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MEDITAZIONE

PARTE CENTUNESIMA

 

Molte nebbie astrali hanno una ragione puramente fisiologica e quindi sono superficiali, sono cose che non toccano l’uomo interiore. Vivi perciò sempre al disopra dell’corpo fisico, ignorando le sue tentazioni, e per quanto è possibile, con la coscienza di veglia amalgamata e fusa con quella dell’anima.

Ti consiglio di dedicare ogni mattina al risveglio cinque minuti a considerare l’isolamento spirituale. Dopo rapido allineamento, concentrati e rifletti sullo stesso tema durante il giorno. La notte o nelle prime ore serali esamina il giorno trascorso in base alla “divinai ndifferenza

L’anima esprime la sua energia mediante: il corpo mentale, la forza della personalità e si focalizza nel corpo astrale.

 

DIVINA INDIFFERENZA

 

I rapporti di gruppo non si basano sulla personalità o l’impersonalità, sulla simpatia o antipatia, sulla critica o sull’assenza di critica, bensì sull’effettiva comprensione della “divina indifferenza” sul distacco spirituale e sull’amore profondo, persistente e immutabile. Nella comprensione di questi paradossi sta la prima lezione per chi aspira a partecipare all’iniziazione di gruppo. Divina indifferenza verso tutte le reazioni inferiori delle parti componenti lo strumento fuso e correlato della personalità. Una volta compreso lo scopo sottostante a tutti gli eventi dolorosi e allo sconvolgimento degli individui si può fare un progresso rapido – ancora una volta tramite la semplice pratica della divina indifferenza.

 

 

 

 

 

 

 

 



Prelevato da: www.centrodimeditazione.it