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ottantasei

 

 

 

 

 

 

MEDITAZIONE

PARTE OTTANTASEIESIMA

 

 MEDITAZIONE GIORNALIERA PER ACCOSTARSI AL RITMO DINAMICO

 

1.    Allinearsi in modo cosciente e quanto più rapido possibile.

2.    Quindi con parole tue, la mente salda nella luce e focalizzato nella testa quanto più in alto possibile, offri te stesso all’anima, per essere rigenerato.

3.    Tre minuti (pausa molto lunga fratello mio) di completo silenzio, serbando, se puoi, una immobile consapevolezza. È una carica di luce e forza spirituale che è compiuta dall’anima, il vero Sé, che accoglie la personalità in sé: questa è un’identificazione  che devi raggiungere. È ciò che i mistici della chiesa cattolica chiamano “la vera quiete dell’unione”.

4.    Dopo questo processo cerca di comprendere che ciò che l’anima ha compiuto è una realtà. Ciò comporta la ripresa dei processi mentali.

5.    Quindi con l’immaginazione creativa fai discendere questa “elettrificazione”, questa stimolazione e illuminazione a spazzare il corpo emotivo purificandolo e dissipando il suo annebbiamento.

6.    Quindi, nella coscienza cerebrale, vedi te stesso come consape­vole ricevitore della forza e della saggezza che ti occorrono nel servizio.

Riprendi allora la tua vita e il servizio, fidando nei risultati.

Ricorda che la sintesi delle complessità in apparente contrasto provoca l’illuminazione.

Pratica la “divina indifferenza” nei confronti delle reazioni del sé minore e dei suoi atteggiamenti. Indebolisce la troppa fiducia nella tua personalità e in quella degli altri.

Una delle prime lezioni che il discepolo deve imparare e ‘la pazienza verso le persone che ti sono vicine, i clienti, i condiscepoli e il maestro.

Il contatto con l’anima si consegue anche, oltre che con la meditazione, con l’atteggiamento interiore riflessivo della mente, con la vita impersonale dedicata al servizio e con la disciplina della natura inferiore.

L’efficacia e la sottigliezza del Pranayama stanno nella poten­za del pensiero a sostegno dell’atto espiratorio. Tutto si riassume nell’aforisma: ”L’energia segue il pensiero”. L’effetto principale è sui nadi eterici che sottostanno al sistema nervoso e non sull’azione di mantice dei polmoni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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