<<INDIETRO::.. STAMPA QUESTA PAGINA

Articolo: >
Url:

ottantaduesima

 

 

 

 

 

 

INVOCAZIONE

PARTE OTTANTADUESIMA

…5° e 6° Stabilizzazione e Resurrezione.

Ora il ponte è costruito. Per quanto sottili e tenui possano essere all’inizio i suoi fili il tempo e la comprensione attiva tesseranno lentamente un filo dopo l’altro finché il ponte non sarà completato, stabile, forte e pronto per essere usato.

            Esso deve essere necessariamente usato, perché ora non esiste altro mezzo di rapporto fra l’iniziato e Colui che ora riconosce di essere. Egli ascende in piena coscienza alla sfera della vita monadica; è risorto dall’oscura caverna della vita personale alla luce splendente della divinità non è più soltanto parte dell’umanità e membro della Gerarchia, ma appartiene anche al grande gruppo di Coloro la Cui volontà è coscientemente divina e Che sono i Custodi del Piano.

Essi rispondono all’impressione di Shamballa e sono diretti dai Capi (l'entità Cristica. il Manu e il Mahachohon) della Gerarchia. Possiedono la “libertà dei tre Centri” (Shamballa, Gerarchia e umanità). Possono esprimere a volontà la triplice energia dell’umanità, quella duplice della Gerarchia e l’energia unica di Shamballa.

Tale, fratelli miei è la meta del discepolo che comincia a costruire l’antahkarana. Riflettete su questi argomenti e procedete nel lavoro. (In alcuni Colloqui con i Discepoli, il Tibetano fa le seguenti osservazioni che trovano qui particolare applicazione. A.A.B.) 

“Ciò che vi occorre principalmente è di intensificare l’aspirazione spirituale interiore. Dovreste lavorare in modo più definito da quello che possiamo definire un punto di tensione. Studiate ciò che si è detto della tensione e dell’intensità.

È l’intensità di proposito che vi trasformerà da aspirante che avanza con fatica e in modo abbastanza soddisfacente, in un discepolo dal cuore e dalla mente infiammati. Ma forse preferite procedere con costanza senza sforzo di gruppo, facendo del vostro lavoro per me e per il gruppo stesso una parte ben regolata della vostra vita quotidiana, che potete adattare in buona parte a vostro piacimento, in cui alla vita dello spirito è concessa una parte ragionevole e nella quale l’aspetto servizio non è trascurato e la vostra vita si presenta ben equilibrata e vissuta senza un vero grande sforzo. Se è così, può trattarsi della scelta della vostra personalità o della decisione della vostra anima per una vita specifica, ma significa che non siete il discepolo che tutto subordina alla vita di discepolato. 

“A questo punto vorrei sottolineare due cose. In primo luogo, se potrete innalzare la vostra tensione in modo da essere guidati dalla vita dello spirito, ne deriverà un cambiamento radicale che galvanizzerà la vostra vita interiore. Siete preparati a questo? In secondo luogo, ciò non produrrà alcun cambiamento esteriore, nei vostri rapporti con l’ambiente. Dovrete continuare a far fronte ai vostri obblighi ed interessi esterni, ma io qui parlo in termini di orientamenti interiori, di decisioni interiori dinamiche e di organizzazione interiore in vista del servizio e del sacrificio. Forse preferite la via più lenta e più facile? Se è così, è completamente affare vostro e rimarrete ancora sul sentiero continuando ad essere persone costruttive e utili. Sto semplicemente mettendovi di fronte a una delle crisi che subentrano nella vita di tutti i discepoli, durante le quali devono essere fatte delle scelte che saranno determinanti per un ciclo, ma soltanto per un ciclo. È soprattutto una questione di velocità e di organizzarsi per aumentarla. Questo significa eliminare i fattori non essenziali e concentrarsi solo su quelli essenziali (quelli interiori, che riguardano l’anima e il suo rapporto con la personalità, e quelli esteriori che riguardano voi e il vostro ambiente).

“Vorrei darvi tre pensieri chiave sui quali riflettere profondamente durante i prossimi sei mesi; prendendone uno ogni mese, durante i primi tre mesi vi rifletterete nella testa, e durante gli altri tre lo farete nel cuore. Questi pensieri chiave sono:

1. Necessità della velocità.

2.Riorganizzazione della scala dei valori del pensiero e del modo di vivere.

3. Espressione di: Sincerità, Sacrificio e Semplicità”.

I numerosi fili di luce tessuti da aspiranti, discepoli e iniziati del mondo fanno apparire progressivamente l’antahkarana di gruppo, il ponte per mezzo del quale l’umanità nel suo insieme potrà astrarsi dalla materia e dalla forma. Questa costruzione dell’antahkarana è il grande e definitivo servizio che tutti i veri aspiranti possono rendere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Prelevato da: www.centrodimeditazione.it