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INSEGNAMENTI

PARTE SESSANTUNESIMA

 

Spirito o Monade

            Lo spirito indica quell’impulso o vita indefinibile, elusiva, essenziale, causa di ogni manifestazione.  Il soffio di vita, quel flusso ritmico di energia vitale ispiratore e che chiamiamo Vita Una, Monade, Energia. Lo spirito non è né anima né corpo, né forza né materia, ma è la causa universale di entrambi. Non è possibile definire compiutamente cos’è lo spirito né cos’è Dio. Quando si dice che lo spirito è la causa ineffabile e indefinibile, l’energia motrice, la vita e la fonte unica dell’essere, l’insieme di tutte le forze, di tutti gli stati di coscienza e di tutte le forme, l’aggregato delle vite e di ciò che esse manifestano in atto, il ed il non sé, la forza e tutto ciò che essa muove, in realtà non si fa che evadere la questione poiché si tenta l’impossibile e si occulta la verità sotto veli di parole; ma non se ne può fare a meno fintantoché l’anima/coscienza non si sia percepita e conosciuta e l’Uno senza forma non sia visto nella luce chiara dell’intuizione.

Anima o Ego

            L’anima è la qualità che le forme manifestano.  È quel “quid” sottile che distingue un elemento, un minerale dall’altro. È l’essenza intangibile della forma che nel regno vegetale determina la loro germinazione; è quell’energia che distingue le varie specie animali e fa ogni uomo diverso per aspetto, per natura e carattere.

L’anima, macro e microcosmica, universale e umana, è quell’entità che nasce dalla mutua relazione fra spirito e materia. È il loro rapporto. È il mediatore fra i due, il principio mediano, legame fra Dio e la forma.

L’anima è il principio cristico sia nella natura che nell’uomo e quando è attiva tiene assieme le forme affinché esprimano la vita divina. È l’aspetto costruttivo che origina la forma e le consente uno sviluppo e la sospinge a evolvere verso un fine glorioso. I distintivi dell’anima e le facoltà latenti sono le qualità, le vibrazioni, i colori e le caratteristiche di tutti i regni naturali. Essa si manifesta come reazione cosciente alla materia, tramite la coppia degli opposti (spirito e materia) e la loro reciproca influenza. Essa percepisce, denota coscienza, attrae e respinge, risponde o rifiuta di reagire e mantiene costantemente l’attività vibratoria. È l’entità percettiva. L’anima é occupata a:

a)    riconoscere il piano gerarchico;

b)    registrare il bisogno del mondo;

c)   rispondere all’afflusso monadico che si sviluppa.

Quando il pensiero dell’uomo e l’idea dell’anima, entrambi in meditazione, hanno trovato un punto di contatto e ne è nato un germe di forma/pensiero e quando questa sarà sviluppata e conterrà quanto l’uomo può vedere, capire ed esprimere a livello mentale, l’anima riconoscerà il Disegno o Piano cui la Gerarchia attende.

Per le prime fasi dell’aspirazione, per i primi passi come discepolo e per le prime due iniziazioni, ciò è contenuto nel concetto di Servizio.

 

 

Una volta acquisito il concetto dell’unità della vita, che si esprime nella Fratellanza fra tutte le forme manifestate, nasce un ideale soggettivo e a poco a poco si comprende come quel rapporto fondamentale si attui nella pratica. Ne sono esempi le grandi imprese umanitarie, le organizzazioni create per alleviare le sofferenze dell’uomo e degli animali, i tentativi che in tutto il mondo si fanno per migliorare i rapporti fra popoli, religioni, gruppi, ecc.

A livello di aspirante e secondo il suo livello di sviluppo e mediante l’interpretazione di esperienze di vita, i propositi e i piani cui può cooperare gli appaiono come frazioni di essi ed è suo privilegio individuarle, manifestarle e concretizzarle nel mondo fisico.

In altre parole quando anima, mente e luce nella testa sono una cosa sola, il potere creativo dell’Angelo solare si manifes­ta nei tre mondi e costruisce una forma che ne esprime attivamente l’energia.

L’uomo spirituale collabora all’esecuzione del Piano nel mondo materiale. Sa che le forme sono prodotte da energia ben usata e diretta e si comporta di conseguenza.

La volontà trasmessa mediante la mente disciplinata s’incorpora in sette energie, perciò esistono sette tipi umani che vi corrispon­dono e che dipendono dai sette raggi. Essi sono le sette diversità che sostituiscono il molteplice che è proprio della forma. Ma ciò nonostante sono pur sempre differenze e distinzioni che gettano l’uomo in certe grandi categorie di attività e di tendenze secondo il suo raggio, ma sono mentali. Tutte le anime, sul piano mentale, assumono l’aspetto di Angeli solari, figli divini della mente. Ecco il perché di questi raggruppamenti e il focalizzarsi in sette campi principali di energia mediante cui il grande Piano si attua.

    In fasi ulteriori, dopo certe grandi transizioni di coscienza, quando la forma ha perso il controllo, anche queste distinzioni scompaiono, e il Piano è visto come un tutto, la Vita è conosciuta nella sua unità essenziale, e la parola “Monade” assume un senso reale.

La Monade è l’unica vera esistenza (sul suo piano) che emerge come volontà espressiva e attiva che, a sua volta, è amore attivo quando stabilisce dei rapporti e intelligenza ugualmente attiva quando impiega le energie superiori, perché l’energia dell’intel­ligenza, focalizzata nella mente, è lo strumento o l’agente esecutivo delle energie monadiche.

L’Antahkarana è il canale d’energia che collega le forme e le loro forze con le loro sorgenti originarie e il filo di vita che attraversa necessariamente il piano mentale, con i suoi tre aspetti, collegando Monade, anima e personalità in un tutto vivente.

Il compito di costruire l’antahkarana è in verità lo sforzo programmato e cosciente di proiettare il pensiero focalizzato dell’uomo spirituale dal piano mentale inferiore nelle aree di consapevolezza che sono state sentite, ma con le quali non si è stabilito ancora un contatto; esso implica l’impiego della totalità della consapevolezza già sviluppata ed “illuminata” dall’anima e lo sforzo deliberato di accrescere sempre più la sua sensibilità all’attività focalizzata del mondo delle realtà spirituali superiori; questo consiste nel dirigere la corrente del pensiero cosciente verso il mondo presentito e teoricamente riconosciuto dei Maestri, della Triade spirituale e infine di Shamballa.

Continua…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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