<<INDIETRO::.. STAMPA QUESTA PAGINA

Articolo: >
Url:

sessantadue

 

 

 

 

 

 

FIORE DI LORO

PARTE SESSANTADUESIMA

 

Si possono dare qui due indicazioni da considerare attentamente. A proposito di uno degli Uomini Celesti (quale sia oggi, non si può dire) si ha un triangolo di forza formato dai seguenti tre centri:

 

1.    Il centro di forza di cui il Manu e il suo gruppo sono l’espressione.

2.    Il centro di cui il Bodhisattva o Cristo, con i suoi discepoli,  è il punto focale.

3.    Il centro di cui il Mahachohan e i suoi seguaci sono gli esponenti.

 

            Questi tre gruppi formano i tre centri di un grande triangolo – che non è ancora in completa vivificazione a questo stadio dello sviluppo evolutivo. Un altro triangolo in rapporto con il nostro logos Planetario è quello formato dai sette Kumara exoterici che corrispondono ai quattro centri minori della testa e i tre Kumara esoterici che corrispondono ai tre centri maggiori della testa: exoterici di materia eterica ed esoterica di materia più sottile.

            La seconda indicazione che cerco di dare riguarda il triangolo della Terra con Marte e Mercurio. Per questo triangolo l’analogia sta nel fatto che Mercurio è il centro alla base della spina dorsale dell’essere umano, sono strettamente collegati. Mercurio rappresenta kundalini nell’attività intelligente, mentre Marte rappresenta kundalini latente. La verità è celata nei loro due simboli astrologici. Nella trasmutazione e nella geometrizzazione planetaria il segreto può essere svelato.

            Il Grande Uomo nei Celi. I sette Uomini Celesti sono i sette centri del corpo del Logos solare, e sono con Lui nell’identico rapporto esistente tra i Maestri con i loro gruppi affiliati e come pure con il Logos Planetario. Il kundalini sistemico va a vivificare questi centri e in questo stadio di sviluppo alcuni centri sono più strettamente collegati di altri.

            Questo grande triangolo è oggi vivificato dall’azione di kundalini; di conseguenza accresce la capacità vibratoria dei centri, che lentamente diventano quadrimensionali. Non è ancora consentito indicare altri grandi triangoli, ma due indicazioni possono essere date riguardo ai centri:

            Primo. Venere corrisponde al centro del cuore nel corpo logoico, ed è perciò in reciproca relazione con tutti gli altri centri del sistema solare, in cui l’aspetto cuore predomina.

            Secondo, Saturno corrisponde al centro della gola, ossia all’attività creativa del terzo aspetto.

            Con il procedere dell’evoluzione gli altri centri raggiungeranno una vibrazione più elevata e il fuoco, circolando triangolarmente, li porterà in posizione di maggior preminenza. I due centri suddetti hanno però oggi il predominio. Questi due centri, con il triangolo minore della nostra catena, costituiscono il punto focale dell’energia, dal nostro punto di vista planetario.

 

I centri dell’Uomo Celeste.

            La forza ha origine sui livelli mentali cosmici, da certi grandi centri focali di quei piani discende sul piano astrale cosmico, formando dei corrispondenti punti focali cosmici e quindi sul quarto livello eterico cosmico (il piano buddhico del nostro sistema solare) dove trova certi grandi centri in cui riversarsi. Questi sono a loro volta riflessi o riprodotti nei tre mondi dell’attività umana. Gli Uomini Celesti hanno perciò dei centri sui tre piani solari:

 

1.    Sul piano monadico, il piano dei sette raggi.

2.    Sul piano buddhico, dove i Maestri e i loro discepoli formano i quarantanove centri del corpo dei sette Uomini Celesti.

3.    Sul quarto piano fisico eterico (piano buddhico), dove si trovano i pianeti sacri, i corpi densi di materia eterica degli Uomini Celesti… Continua

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Prelevato da: www.centrodimeditazione.it