INVOCAZIONE PARTE CINQUANTASEIESIMA
L'Invocazione e l'Evocazione o aspirazione verso l'alto, verso il Sé Superiore è un processo di relazione che mira a ottenere il bene degli altri. Quest’attitudine ha l'effetto di elevare in qualche misura il nostro centro di coscienza ai livelli più sottili del mondo interno; così s’innesca un processo di trasmutazione e sublimazione delle energie psicologiche mediante la sostituzione e la purificazione dei moventi e l'elevazione del livello d’azione.
Il tipo d'invocazione più elevato, da parte della coscienza personale e del Sé o Anima, si rivolge a un potere superiore, essendo l'espressione della Volontà di bene priva di richieste e desideri personali. Si cerca la comunione con gli Esseri e le energie che esprimono i più alti valori che possiamo concepire, tra i quali (importante per noi) le energie superiori e benefiche da trasmettere ai nostri simili e all'unificazione con le realtà superiori e col Supremo, sempre a scopi altruistici.
Riassumendo: l'invocazione segue la via del cuore verso la Realtà e gli Esseri superiori tramite la via mentale, il pensiero e la volontà che intervengono associandosi al sentimento per fini spirituali. Questo è il metodo per acquisire l'amore buddhico.
L'uso della volontà nell'invocazione – evocazione
La volontà è l'energia più potente esistente nei mondi sottili e rende più efficienti tutte le altre energie. L'essere umano non solo è capace di conoscere, sentire, immaginare, amare, ma anche di volere. La volontà ha varie fasi o stadi, che possiamo enumerare come segue:
· Deliberazione. Considerazione dei moventi, incentivi e fini.
· Decisione. Scelta del fine da conseguire e dell'azione da compiere.
· Affermazione. Volontà espressa per raggiungere il fine con l'uso dell'imperativo categorico.
· Pianificazione. Fare un piano preciso d'azione; scegliere i mezzi di attuazione nei suoi vari stadi (progetti a lunga o a breve termine).
· Esecuzione. Dirigere e proiettare le varie energie necessarie per rendere concreto il Piano, tramite l'uso di tecniche appropriate.
Nella deliberazione la consapevolezza e la discriminazione dei moventi sono essenziali, perché quando la volontà è usata per scopi egoistici e separativi, ha effetti distruttivi e tanto più forte è la volontà, tanto peggiori saranno i risultati e le conseguenze. Tali risultati non cadranno solo su altri ma alla fine e inevitabilmente anche chi ha voluto in tal modo.
La volontà ha bisogno di essere controbilanciata dalla volontà/di/bene e dalla buona volontà. La meditazione aiuta a scoprire i moventi che spingono all'azione e a individuare quelli buoni e costruttivi.
La decisione e l'affermazione comportano una convinzione sicura di fiducia in se stessi; la loro efficacia è direttamente proporzionata alla vivezza e alla persistenza della realizzazione della nostra divinità, come pure al grado di unione fra anima e personalità.
La volontà richiede anche il "comando", l'imperativo categorico, il "voltaggio psicologico" e la ripetizione.
L'invocazione è un appello a qualcosa di superiore; è un'azione interna e simultanea che comprende la mente, il sentimento, l'immaginazione e la visualizzazione. La volontà di gruppo è la comprensione del significato (secondo aspetto) e della significanza (primo aspetto) che conferisce all'invocazione, una potenza incomparabilmente superiore e più completa di quanto possa essere l'uso separato di una singola attività.
Chi invoca dovrebbe immaginare di agire come se fosse una "ricetrasmittente" che riceve Luce, Amore e Potere, per essere distribuite all'umanità intera.
L'uso della Volontà (primo aspetto) richiede l'intelligenza (terzo aspetto) e l'amore (secondo aspetto) se vogliamo che possa manifestarsi, trionfare e divenire una gloriosa realtà in Terra. Affermiamo e comandiamo, con tutta l'energia in nostro possesso, che ciò possa essere…
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