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INVOCAZIONE

PARTE SESSANTADUESIMA

 

Il mantra o Invocazione è la “Protezione della mente”. Esso viene recitato per raggiungere il controllo della mente (proteggendola dalle conseguenze disastrose dei pensieri incontrollati) e per trasformarla; aiuta a tenere la mente calma e in pace, concentrandola su un solo punto (visione e concetto) che la rendono più ricettiva, aumentandone la ricettività.

O. M. - Il Grande Respiro 

            I costruttori minori  sono letteralmente un “mare di fuoco” sul quale agisce il grande alito o A.U.M., ogni scintilla di fuoco o atomo sono vitalizzati, per l’azione della Parola, con nuova vita è impregnato con un tipo diverso d’energia. Nell’unione della vita della stessa sostanza atomica con quella che causa la coesione degli atomi per formare dei veicoli di una o dell’altra specie, si vede manifestarsi il  “ Figlio di Dio”. Sta qui la dualità essenziale di tutta la manifestazione. Dualità cui si aggiunge più tardi, di vita di Chi emette la Parola. Così è prodotta l’Incarnazione Cosmica con i tre fattori che vi entrano.

Manifestazione di un Sistema Solare

            “A. U. M.” disse il Potente e risuonò la Parola. Le settemplici onde della materia si separarono e apparvero le forme. Ognuna occupò il suo posto, e nella sfera stabilita. Attesero che il Sacro Flusso venisse a penetrarle e a colmarle.

            I costruttori risposero al sacro Suono. In musicale collaborazione attesero al lavoro. Costruirono molte sfere, cominciando dalla terza (il terzo Logos). In quel primo il loro lavoro ebbe inizio. Costruirono l’involucro di Atma e lo accordarono alla sua Origine principale.

            “A. U. M.” disse il Potente: “Che il lavoro proceda; che i costruttori dell’aria procedano nell’esecuzione del bianco”.

            Il Signor Deva e i costruttori nel piano dell’aria lavorarono con le forme della sfera a loro assegnata. Ognuno nel suo gruppo, lavorarono per l’unione. Sotto le loro mani, le forme si moltiplicarono rapidamente.

            Il sacro piano di congiunzione, il quarto grande piano (buddhico), divenne la sfera entro il circolo maggiore che segna la meta per l’uomo.

            “A. U. M.” disse il Potente, e alitò nel quinto, che è il piano della terra ardente (mentale), il punto d’incontro del fuoco.

            Si udì questa volta una nota cosmica, oltre al suono particolare del sistema. Il fuoco interno e quello esterno incontrarono il fuoco ascendente. I Custodi del fuoco cosmico, i deva del calore fohatico, sorvegliarono le forme ancora senza forma, attendendo il loro momento nel tempo.

            I costruttori del grado minore, il quadruplice ordine di deva che operano con la materia, lavorarono sulle forme. Sul triplice livello, nel vuoto silenzio, le forme vibrarono e risposero alla nota, ma erano tuttavia inutili e inabitate.

            “A. U. M.” disse il Potente: “Che anche le acque producano”.

            I Costruttori nell’umidità produssero le forme che si muovono entro il regno di Varuna (il grande deva delle acque). Esse crebbero e si moltiplicarono con flusso costante. Ogni ondata del moto cosmico aumentava l’interminabile flusso e si vedeva l’incresparsi delle forme.

            “A. U. M.” disse il Potente: “Che i Costruttori attendano alla materia”.

            Ciò che era fuso si solidificò. Le forme solide furono costruite. La crosta si raffreddò. Le rocce si cristallizzarono. I costruttori lavorarono tumultuosamente a produrre le forme di maya.

            Quando gli strati rocciosi furono completati, il lavoro fu compiuto. I costruttori del grado inferiore annunciarono che il lavoro era finito.

            Dagli strati rocciosi emersero poi gli involucri. I costruttori del secondo convennero che il lavoro era terminato. Quelli del primo e del secondo sulla via ascendente si presentarono in quadruplice forma. Il quinto inferiore fu percepito da quelli che avevano la vista più penetrante.

