FIORE DI LORO PARTE CINQUANTANOVESIMA
Azione e cambiamenti dei centri
Quando il triplice fuoco della base e il triplice fuoco pranico si uniscono, allora l’evoluzione procede con rapidità accresciuta. Questo è realizzato alla prima Iniziazione, quando la polarizzazione è stabilita nell’uno o nell’altro dei tre centri superiori – quale di questi dipende dal raggio dell’individuo.
Per effetto di quest’unione avviene un cambiamento nel funzionamento dei centri. Essi divengono delle “ruote che girano su se stesse”, e da un moto puramente rotatorio, passano a un’azione quadridimensionale manifestandosi come radiosi centri vorticosi di fuoco vivente.
I tre centri maggiori della testa (l’ordine dipende dal raggio) diventano attivi, e tra di essi avviene un processo analogo a quello che si era compiuto nel triangolo pranico. Da questi tre centri, che prima reagivano debolmente all’azione vibratoria reciproca (sentendo il calore e il ritmo uno nell’altro ma separatamente) ora il fuoco balza di centro in centro, e ogni ruota turbinante diventa parte di una catena di fuoco finché si forma un triangolo di fuoco, attraverso il quale kundalini e i fuochi pranici, irradiano in ogni direzione. La circolazione procede. Il fuoco di kundalini produce il calore del centro e il suo intenso splendore o irradiamento, mentre l’emanazione pranica produce attività e rotazione sempre crescenti.
Con il trascorrere del tempo tra la prima e la quarta iniziazione, il triplice canale della spina dorsale (ida, pingala e shushuma) e l’intero corpo eterico sono gradatamente purificati dall’azione del fuoco, finché tutte le “scorie” sono bruciate e non resta più niente a impedire il passaggio di questa fiamma.
Via via che il fuoco kundalini e il prana compiono il loro lavoro, e il canale diventa sempre più libero, i centri più attivi e i corpi più puri, la fiamma dello Spirito o il fuoco dell’Ego superiore diventa più attivo nel suo movimento verso il basso fino a che una fiamma di grande splendore esce dal sommo della testa. Questa fiamma, attraverso i tre corpi (fisico/eterico, emotivo e mentale concreto), si protende verso l’alto, verso la sua fonte, il corpo causale.
Connessione della forza con la Monade
Noi ci occupiamo qui soltanto di quei centri che si riferiscono all’evoluzione dei corpi sottili, della psiche e non di quelli connessi all’evoluzione e alla propagazione del corpo fisico denso. Questi centri sono cinque:
1. Quello alla base della spina dorsale, l’unico fra quelli di cui ci occupiamo che abbia un effetto fisico.
2. Quello situato nel plesso solare, il più importante del corpo dal punto di vista del piano astrale.
3. Quello della gola, il più importante dal punto di vista del piano mentale.
4. Quello della regione del cuore, che ha un legame occulto con il piano buddhico.
5. Quello al sommo della testa, che è la corona ed è in relazione con il piano atmico.
Non ci occupiamo dei centri inferiori della generazione, né della milza che è direttamente collegata con l’eterico ed è il trasmettitore del prana.
I centri del corpo umano sono fondamentalmente legati all’aspetto fuoco dell’uomo, ossia al suo Spirito divino. Sono in collegamento ben preciso con la Monade, con l’aspetto volontà, con l’immortalità, con l’esistenza, con la volontà di vivere e con i poteri inerenti allo Spirito. Non sono collegati con l’oggettività e la manifestazione, ma con la forza o i poteri della Vita divina.
La corrispondenza, nel macrocosmo è rappresentata dalla forza che manipola le nebulose cosmiche, e che con il suo moto rotatorio e vorticoso le trasforma infine in corpi sferoidali (galassie, buchi neri, sistemi solari, pianeti e satelliti). Ciascuno di questi è un’espressione della “volontà di vivere” di qualche Entità cosmica.
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