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INVOCAZIONE
PARTE CINQUANTOTTESIMA 

            Ora la Gerarchia si orienta verso un rapporto più stretto con l’umanità e verso una riorganizzazione interna che renderà possibile ammettere un gran numero di discepoli nel grande Ashram. Questo porterà a un completamento degli Ashram minori e anche alla preparazione per la trasmissione di una maggiore quantità di energia di Volontà, tramite il grande Ashram. Ognuno dei sette Ashram maggiori è responsivo a uno dei sette raggi nella Gerarchia. L’Ashram maggiore centrale e più antico è (in questo periodo) il depositario dell’energia del secondo raggio, perché questo governa questo secondo “sistema” solare. È l’Ashram dell’Amore/Saggezza – in cui il Buddha e il Cristo ricevettero le loro iniziazioni e tramite il quale essi operano. È evidente che se il processo d’invocazione ed evocazione governa l’azione reciproca fra i centri planetari (Shamballa, Gerarchia e umanità), è questa un’altra delle ragioni per cui l’Ashram più antico ha la qualità del secondo raggio. L’invocazione è connessa all’irradiazione e l’evocazione al magnetismo. Questi sono due punti che meritano di essere considerati. 

            Gli altri sei Ashram maggiori vennero in esistenza sequenzialmente, man mano che l’invocazione dell’uomo primitivo raggiunse un tal punto d’intensità di espressione, da evocare una risposta da Shamballa, tramite i suoi Rappresentanti di raggio, operanti con energia diretta nei tre mondi. Fu stabilito un “punto di forza radiante” dapprima in rapporto all’Ashram di secondo raggio e in seguito con gli altri. A uno a uno e via via che i raggi venivano ciclicamente in attività nei tre mondi e infine sul piano fisico, i sette raggi furono fondati, si svilupparono e si allargarono, finché giunse il tempo – parecchi eoni fa – in cui tutti e sette gli Ashram furono pienamente organizzati, per cui attraverso essi, passava un flusso continuo di esseri umani che si liberavano dai tre mondi. 

            Nei primi tempi questo flusso di discepoli era molto piccolo. A uno a uno gli aspiranti trovavano la loro strada passando dalle fila dell’umanità entro l’anello invalicabile della Gerarchia. All’inizio, furono date loro le prime due iniziazioni della soglia e soltanto tramite il secondo raggio; poi, in un’epoca in cui era in attività ciclica, il settimo Raggio dell’Ordine Cerimoniale (quello che ha una parte tanto potente e misteriosa nella fase del discepolato chiamata iniziazione) apparve un numero molto più grande di discepoli pronti per l’iniziazione; allora il processo iniziatico fu applicato da un Ashram di settimo raggio; quest’Ashram fu il secondo a essere formato, grazie al fatto che è il fattore che collega la vita e la materia dal punto di vista della forma. 

            Di nuovo, così ci raccontano i vecchi archivi, avvenne una grande crisi nell’evoluzione dell’umanità; questo richiese uno dei rari cambiamenti ciclici che hanno distinto la linea di condotta fluida della Gerarchia. Gli uomini cominciarono a dimostrare responsabilità alla Legge d’Integrazione e apparve la personalità con tutta la sua potenzialità per il bene e per il male. L’uomo divenne un’unità integrata nei tre mondi. Emerse allora una grande possibilità: l’uomo poteva, tramite una formazione adatta e l’uso della mente, entrare in contatto con l’Anima. Questo non era ancora stato compiuto, tranne che in misura minima; perciò, questa crisi portò alla creazione o piuttosto all’apparizione del processo iniziatico al quale abbiamo assegnato il nome di terza iniziazione.

 



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