            “A. U. M.” disse il Potente e raccolse il suo respiro. La scintilla entrando nel "popoloso terzo" incitava alla successiva crescita.

            I costruttori delle forme inferiori, che manipolano la maya più densa, unirono la loro produzione alle forme prodotte dai costruttori dell’acqua. La materia e l’acqua unite produssero il terzo nel tempo: Così progredì l’ascesa.

            I costruttori lavorarono uniti. Chiamarono i custodi della zona del fuoco. La materia e l’acqua mescolate con il fuoco, l’interiore scintilla entro la forma, tutto si fuse insieme.

            Il potente guardò in basso. Le forme ebbero la sua approvazione. Si udì il grido invocante – maggior luce. Egli raccolse nuovamente il suono. Egli innalzò a più alti livelli la debole scintilla di luce. Si udì un altro suono, quello del fuoco cosmico, celato nei figli di manas.

            Essi invocarono i loro Primari. I quattro inferiori, i tre superiori e il quinto cosmico si unirono nella grande inspirazione. Un altro involucro fu formato.

            La Legge d'Eeconomia ha sette leggi sussidiarie che né governano gli effetti su diversi gradi di materia. Questa è la legge messa in azione di suoni emessi dal Logos. La Parola "Sacra" o Suono emesso dal Creatore, esiste in varie forme; sebbene sia in realtà una sola Parola, ha però parecchie sillabe. L’insieme delle sillabe forma una frase solare. Separate, esse, formano certe parole di potere che producono differenti effetti.

            La grande PAROLA che risuona per cento anni di Brahma continua a riverberarsi attraverso un sistema solare, e il Sacro Suono A. U. M. Nella differenziazione, è com’è udita nel tempo e nello spazio, ognuna delle tre lettere mistiche sta per la prima di una frase sussidiaria che consiste di vari suoni.

            Una lettera con una successione di quattro suoni forma la vibrazione o nota di Brahma, che è l’aspetto intelligenza predominante nella materia, di qui il mistero nascosto nel pentagono, nel quinto principio della mente e nei cinque piani dell’evoluzione umana. Queste cinque lettere, fatte risuonare nella nota giusta, danno la chiave della vera interiorità della materia, e quindi del suo dominio, che è fondata sulla giusta interpretazione della Legge d’economia.

            Un’altra frase, questa volta di sette lettere – una per ognuno dei sette Uomo Celesti – incarna il suono o nota dell’aspetto Vishnu, il secondo aspetto logoico o aspetto costruttore delle forme. Facendola risuonare correttamente o parzialmente, con la sua riverberazione completa o incompleta, si costruiscono o si adattano le forme. La Legge d'Attrazione si esprime mediante la manipolazione della materia, e la sua disposizione nelle forme a uso dello Spirito.

            Poi una terza parola o frase è aggiunta alle altre due, completando l’intera parola logoica, e producendo il compimento. È una parola di nove lettere, ottenendo così i ventun suoni (5+7+9) di questo sistema solare. Gli ultimi nove suoni producono la sintesi spirituale e la dissociazione dalla forma; ciò ha una corrispondenza con le nove iniziazioni, di cui ognuna segna un’unione più perfetta del con l’Unico Sé, e una successiva liberazione della materia.

            Parole e Suoni mantrici che – risuonati da una Vita maggiore – possano sempre condurre le vite inferiori all’adempimento del proposito costruttivo. Queste parole sono emesse da:

 

·         Un Logos Solare. La triplice Parola fa sorgere una settemplice vibrazione.

·         Un Uomo Celeste che – pronunciandole porta in oggettività il suo schema e tutto quello che esso contiene.

·         La Monade, la cui triplice Parola origina una settemplice vibrazione.

·         L’Ego che, risuonandola, produca un essere umano nei tre mondi.

 

Riassumendo:

Settemplice visione          Il Logos.

Lo schema                          L’Uomo Celeste.

Settemplice vibrazione    La Monade.

Produce un uomo             L’Ego.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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