MEDITAZIONE
PARTE CENTESIMA
Silenzio e gioia conservano l’energia e producono servizio magnetico.
1. Ritira la coscienza dalla periferia al punto di silenzio nella testa, dove “l’oro ed il blu s’incontrare e si fondono”.
2. Cerca ti percepire il totale silenzio, fino a quanto vi sei entrato e ne sarai consapevole.
3. Da quel punto benedici:
a. La famiglia e gli amici.
b. I condiscepoli.
c. Il gruppo dei tuoi studenti e il mondo esterno.
e. Me, il tuo fratello Tibetano.
f. Il Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo.
g. La Gerarchia.
4. Visualizza un vivido giallo dorato e rifletti sul significato, sul valore e sul beneficio del silenzio.
5. Visualizza un vivido blu elettrico e rifletti sul significato, sul valore e sul beneficio della gioia.
6. Intona l’O.M. tre volte udibilmente, e intanto pensa:
a. Alla purificazione dell’aura.
b. Ad acquietare le discordie.
c. Ad esprimere gioia.
È indispensabile vedere chiaro in se stessi, e ad ogni volta sulla via si devono affrontare tre realtà:
1. Il piccolo sé o sé inferiore.
2. Il Guardiano della Soglia.
3. L’Angelo della Presenza.
Non occuparti troppo del sé personale, cerca piuttosto la compagnia dell’Angelo che nascente (e tuttavia rivela) la gloria dello spirito; molti dedicano molto tempo, e così rallentano la loro espressione spirituale, a polarizzarsi con indebito interesse sulle deficienze e limitazioni, riconoscile e quindi prosegui. I difetti non sono tutto il tuo bagaglio.
La meta è di sviluppare un amore umile e un cuore amorevole e comprensivo, che soccorre chi incontra.
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