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Sessantasei

 

 

 

 

 

 

INSEGNAMENTI

PARTE SESSANTASEIESIMA

 

 

 

       In meditazione quando la coscienza, prima rivolta all’esterno, si raccoglie e si eleva e quando l’esito è positivo, essa sfugge alla personalità e muta totalmente. L’anima nel suo proprio mondo si attiva e la mente e il cervello lo registrano. L’attività personale conosce un periodo di sospensione, uno stato di attesa ispirata. Il meccanismo è completamente quiescente. La mente è salda nella luce e l’anima pensa, come sempre, all’unisono con tutte le altre, attinge alle risorse della mente Universale e formula i suoi propositi in armonia con il Piano divino.

 

Quando gli ostacoli, derivati dall’ignoranza, dalla cecità, dall’am­biente e dall’attività, sono eliminati e la sostanza dei corpi è puri­ficata, allora l’uomo è cosciente di essere in realtà onnipresente, ossia che l’anima è una con tutte le anime e perciò parte dell’unità essenziale della Vita Una, onnipervadente, illimitata e immutabile principio, causa di ogni manifestazione. Essa è del pari onnisciente, poiché può far sua ogni conoscenza. E’ libera dal campo della conoscenza, ma vi può agire; può essere lo strumento di conoscenza per appren­dere ciò che vuol sapere. Né spazio né tempo possono trattenerla né può imprigionarla la forma materiale.

 

Per quanto riguarda la relazione dell’anima con il Maestro quando il sapere del e la coscienza di ciò che essa vede, ode e sa, e con cui ha rapporto, sono stabili, il discepolo trova il Maestro, entra in contatto con il gruppo dei suoi condiscepoli, realizza il Piano della propria collaborazione e gradualmente lo svolge nel mondo fisico.

 

Il   Maestro può parlare all’allievo con la chiarudienza superiore da mente a mente, su livelli esclusivamente mentali, con il risveglio dei centri, con la comunicazione telepatica, l’informazione è percepita nella coscienza cerebrale fisica: dal Maestro o da un discepolo all’anima e da questa alla personalità tramite i sottopiani atomici, da Ego a Ego, tramite il corpo causale, trasmettendo la conoscenza, a poco a poco secondo le necessità.

 

Il   contatto con il Maestro avviene in quest’ordine, calmare la mente concreta e collegarsi all’anima e, per suo tramite, al gruppo egoico. Man mano che si cede alla guida dell’anima si penetra sempre più nella coscienza del Maestro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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