FIORE DI LOTO
PARTE OTTANTASEIESIMA
Centri di forza del triplice uomo spirituale
Centri o ruote d’energia
I centri di forza. Giungeremo alla desiderata chiarezza di visione se studiamo il soggetto dello sviluppo monadico dall’angolo visuale dell’unità umana. È stato insegnato in molti testi occulti che l’uomo ha sette centri di forza (o dieci secondo certi calcoli); che tre di questi centri sono più importanti e infine sintetizzano gli altri quattro o ne assorbono la forza e l’energia. Questo produce il loro oscuramento finale o uscita dalla manifestazione – essi occultamente muoiono. Questo ha una corrispondenza nei centri logoici, ovvero gli schemi planetari, i quali pure passano a tempo debito in oscuramento, trasmettendo la loro energia ai tre schemi maggiori. I tre centri principali del microcosmo sono la testa, il cuore e la gola.
1. Il centro della testa La Monade Volontà Spirito.
2. Il centro del cuore l’Ego Amore Coscienza .
3. Il centro della gola la personalità Attività Materia.
È quindi evidente che, come nell’uomo questi centri sono collegati al triplice uomo spirituale nel suo sviluppo totale, così i tre tipi di centri – microcosmici o macrocosmici – sono gradatamente sempre più sotto il potere vitalizzante di uno dei tre aspetti del Logos. Questi centri sono anche dei punti focali di forza attiva, che alla vista del chiaroveggente appaiono come ruote di fuoco o come petali fiammeggianti di un loto.
Rapporto fra i centri della gola, alta major e mentale
Questo triangolo trasmette energia ignea attraverso la ghiandola pineale, il corpo pituitario e il centro alta major, e raggiunge il centro della testa. In questo modo in tre triangoli si hanno nove correnti d’energia che convergono per passare nel loto più alto della testa. L’analogia con certe forze macrocosmiche apparirà chiara a tutti gli studiosi in grado di discernere.
Abbiamo visto la stretta connessione fra i diversi centri e gli effetti che si manifestano gradatamente via via che essi sono collegati per produrre infine un sistema circolatorio sintetico per l’energia egoica insieme con quella dell’uomo inferiore, il che forma una specie d’intermediario attraverso cui la forza egoica si fa sentire. Macrocosmicamente si potrebbe dire ben poco che fosse intellegibile per l’uomo nell’attuale stadio evolutivo; però, si possono fare alcune brevi affermazioni che (se giustamente esaminate e messe in rapporto) possono gettare qualche luce sull’evoluzione planetaria e sulla relazione dei Logos con Quello solare.
Un Logos solare usa come centri per la sua energia gli schemi planetari, ognuno dei quali incarna un tipo particolare d’energia e quindi vibra in sintonia con l’Angelo Solare logoico, di cui quello umano, è un pallido riflesso. È interessante notare qui che, come l’Angelo Solare umano è un’unità che si manifesta mediante tre giri di petali, la corrispondenza logoica è ancora più interessante, poiché quella grande Entità si manifesta sul piano mentale cosmico come una fiamma triplice, esplicantesi in sette giri di petali, ed è l’energia proveniente da questi sette centri d’energia che pulsa per mezzo di ogni schema. Tutto questo è celato nel mistero di COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÒ DIRE, ed è impossibile che gli uomini lo risolvano; poiché la verità è oscura perfino ai più elevati dei Dhyan Chohan del nostro schema… Continua.
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