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FIORE DI LOTO

PARTE NOVANTESIMA

Quali sono i giusti metodi per eliminare il pensiero? Come si può giungere a placare la mente senza usare la volontà per inibire? I suggerimenti che seguono potranno dimostrarsi utili ed efficaci. 

Lo studente ritragga la sua coscienza sul piano mentale in qualche punto del cervello, faccia risuonare la Parola Sacra (OM) dolcemente, tre volte. Si raffiguri il respiro emesso come una forza che chiarifica ed espurga, che nel suo ascendere spazzi via le forme pensiero che circolano nell’ovoide mentale. Realizzi alla fine che il corpo mentale è limpido e libero da forme pensiero. 

Elevi allora la sua vibrazione il più possibile e miri a farla ascendere dal corpo mentale a quello causale, inducendo così l’azione diretta dell’Ego sui tre veicoli inferiori. Finché manterrà la sua coscienza in alto e finché manterrà la vibrazione propria dell’Ego sul suo piano, il corpo mentale rimarrà in una condizione di equilibrio. Non conterrà vibrazioni analoghe alle forme pensiero circolanti nel suo ambiente. La forza dell’Ego circolerà in tutto l’ovoide mentale impedendo l’accesso alle unità geometriche estranee e i pericoli dell’inibizione saranno eliminati; ma si farà anche di più, col tempo la materia mentale sarà così intonata alla vibrazione superiore che alla fine questa diverrà stabile e automaticamente si sbarazzerà di tutto ciò che è inferiore e indesiderabile.

Cosa intendo per pericoli di atrofia? Semplicemente che certe nature si polarizzano così tanto sul piano mentale che corrono il rischio di spezzare la connessione con i due veicoli inferiori. Questi esistono a scopo di contatto, per acquisire conoscenza sui piani inferiori, per sperimentare in modo che il contenuto del corpo causale possa accrescersi. Vi sarà pertanto evidente che se la coscienza entrostante non scende al di sotto del piano mentale e trascura il corpo delle emozioni e quello fisico denso ne deriveranno due effetti: i veicoli inferiori, trascurati e inutilizzati, verranno meno al loro scopo, atrofizzandosi e morendo dal punto di vista dell’Ego, mentre il corpo causale stesso non verrà edificato nel modo desiderato con conseguente perdita di tempo. Nello stesso modo anche il corpo mentale sarà reso inutile e diverrà cosa di contenuto egoistico, inservibile nel mondo e di scarso valore. Un sognatore i cui sogni mai si materializzano, un costruttore che immagazzina materiale che mai impiega, un visionario le cui visioni non servono né agli dei né agli uomini è come un bastone tra le ruote del sistema universale. È in grande pericolo di atrofia. 

La meditazione dovrebbe avere l’effetto di mettere tutti e tre i corpi sotto un dominio più completo dell’Ego e dovrebbe condurre alla coordinazione e all’allineamento, alla compiutezza e allo sviluppo simmetrico, ciò che renderà l’uomo veramente utile ai Grandi Esseri. Se un uomo si rende conto di essere forse troppo centralizzato sul piano mentale, dovrebbe decisamente mirare a tradurre in fatti sul piano fisico tutte le sue esperienze mentali, le sue aspirazioni e i suoi sforzi, portando sotto il controllo del mentale i due veicoli inferiori e facendone gli strumenti delle sue creazioni e attività mentali.

Vi ho indicato due dei pericoli più frequenti ed esorto tutti gli studenti di occultismo di ricordare che tutti e tre i corpi hanno uguale importanza nell’adempimento dell’opera, sia dal punto di vista egoico che da quello del servizio da rendere al genere umano. Mirino dunque a una saggia coordinazione nell’espressione, che permetterà al Divinità interiore di manifestarsi per soccorrere il mondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Prelevato da: www.centrodimeditazione.it