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centoundici

 

 

 

 

INVOCAZIONE

PARTE CENTOUNDICESIMA

 

    L’idea del ritorno del Cristo è delle più familiari, e il concetto di un Figlio di Dio che ritorna in risposta al bisogno umano si trova nell’insegnamento della maggioranza delle fedi del mondo. Fin dalla sua apparente partenza per la sfera dove i fedeli lo hanno collocato, piccoli gruppi di queste persone si convinsero che a tale e tale data sarebbe ritornato, e sempre le loro profezie e la loro attesa fallirono.

Egli non venne. Quelle persone sono state derise dalle masse e biasimate dalle persone intelligenti. I loro occhi non l’hanno veduto e non vi è stato alcun segno tangibile della sua presenza.

Oggi io vi dico che verrà; che i piani per la sua venuta sono già in atto, ma non fisso né il giorno né l’ora. Essi sono noti soltanto a due o tre, ma “verrà nell’ora che meno ve l’aspettate” (Matteo XXIV,44).

Anzitutto vi dico una verità che i pensatori ortodossi di qualsiasi fede difficilmente accettano:

 

    Non può ritornare perché è sempre stato qui sulla nostra Terra, vigilando sul destino spirituale dell’umanità; Egli non ci ha mai lasciati, ma in corpo fisico e celato al sicuro (sebbene non nascosto) ha guidato le attività della Gerarchia spirituale, dei suoi discepoli e collaboratori che, con Lui, sono consacrati al servizio della Terra. Egli potrà soltanto riapparire. È un fatto spirituale che coloro che sono passati dalla caverna della tomba alla pienezza della vita risorta possono essere veduti, sfuggendo nello stesso tempo alla visione del credente; vedere e riconoscere sono due cose diverse, e uno dei grandi riconoscimenti del genere umano nel prossimo futuro sarà che Egli è sempre stato con noi ed ha condiviso con noi le usanze familiari e le caratteristiche particolari della nostra civiltà, e i molti doni che offre all’uomo. I primi segni del suo avvicinarsi con i suoi discepoli possono essere già notati da coloro che osservano e interpretano correttamente i segni dei tempi. Fra questi segni troviamo la riunione spirituale di coloro che amano il prossimo. In realtà questa è l’organizzazione dell’esercito del Signore, un esercito che non ha altre armi se non quelle dell’amore, della retta parola e delle giuste relazioni umane. Questa organizzazione ignota ha progredito con estrema rapidità nel dopoguerra, perché l’umanità è stanca dell’odio e di controversie.

 

    I collaboratori del Cristo sono già attivi nella forma del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo; è il corpo di precursori più potente che abbia mai preceduto una grande Figura mondiale nell’arena della vita del genere umano. La sua opera e la sua influenza già si notano e si fanno sentire in ogni paese, e nulla potrà distruggere ciò che esso ha già compiuto.

 

    L’effetto spirituale e organizzatore del suono sotto forma d’invocazione espressa vocalmente è stato tentato fin dal 1935, e l’energia del grido invocativo dell’umanità è stato indirizzato nei canali che dalla Terra raggiungono il luogo elevato dove dimora il Cristo. Di lì è stato trasmesso alle sfere ancora più elevate dove l’attenzione del Signore del mondo, l’Antico dei Giorni, il Padre di tutti, insieme alle Energie creatrici e agli Esseri Viventi che con lui dimorano, può essere focalizzata sull’umanità, e dove possono essere prese le misure che permetteranno di incarnare più rapidamente i Propositi di Dio. Per la prima volta nella storia umana la richiesta delle popolazioni della Terra è così potente e così in linea con la direzione divina nel tempo e nello spazio, che lo scopo sarà inevitabilmente raggiunto; l’atteso Rappresentante spirituale dovrà apparire, e questa volta non verrà solo ma sarà accompagnato da Coloro la cui vita e le cui opere susciteranno riconoscimento in ogni settore del pensiero umano. Le profezie simboliche relative a quest’evento imminente, che si trovano in tutte le Scritture del mondo, dimostreranno la loro veracità; tuttavia il loro simbolismo richiederà una nuova interpretazione e le circostanze e gli avvenimenti non saranno necessariamente con esattezza quelli che le Scritture sembrano indicare. Per esempio, egli verrà certamente “nelle nubi dell’aria” come dice la Scrittura Cristiana (Matt. XXIV, 33), ma quale grande interesse presenta questo, quando milioni di persone vanno e vengono nelle nuvole ad ogni ora del giorno e della notte? Menziono questa profezia come una delle più familiari e in risalto, tuttavia significa ben poco nella nostra civiltà moderna. Il fatto veramente importante è che Egli verrà.

 

 

 

 

 

 

 



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