MEDITAZIONE

PARTE NOVANTESIMA

Per un lavoro telepatico bisogna eliminare la critica, la pietà di sé e l’errata parola.

Le frasi occulte che offro alla tua riflessione sono le seguenti:

“I DISEGNI COSTRUTTIVI STAVANO DAVANTI AL CAPO MASTRO, E IL PIANO,

NEL SUO INSIEME, ERA SUL TAVOLO DA DISEGNO. NELLA CAMERA DI MEZZO,

ATTENDEVANO I COSTRUTTORI DEL TEMPIO. IL PIANO NON ERA COMPLETO. MANCAVANO ALCUNI PARTICOLARI DELLE FONDAZIONI SU CUI ELEVARE

IL TEMPIO, E CHI GLI AVEVA STUDIATI E GLI CONOSCEVA ERA ASSENTE.

IL CAPO MASTRO ATTENDEVA. NEL CERCARE LE INFORMAZIONI NECESSARIE, LA GUIDA DELLE FONDAZIONI PER L’EDIFICIO FUTURO, DORMIVA, MANGIAVA E GIOCAVA ALL’ESTERNO, MA DI CONTINUO IL SUO PENSIERO ERA FOCALIZZATO NELLA CAMERA DI MEZZO DEGLI ARTIGIANI IN ATTESA E QUIVI LAMPEGGIAVA IL RICORDO.

L’ANIMA SUA A TRATTI SI LIBRAVA SUI DISEGNI NELLA STANZA INFERIORE,

E GUARDAVA NEGLI OCCHI IL CAPOMASTRO IN ATTESA. COSÌ SI TRASMISE

LA CONOSCENZA E SI PASSÒ ALL’AZIONE.”

Sei capace d’amore profondo, di cui, però hai timore e che perciò manchi di esprimerti come potresti, ed è stato focalizzato e ostacolato dal tuo lavoro direttivo: “Così si trasmise la conoscenza e si passò all’azione”.

Chi ti è accanto fisicamente ti offre amore e devozione personali. Tu accetti con orgoglio e comprensione il primo e respingi il secondo con orgoglio ma senza comprensione. Vi è in te come un odio represso, “come si pensa nel cuore tali si è”.

Questo testo lo propongo alla vostra intuizione.