INSEGNAMENTI
PARTE CFENTOTREDICESIMA
L’esoterismo come “scienza di redenzione"
Si dice che l’esoterista cerca di penetrare in un certo reame segreto, cui è vietato l’accesso allo studente comune. Se questo fosse tutto, ogni scienziato e ogni mistico potrebbe accostarsi al mondo dell’esoterismo o delle realtà celate. Ma il mistico non è mai un vero esoterista, poiché nella sua coscienza non si occupa di energie e di forze, ma di quel vago” qualcosa” chiamato l’amato e quindi in realtà tende a ciò che appaga la sete dell’animo suo. Lo scienziato che oggi studia e così rapidamente esplora il mondo delle forze e delle energie, è in verità un esoterista, anche se nello sforzo di controllare le energie che indaga, ne nega la fonte. Ma ciò non ha grande importanza, in seguito egli riconoscerà la sorgente da cui le energie emanano.
L’approccio fondamentale per tutti coloro che cercano di comprendere l’esoterismo o di insegnarlo, sta nel porre l’accento sul mondo delle energie, riconoscendo che dietro a tutti gli avvenimenti del mondo fenomenico (nei tre ondi dell’evoluzione umana) si trova il reame delle energie, quanto mai diverse e complesse, ma tutte mosse e attive secondo la Legge di ausa d ffetto. Esse agiscono in tal modo, secondo direttive spirituali, per dare attuazione al Piano. Questa è la prima importante verità sull’esoterismo che dev’essere compresa ed applicata da ogni aspirante ai Misteri e all’universalità di ciò che muove i mondi e sottostà al processo evolutivo.
Primo dovere dell’esoterista è di comprendere la natura delle energie che cercano di condizionarlo e che si palesano a livello fisico mediante il suo corredo d’espressione, ossia il suo veicolo di manifestazione. Lo studioso deve comprendere che egli è un aggregato di forze ereditato e condizionato da ciò che è stato, più una grande forza antagonista cui diamo il nome di corpo fisico. Egli è sensibile a certe energie, di cui dovrebbe divenire sempre più consapevole man mano che s’inoltra nel mondo delle forze occulte.
Chi si prepara alla pratica dell’esoterismo deve quindi:
· Divenire consapevole della natura e delle forze che costituiscono il corredo della sua personalità e che egli stesso ha magneticamente espresso nei tre mondi; deve imparare a distinguere fra energia strettamente fisica, che risponde in modo automatico ad altre energie inferiori e quelle che provengono dai livelli di coscienza emotivi e mentali, focalizzate nel corpo eterico il quale, a sua volta, stimola e spinge il corpo fisico all’azione.
· Divenire sensibile alle impellenti energie dell’anima, emananti dai livelli mentale superiore; esse cercano di controllare le forze del triplice uomo, una volta che si è raggiunto un definito punto d’evoluzione.
· Riconoscere le energie che condizionano il suo ambiente, vedendole non come eventi o circostanze, ma come energie in azione; così impara a trovare la via che lo conduce dietro alle scene degli avvenimenti esterni nel reame delle energie, cercando contatti e qualifiche per certe attività e in tal modo acquisisce la facoltà di penetrare nel mondo del significato.
· Per la maggioranza degli aspiranti, la Gerarchia stessa rimane un regno esoterico che chiede d’essere scoperto.
L’esoterismo è una scienza, essenzialmente quella dell’anima di tutte le cose ed ha una sua terminologia, i suoi esperimenti, le sue deduzioni e leggi. L’anima è la coscienza animatrice presente in tutta la natura e su quei livelli che stanno al di fuori di ciò che usualmente intendiamo per natura. Ogni livello di consapevolezza, dal più basso all’infinito è un aspetto del piano fisico osmico ed è quindi (secondo il processo evolutivo) di natura materiale e, dal punto di vista di certi divini Osservatori, definitamente tangibile e formato di sostanza creativa.
L’esoterista ha continuamente a che fare con la sostanza; egli si occupa di quella sostanza vivente e vibrante di cui sono fatti i mondi e che è stata ereditata da un precedente sistema e già tinta di karma. Si deve anche notare che, come il piano fisico a noi così familiare non è considerato un principio dall’esoterista, anche il piano fisico cosmico (dal punto di vista delle vite cosmiche) non è un principio.
L’esoterismo non concerne i centri eterici e non è uno studio scientifico per risvegliarli, come purtroppo tanti pensano. In realtà è l’addestramento alla capacità di operare liberamente nel mondo del significato. Non si occupa di nessun aspetto della forma meccanica, ma solo e completamente dell’aspetto anima – quello del Salvatore, del Redentore, dell’Interprete e del principio mediatore fra Vita (primo aspetto) e Sostanza (Terzo aspetto) che è l’anima dell’aspirante o discepolo nonché dell’”Anima Mundi” come un tutto.
Dunque l’esoterismo comporta una vita tutta intonata alle realtà soggettive interiori; ciò è possibile solo quando l’esoterista è polarizzato nell’intelletto e focalizzato nella mente. Egli è utile solo quando sa muoversi fra queste realtà interiori con abilità e comprensione; implica inoltre comprensione del rapporto esistente fra forze ed energie e il potere di usare l’energia per rafforzare e poi impiegare in modo creativo le forze con le quali si è venuti in contatto. L’esoterismo usa le forme del terzo aspetto (sostanza intelligente) come recipienti delle energie dei due aspetti superiori (Amore e Volontà) e ciò facendo “salva” la sostanza. L’esoterismo è l’arte di portare sulla terra quelle energie che emanano dalle fonti più elevate e quindi fonderle e ancorarle.
Ogni vera attività esoterica produce luce e illuminazione; la luce inerente alla sostanza è intensificata e qualificata da quella superiore dell’anima.
L’esoterista deve vivere una vita redentrice, sviluppare l’innata sensibilità mentale e agire sempre secondo il significato che sottostà ad ogni individuo, comunità, nazione o vicenda del mondo, allora la luce lampeggerà improvvisa e sempre più splendida sulla Via. Allora egli diventerà un portatore di luce sapendo che tramite quella luce vedrà la Luce.
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