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INSEGNAMENTI - (Parte tredicesima)

 


 

 

INSEGNAMENTI
Parte tredicesima

             Il corpo astrale  può essere usato, come veicolo indipendente, durate la coscienza di veglia o ordinaria, durante il sonno, dopo la morte fisica e lasciando per un periodo più o meno lungo il corpo fisico (uscita dal corpo).

            I centri  (chacra) di forza esistono in ciascun veicolo dell’uomo e congiungono un veicolo all’altro.

Le funzioni dei chacra astrali sono:   

·                    Il settimo è la sede di kundalini , che risveglia tutti gli altri.

·                    Il sesto desta il potere di “sentire”.

·                    Il quinto permette di viaggiare coscientemente col corpo astrale.       

·                    il quarto permette di comprendere e simpatizzare con le vibrazioni  di altre entità astrali.           

·        Il terzo conferisce il potere “dell’udito” astrale.

·        Il secondo permette di percepire in modo preciso la forma e la natura degli oggetti astrali.

·        Il primo conferisce all’uomo la pienezza della sue facoltà.

      Tutti questi poteri verranno dati al discepolo  in aggiunta quando avrà sviluppato le facoltà superiori.

      Tutte le impressioni che passano da un  all’altro piano  dovrebbero essere fatte passare attraverso i sottopiani atomici , ed il mezzo più adatto per ottenere questo scopo è la purificazione dei veicoli , così da impedire ogni indesiderabile contatto con i sottopiani inferiori e comunicare invece in perfetta sintonia con il piano fisico.

         Nella costruzione di forme pensiero  è bene ricordare che la sostanza emotiva, in cui si  deve immergere, deve avere il potere che nasce dal desiderio , e che è indispensabile per completarsi fisicamente. Essa è inviata nel mondo emotivo a ricoprirsi di desiderio (di quella forza, che la spinge ad esternarsi); ma se questo desiderio è egoistico, sarà attirata nel corpo astrale del discepolo, che è il centro in cui convergono tutte le energie emotive che egli usa.

         La forma-pensiero abortisce quando il discepolo è sempre agitato dal gruppo  in cui lavora: euforia, depressione, insoddisfazione o appagamento per i risultati conseguiti o mancati; oppure, essendo essa parte di anello  planetario, con il quale vibra all‘unirono, il corpo emotivo è eccitato dallo stato astrale generale, dove prevalgono: paura, attesa angosciosa e brama di possessi materiali da parte dell’umanità nel suo insieme. Così che l’uomo potrebbe restare soffocato, asfissiato dalle sue forme-pensiero e soccombere anche per i miasmi dai lui stesso generati.­

         Il discepolo è di continuo sottoposto a forze provenienti dall’Ego , dal Maestro  e dal gruppo dei discepoli, e a meno che egli non sia forte, puro e disciplinato, esse eccitano in lui condizioni indesiderabili, alimentano, quanto si dovrebbe invece eliminare, e portano alla superfice le debolezze sepolte.

         Quando sopravviene l’instabilità, non bisogna considerarla un proprio errore o una condizione da avversare con ogni forza, ma riflettere e convincersi che lo stato emotivo non ha alcuna importanza e non corris­ponde affatto a quello dell’anima.

         L’aspirante  deve accentrarsi  nella coscienza  egoica, rifiutare di lasciarsi coinvolgere dalle condizioni alterne cui va soggetto, e semplicemente “stare nell’essere spirituale e, compiuta ogni cosa, “rimanere”. Ricordiamoci che per rendere plastico e adattabile il corpo astrale bisogna amare tutte le creature; quando tutto ciò che respira ci fa capaci di vibrare in modo universale, siamo responsivi al Logos .

         Per la maggioranza delle persone il corpo astrale è il veicolo principale di esperienza: felicità e pena, appagamento e frustrazione, certezza e dubbio, coraggio e paura. Questo significa in realtà che la forza e le vita inerenti a quel veicolo emotivo e senziente, governano l’esistenza dell’anima incarnata.

         Tutte le energie astrali sono parte dell’energia astrale del sistema solare e pertanto:

·               L’organismo senziente è un atomo del corpo senziente del Logos planetario.

·               Il veicolo senziente del Logos planetario  è un aspetto di quello del Logos solare .

·           Che a sua volta è un  canale aperto alle forze senzienti emesse da grandi sorgenti di energia esterna al sistema solare.

        Oltre al continuo circolare nel corpo astrale delle energie planetarie, solari e cosmiche, ogni uomo si è appropriato dal Tutto, una quota di energia astrale sufficiente a costruirsi un organismo astrale separato  ed individuale, che reagisce alla sua propria nota peculiare, che ha una qualità specifica e che lo limita in misura maggiore o minore secondo il livello evolutivo. Esso e capace, incorporando l’intera gamma dei suoi desideri, di immensa espansione, sviluppo, adattamen­to e controllo sotto l’impulso della mente e dell’ anima. Inoltre  è soggetto alla vibrazione prodotta dagli scambi con il livello della vita fisica, da cui la grande ruota dell’esperienza trae il suo moto, che persisterà finchè non si saranno comprese e realizza­te le Quattro Nobili Verità insegnate dal Buddha.

 
 



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