MEDITAZIONE
PARTE CENTODECIMA
Per sprigionare l’amore dell’anima occorre la meditazione e provvedimenti pratici, che devi elaborare da te stesso, inoltre bisogna dare cooperazione spontanea, per soccorrere e condividere con gli altri i processi della vita, dell’amore e del dovere occulto. L’indifferenza spirituale non presta attenzione al corpo fisico, agli umori, ai sentimenti o alle illusioni mentali. Non combatterli ma sostituiscili con altri interessi, ignorali e osservali con indifferenza, perché moriranno per mancanza d’attenzione e difetto d’attrito.
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1. Rilassati, come anima, cerca di eliminare la coscienza personale. É il tuo campo di battaglia. L’intenso interesse per un diverso argomento è la tua maggiore possibilità per uscirne.
2. Intona l’OM, cercando di invocare l’anima. Quel suono è diretto verso l’alto da te, come personalità, all’anima che si libra nell’attesa: è il triplice richiamo dei veicoli personali.
3. Accetta il contatto e la risposta come reali. In ciò sta la liberazione: nel credere nella realtà dell’anima e del suo rapporto con te.
4. Medita sulle implicazioni che ne derivano usando la coscienza e la mente come metodo di comprensione. Accetta le conclusioni a cui pervengono, purché siano le più elevate e a te possibili.
5. Cerca la coscienza dell’anima — centro di forza e d’integrazione della personalità.
Ripeti l’OM stavolta come anima.
6. Intona ancora l’OM come anima e vedila:
a. Nell’atto di purificare la mente, si da disperdere l’illusione del sé separato.
b. Nell’atto di eliminare le preoccupazioni egoistiche e sostituirvi l’intenso interesse per l’umanità e per il Piano divino per l’uomo.
c. Nell’atto di vitalizzare il veicolo eterico, si che il fisico sia sospinto a servire e inondare di vita. Siine convinto.
7. Collegato coscientemente all’anima, il vero Sè inclusivo, inizia il lavoro.
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