INSEGNAMENTI
PARTE SETTANTAQUATTRESIMA
Agni Yoga
“Per la nuova costruzione delle circostanze, ci si deve rendere conto di dove la vita è indirizzata”.
La direzione.
La chiave per la giusta interpretazione di un’indicazione sta nella sua associazione con l’idea di direzione nel tempo e nello spazio perché la parola “direzione” è la chiave, appunto, del processo evolutivo, del concetto di luce e del potere motivante sottostante la manifestazione.
Quando l’abitudine alla meditazione diverrà permanente e determinante, l’idea di direzione assumerà un significato divino. Bisogna sapere qual è il momento opportuno sia per quanto riguarda la propria vita spirituale e sperimentale, sia in relazione al lavoro che si sta realizzando nel mondo degli affari quotidiani sotto l’impressione gerarchica.
Gli eventi devono essere considerati come aspetti del tempo, con il senso delle proporzioni e come “direzione nel tempo e nello spazio”.
Lo spazio è “una Entità” che tutto avvolge; è saggio sincerarsi della “direzione” dalla quale provengono le varie energie (che potenziano la vita e motivano le azioni) e familiarizzarsi gradatamente con la “locazione” di queste stazioni di potenza. Imparare quali energie deve respingere ed alle quali deve essere ricettivo, entro un tempo stabilito e quindi a dirigerle accuratamente verso il lavoro ed il gruppo.
“Nel nostro pianeta è costantemente in atto una gigantesca meditazione di gruppo in numerose e diverse fasi”. Tutte le unità di meditazione e tutti i gruppi riflessivi sono collegati gli uni agli altri dal medesimo movente spirituale. Essi cercano una collaborazione più stretta e si sforzano di portare il loro lavoro di meditazione, coscientemente o no, in uno stato di quiete universale positiva, cosicché la formulazione del desiderio spirituale possa progredire con successo e la ricezione dell’energia spirituale possa essere una ricezione unita.
Il lavoro della nuova creazione progredisce nella distruzione del vecchio ordine mondiale e nel caos di questi tempi moderni; il compito della ricostruzione che conduce ad una completa riorganizzazione della vita umana e ad un nuovo riorientamento del pensiero umano. Quindi gli Ashram della Gerarchia ed il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo hanno il compito di portare ordine nel caos e di preparare la via per il ritorno del Cristo.
C’è molto da fare per cambiare le condizioni, istituire nuovi valori e produrre l’avvento di una civiltà totalmente nuova, una civiltà che permetterà l’esteriorizzazione della Gerarchia e la restituzione, quindi, del controllo gerarchico e spirituale com’era conosciuto negli antichi tempi atlantidei; questa volta però su un piano molto più alto della spirale e anche con l’intelligente collaborazione ed il saggio aiuto dell’umanità, fattore che mancava nella civiltà precedente. Quando questo è trattato nella meditazione riflessiva e concentrata dall’aspirante individuale ed in quella congiunta dei molti gruppi di tendenza spirituale del mondo oggi, e quando il NGSM e la Gerarchia lavoreranno nella più stretta collaborazione, allora la visualizzazione e la proiezione della nuova civiltà auspicata avranno raggiunto un punto di precipitazione definito e di estrema importanza. Allora l’appello invocativo della Gerarchia unita e del NGSM sarà tanto potente da evocare una risposta dall’umanità. Seguirà allora un ciclo di organizzazione, di pianificazione e di espressione effettiva. La riflessione, la meditazione e la visualizzazione faranno posto al pensiero scientifico ed alla necessaria attività del piano fisico.
Il compito della ricostruzione mondiale però, è ancora da venire, ma i discepoli del mondo e i gruppi consacrati possono iniziare a fare i primi passi necessari di preparazione. La ricostruzione deve cominciare là dove si trova oggi il discepolo, e ciò comporterà, in scala ridotta e di relativa importanza, gli stessi processi, le stesse eliminazioni e i medesimi cambiamenti, lo stesso idealismo discriminante e la stessa adesione al nuovo modello emergente previsto per tale ricostruzione.
Nel nuovo modello della nuova era si distinguono tre aspetti da tenere presenti:
1. L’aspetto guarigione. L’umanità avrà bisogno di molta paziente cura prima che il trauma ed il dolore attuali possano essere trasmutati in esperienza e comprensione acquisite. Coloro che nutrono amore compassionevole per l’umanità, possono compiere questo lavoro di guarigione.
2. L’aspetto chiarificazione. Le forze di ricostruzione devono riconoscere che tutta l’umanità si trova in uno stato di perplessità. Si dovrà dedicare tempo e sforzo per spiegare chiaramente e mettere in evidenza la Legge di Causa ed Effetto.
3. L’aspetto riorganizzazione. È necessario ricostruire, e ciò richiederà una percezione spirituale consacrata. La nuova era non sarà inaugurata, ne potrà esprimere veramente le sue energie latenti, tramite l’impiego di vecchie e rappezzate formule o la conservazione di antiche tecniche ed impostazioni. Essa nascerà mediante formule interamente nuove e scartando intelligentemente gli antichi sistemi religiosi, quelli di governo e gli idealismi economici e sociali. Sono molto necessari intermediari sensibili che percepiscano le nuove realtà emergenti e possano compiere i passi costruttivi che occorrono. Devono creare le forme per queste idee soggettive che dovranno utilizzare.
Metodi commerciali sani devono caratterizzare gli aspetti del piano fisico e delle organizzazioni rivitalizzante. Una potente nota d’amore e comprensione deve esprimere il desiderio e gli aspetti soggettivi sensibili del gruppo attivamente operante. La nota mentale dovrebbe essere un’adattabilità intelligente che renderà i collaboratori attivi nei piani previsti per aiutare il mondo.
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