SERVIZIO
PARTE CENTODICIOTTESIMA
Le religioni e le chiese saranno capaci di afferrare l’occasione e risponderanno all’appello del Cristo e all’esigenza spirituale dell’umanità? O lavoreranno solo per se stesse? Nella coscienza del clero predominerà l’aspetto istituzionale della religione o la semplice verità, donatrice di vita? L’interesse ed il potere delle Chiese si volgeranno a ricostruire le strutture materiali, a ristabilire la sicurezza finanziaria, al recupero del proprio stato, a teologie sorpassate ed alla riconquista del potere e del prestigio temporale? O avranno visioni più giuste e il coraggio di abbandonare le male vie per divulgare il messaggio che Dio è amore, dimostrandolo con la propria vita di semplice servizio amorevole? Diranno che il Cristo vive per sempre e inviteranno i fedeli a distogliersi dalle vecchie dottrine di morte e di sangue per pacificare la divinità, per fissarsi sulla sorgente di tutta la vita e sul Cristo vivente, che è in attesa di versare quella “vita più abbondante” tanto lungamente attesa e promessa? Insegneranno che era necessario distruggere le forme sorpassate e che la loro scomparsa è garanzia di una vita spirituale più piena e illuminata? Ricorderanno al popolo che il Cristo stesso disse che non si può mettere il vino nuovo nelle botti vecchie? Il clero potente e orgoglioso abbandonerà pubblicamente le sue mire materiali, il denaro e i palazzi e venderà “ciò che ha” per seguire il Cristo sulla via del servizio? Oppure come il giovane ricco del Vangelo tornerà indietro? Spenderà per alleviare il dolore, insegnando ai fanciulli le cose del Regno di Dio, come fece il Cristo, e dando esempio di fede semplice, di gioia fiduciosa e di sicura conoscenza di Dio come Egli fece? Sarà capace di conseguire quell’intima visione spirituale che ne farà un portavoce, un portatore di luce e di nuova rivelazione? Sono questi i problemi delle chiese.
Occorre una nuova presentazione della verità; un nuovo accostamento al divino, perché questo è sempre accessibile e non richiede intermediari esterni; un modo nuovo d’interpretare l’antico insegnamento spirituale, perchè l’uomo si è evoluto e quello che era adatto mille anni or sono oggi non serve per il genere umano fatto adulto.
La nuova religione spirituale sarà realizzata e sviluppata dagli uomini di mentalità spirituale aperta all’ispirazione nuova della mente di Dio, generosi e gentili, dalla vita pura e fervente, sarà ostacolata dai conservatori, dagli uomini di pensiero ristretto e dai teologi; da quelli che rifiutano di abbandonare interpretazioni e metodi vecchi, che amano le dottrine sorpassate e danno importanza alle forme, ai riti, alle cerimonie, al fasto, all’autorità e alla costruzione di grandi edifici.
Bisogna avere il coraggio di lasciare liberi i propri fedeli, rinunciare all’autorità presunta sulle anime e realizzare la via del Salvatore, dell’umile carpentiere di Nazareth.
La libertà dell’anima e la relazione individuale con Dio Immanente sono i problemi spirituali che in questo momento si affacciano in tutte le religioni. Le Chiese non possono più continuare a interporsi fra l’uomo e Dio, la loro autorità e le loro interpretazioni. Questo problema si è formato lentamente per secoli. Con la crescita dell’intelletto e dell’autocoscienza dell’essere umano, adesso è indispensabile che sia risolto.
In futuro ci sarà una religione mondiale, che nascerà dalle radici di quelle vecchie, e che conterrà l’idea di fratellanza e di giusti rapporti umani, e tutti collaboreranno al Piano divino, quale rivelato dalle guide spirituali e che indica i passi da compiere sul sentiero che sale a Dio.
Una seconda visione di vita spirituale è la consapevolezza della rivelazione. L’uomo ha invocato l’aiuto divino e perciò una grande rivelazione è prossima. Prepariamoci a perfezionare la percezione intuitiva vivendo in attesa della luce rivelatrice.
Ci sono tre verità fondamentali identiche in tutte le religioni:
1. La realtà di Dio Immanente e Trascendente. Le fedi orientali hanno sempre accentuato il Dio immanente nel cuore umano: il Sé, l’unico, l’Atma, il più piccolo del piccolo che però contiene tutto perché impregna tutto; gli occidentali hanno insistito sul Dio trascendente, fuori dell’universo, come spettatore.
2. L’immortalità e persistenza eterna. Lo spirito dell’uomo immortale persiste per sempre, progredendo di fase in fase sul sentiero dell'evoluzione, sviluppando in modo continuo e successivo gli attributi divini. Questa verità implica necessariamente di riconoscere due grandi leggi naturali: quella della Rinascita e quella di Causa ed Effetto.
Il Cristo e la Gerarchia. L’esistenza di una Gerarchia spirituale sul pianeta e la possibilità di entrare in contatto e collaborare coi Maestro che conoscono la volontà di Dio e agiscono con intelligenza in modo ad essa conforme. Su queste verità poggerà l’insegnamento spirituale futuro …
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