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ottantatre

 

 

 

 

 

 

 FIORE DI LOTO

PARTE OTTATATREESIMA

  

I centri dell’Uomo Celeste.

 

            La forza ha origine sui livelli mentale cosmico, da certi grandi centri focali di quei piani discende sul piano astrale cosmico, formando dei corrispondenti punti focali cosmici e quindi sul quarto livello eterico cosmico (il piano buddhico del nostro sistema solare) dove trova certi grandi centri in cui riversarsi. Questi sono a loro volta riflessi o riprodotti nei tre mondi dell’attività umana. Gli Uomini Celesti  hanno perciò dei centri sui tre piani solari:

 

1.    Sul piano monadico, il piano dei sette raggi.

2.    Sul piano buddhico, dove i Maestri e i loro discepoli formano i quarantanove centri del corpo dei sette Uomini Celesti.

3.    Sul quarto piano fisico eterico, dove si trovano i pianeti sacri, i corpi densi di materia eterica degli Uomini Celesti.

 

Descrizione

 

     Nell’essere umano i centri si trovano sul piano mentale, da dove parte l’impulso verso l’esistenza sul piano fisico, ossia la volontà d’incarnarsi; da li possiamo seguire questi centri fino al livello astrale e infine agli eterici fino al quarto etere, dove essi in sostanza passano attraverso la stessa evoluzione attraversata dai centri planetari e sono gli strumenti per la produzione dell’oggettività, essendo i centri di forza.

 

     I centri sono interamente costituiti di correnti di forza che affluiscono dall’Ego superiore che le riceve dalla Monade e le trasmette. Qui sta il segreto della progressiva accelerazione vibratoria dei centri. Dapprima quando l’Ego assume il dominio o entra in attività, e più tardi (dopo l’iniziazione) quando assume il controllo la stessa Monade. Producendo così dei cambiamenti e un aumento di vitalità in queste sfere di fuoco o di pura forza di vita, quindi, i centri, quando funzionano correttamente, si forma “il corpo di fuoco”, che è tutto quello che rimane alla fine, dapprima all’uomo nei tre mondi e in seguito alla Monade.

    

Questo corpo di fuoco è “incorruttibile” o indistruttibile di cui parla S. Paolo, ed è il prodotto dell’evoluzione della perfetta fusione dei tre fuochi che, alla fine, distrugge la forma. Quando la forza è distrutta, rimane questo intangibile corpo spirituale di fuoco, unica pura fiamma, che è distinto da sette centri brillanti di più intenso splendore.

 

Questo fuoco elettrico risulta dalla congiunzione dei due poli e dimostra all’istante della completa unificazione, la verità occulta delle parole che “il nostro Dio è un fuoco che consuma”.

Tre di questi centri sono detti maggiori perché incarnano i tre aspetti della triplice Monade: Volontà, amore e intelligenza.

 

1. Il centro della testa; La Monade; Volontà o Potere.

2. Il centro del cuore; L’Ego spirituale; Amore e Saggezza.

3. Il centro della gola; La personalità; Attività intelligente.

 

     Gli altri due centri interessano principalmente il corpo eterico e il piano astrale. Il centro della gola sintetizza l’intera vita della personalità e ha un rapporto definito con il piano mentale – collega i tre piani con i due superiori, i tre centri con gli altri due – il centro del cuore e quello della testa.

 

     Tuttavia non dobbiamo dimenticare che anche il centro alla base della spina dorsale ha una funzione di sintesi, com’è logico se si comprende che il piano più basso della manifestazione è il punto più profondo di riflessione. Questo centro, situato nel punto più basso, sintetizza il fuoco di kundalini e i fuochi pranici, che si fondono infine con il fuoco della mente e quindi con quello dello Spirito, producendo così la consumazione.

Non è permesso pubblicare di più sui centri, essendo pericoloso per quelli che potrebbero usarli per motivi egoistici.

 

     Dobbiamo toglierci dalla mente l’idea errata che i centri siano delle cose fisiche. Sono dei vortici di forze che attirano la materia eterica, astrale e mentale in determinate attività. Poiché l’azione è rotatoria, ne consegue, nella materia, un effetto circolare che il chiaroveggente vede come ruote di fuoco situati:

 

· Nella regione più bassa della spina dorsale.

· Tra le costole, proprio sotto il diaframma.

· Nella regione sinistra del petto.

· Nel centro della gola.

· Proprio sopra il sommo della testa.

 

     Descriverò questi centri più dettagliatamente, come si vedono nella materia eterica, basandomi sull’analoga descrizione fatta da C. W.Leadbeater in “La vita interiore” v. I. pp.447, 480. Notiamo i colori e i petali:

 

1.    Centro alla base della spina dorsale ha quattro petali. Questi sono disposti a forma di croce e irradiano un fuoco arancione.

2.    Centro del plesso solare ha dieci petali color rosa misto di verde.

3.    Centro del cuore ha dodici petali d’oro splendente.

4.    Centro della gola ha sedici petali blu argentei, con predominanza di blu.

5.    Centro della testa con la sua duplice divisione:

6.    Centro fra le sopracciglia che consiste di novantasei petali, metà del loto è rosa e gialla e l’altra metà blu e porpora.

7.      Centro al sommo della testa consiste di dodici petali principali bianco e oro e novecentosessantasei petali secondari disposti intorno ai dodici petali. In tutto sono mille e sessantotto petali tra i due centri della testa (che costituiscono un solo centro) ossia trecentociquantasei triplicità. Tutti questi numeri hanno un significato occulto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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