FIORE DI LOTO
PARTE SESSANTAQUATTRESIMA
CORPO CAUSALE
Funzionamento del corpo causale
Quando l’uomo comincia, sia pure debolmente, a coordinare il suo veicolo buddhico, o, con altre prole, quando ha sviluppato il potere di entrare in contatto anche debolmente col piano buddhico, allora comincia a conseguire simultaneamente e coscientemente la capacità di uscire dal tessuto eterico del piano fisico. Più tardi lo farà dal suo corrispondente del piano astrale, e infine dal corrispondente nel quarto sottopiano del piano mentale, questa volta per mezzo dell’unità mentale (vedi schema n°1). Questo porta infine al funzionamento causale, ossia alla capacità di dimorare ed essere attivo nel veicolo dell’Ego che è l’incarnazione dell’aspetto amore - saggezza della Monade.
Notate poi l’analogia con il fatto dimostrato che molti possono anche ora uscire dal corpoe terico e funzionare nell’involucro astrale, che è il riflesso nella personalità di quel medesimo secondo aspetto.
Il moto nel corpo causale
Abbiamo in parte studiato quest’attività che si manifesta in modo quadruplice nell’involucro mentale, e la ragione per cui non c’è stato molto da dire su questa materia è che l’involucro mentale cade sotto le leggi dell’aspetto materia ed è soggetto alle stesse regole dei veicoli materiali di tutte le esistenze. È soltanto materia più sottile; perciò lo studioso può applicare al corpo mentale, tutto quanto è stato detto circa i corpi astrali e fisici, rendendo così inutile che ci diffondiamo nel soggetto con maggior dettaglio.
Il corpo causale differisce dall’aspetto Brahma, perché incarna più pienamente la vita del secondo aspetto (vedi schema n°17), e le sue caratteristiche predominanti sono quelle di quest’aspetto. Lo studio della natura del moto nel veicolo causale richiede grande chiarezza di pensiero e giusta comprensione della natura di questo corpo.
Qui si deve ricordare che quando si considera il corpo causale si tratta in modo specifico del veicolo che manifesta l’Angelo solare, che è la vita che lo anima e lo sta costruendo o perfezionando, riflettendo così in scala minuscola il lavoro del Logos sul Suo piano.
Ogni parte del corpo causale è spinta in attività da un tipo di forza che emana dall’uno o dall’altro dei grandi centri – Shamballa e della Gerarchia - e può quindi essere interessante considerare le parti che compongono questo “Tempio dell’Anima”, studiando il tipo d’attività che lo anima, e arrivare a conoscere le forze che agiscono in esso e attraverso esso. Le vedremo uno per volta, cominciando dal giro dei petali esterni… CONTINUA.
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