anche nelle relazioni sociali. Se anche il dieci per cento dell’umanità fosse in quarta densità, si creerebbe una tale reazione evolutiva a catene che porterebbe nel giro di pochi anni a generare le condizioni per entrare nella coscienza planetaria di quinta e sesta densità. 

             In quello stato di coscienza la bellezza immanente in ogni unità dell’esistenza si manifesta nella sua luce vivente. E si sente che tutta la vita è un unico infinito organismo, un’unica energia intelligente che pulsa in ogni essere. Luce e Coscienza. 

            L’intelligenza spirituale si evidenzia in ogni fenomeno della natura e del cosmo, s’inizia a percepire l’anima della vita e le entità spirituali senza corpo fisico dei piani sottili come i Deva, gli elementali, o i Maestri spirituali. Coloro che entrano stabilmente in questa densità desiderano parlare solo del Divino; qualunque sia la loro professione essi lo trasformano in un canale spirituale. Questi esseri si riconoscono tra loro e grazie a loro l’evoluzione della coscienza continua a progredire. 

            La sesta densità corrisponde alla coscienza di Gaia, alla completa fusione della propria coscienza con la rete di tutte le forme viventi; l’individuo è come un punto di coscienza e si connette alla rete unitaria di Gaia, aumentandone la densità, la complessità e la luminosità. La loro luce si moltiplica esponenzialmente. 

            Per non disperdere la coscienza nella guerra quotidiana, i grandi Maestri hanno creato dei gruppi e degli ashram, per permettere ai veri ricercatori di non disperdere la loro coscienza nella guerra quotidiana e di moltiplicare invece le loro esperienze scambiandosi amore e consapevolezza in ogni stante che nella giornata e nella vita. E’ un organismo che vive e cresce in modo globale, legato a ogni altro essere umano da un senso comune profondo, da un sottile filo dorato che connette a cuore a cuore, anima ad anima. 

            Qualcuno si avventura anche oltre la vasta coscienza planetaria, nell’infinito dominio di quella cosmica, dove ogni cosa è legata al Tutto. E in quella settima densità cybernetica, riconosce in sé il seme… l’ologramma dell’intera informazione dell’albero della vita, l’intero schema del processo evolutivo in potenziale..

            E guardandosi dentro, non trova più nessun Io o Sé o centro: tutto è unito in un unico flusso, come un’onda dell’immenso oceano dell’esistenza, e vi è solo coscienza del Tutto, e il suo spirito si allarga in essa, e vede le sue origini, su e giù dall’albero della conoscenza, fino a che anche la coscienza non si ferma, placandosi nel silenzio delle origini, la sua coscienza si trova nell’oceano di silenzio primordiale, non conosciuto, né conoscibile, come all’inizio, perché il vuoto è oltre lo spazio e il tempo, Ed è sempre lì, eternamente presente.

Questo è pressappoco ciò che pensano e dicono gli scienziati olistici.  

Fine del dipartimento de4lla SCIENZA. 

 



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