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FIORE DI LOTO - (parte settima)




 

FIORE DI LOTO
Parte settima

  

            Presentiamo la Saggezza antica  in termini di energia e non di principi o di corpi,  per allinearla alle conclusioni scientifiche moderne. Abbiamo dunque:

La Personalità.

  • L’energia della mente. La forza di manas . Il riflesso della volontà e del Proposito  divini. Motivazione. L’impulso a formulare piani, secondo la Legge di Sintesi.
  • L’energia del sentire. La capacità di rispondere. Il sentimento emotivo. l’energia astrale (o emotiva). Il riflesso dell’amore . La forza del desiderio. L’impulso ad aspirare. Lo stimolo evolutivo divino. La tendenza ad attrarre, a essere magnetico, secondo la legge di attrazione .
  • L’energia della vita. La capacità di integrare, di coordinare. La forza del corpo fisico eterico  o vitale. Il riflesso dell’attività intelligente o moto divino. L’impulso ad agire, a essere dinamico, secondo la Legge di Economia.
  • L’energia della materia densa. L’attività esteriorizzata. Le reazioni automatiche dell’involucro esterno. Il più denso punto di unità. L’aspetto più basso della sintesi.

L’Anima.

  • L’energia di buddhi . La forza dell’amore divino raziocinante. L’intuizione. E’ parte del fiore di energia attrattiva , e si focalizza nei petali d’amore del Loto egoico. Si riflette nella coscienza senziente, astrale, emotiva, della personalità.
  • L’energia di Atma. La forza della Volontà divina. L’incarnazione del Proposito divino. Si focalizza nei petali del sacrificio del Loto egoico (vds. schema n. 3). Il suo riflesso si trova nella natura mentale della personalità.

Lo Spirito.

  • L’energia della Vita  stessa.

            Queste suddette  sette energie costituiscono l’essere umano, una unità di energia. Esse ne fanno essenzialmente un essere attivo dotato di intelligenza, amore e vitalità. Si sviluppano successivamente nel tempo e nello spazio e, per effetto del grande esperimento evolutivo, lo portano infine al pieno fiorire della sua natura, e alla completa espressione delle sette energie che lo condizionano.

            L’uomo diviene consapevole di queste sette energie, come segue:

  • L’uomo non evoluto e di basso livello è consapevole degli stimoli della natura fisica automatica e degli impulsi del corpo eterico  o vitale.
  • Gli esseri umani in via di risveglio si coordinano e diventano consapevoli tanto degli impulsi e degli stimoli primitivi suddetti, quanto delle reazioni senzienti ed emotive del corpo astrale .
  • L’umanità intelligente è, a tempo debito, condizionata dagli stimoli, dagli impulsi e dalla sensibilità delle tre energie inferiori, più quella della mente. Quando ciò sia realmente raggiunto, l’uomo può dirsi definitamente un aspirante sul Sentiero  della Prova.
  • Gli aspiranti diventano ora consapevoli della quinta energia fondamentale, dell’Anima  (Atma-Buddhi)  sviluppano la corona esterna dei petali del Loto, quelli della conoscenza, formati da tre tipi di forza:

    1. Manasica. E’ l’energia dei livelli astratti del piano mentale, inerente all’Anima.
    2. Mentale. E’ l’energia dei livelli concreti del piano mentale, ed è un vero contributo dello stesso essere umano.
    3. L’energia della mente presente nella materia stessa. Si tratta della mente inerente, ereditata da un periodo precedente, lontano nel tempo.

            Questi tre aspetti di energia mentale vengono così fusi, e sono la sintesi della forza intelligente della divinità. Incorporano qual tanto di Mente universale che un essere umano può contenere nel tempo e nello spazio, in quanto sono.

a.      L’energia della vita intelligente, proveniente dal primo aspetto divino – Volontà / Potere.

b.     L’energia dell’Anima intelligente, o coscienza, proveniente dal secondo aspetto divino – Amore/Saggezza.

c.      L‘energia della materia intelligente, proveniente dal terso aspetto divino – attività intelligente.

  • discepoli  lavorano ad integrare la personalità con l’Anima, ossia alla sintesi delle prime cinque energie, mentre riconoscono in modo cosciente i petali dell’amore del Loto, e l’intuizione lentamente si ridesta. Quei petali, forme simboliche per esprimere l’energia, hanno una duplice attività: attirano verso l’alto le energie planetarie e proiettano in basso quelle della Triade Spirituale , espressione della Monade .
  • Gli iniziati  stanno per pervenire alla coscienza della sesta energia, quella di Atma , l’aspetto Volontà dello Spirito. Ciò li induce a collaborare con il Piano divino  e, tramite i petali del sacrificio, a estrinsecare il loro servizio . Questa è sempre la meta dei membri iniziati della Gerarchia . Essi comprendono, esprimono e lavorano per il Piano gerarchico, per l’umanità.
  • Dopo la terza iniziazione, il discepolo comincia ad operare con lo Spirito ed a comprendere il significato, e la sua coscienza passa per gradi dalla sfera dell’Anima alla Monade, proprio come quella della personalità si trasferì dalla consapevolezza inferiore a quella dell’Anima.

 



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