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SERVIZIO - (parte quattordicesima)







 

SERVIZIO
Parte quattordicesima 

 Servizio per l’esteriorizzazione della gerarchia

In un futuro prossimo ci saranno degli uomini che lavoreranno per dividere il frutto del lavoro e non solo per se stessi; lavoreranno dividendosi i compiti che incomberanno su di loro, in quanto esseri incarnati su di un pianeta, dove giustamente occorre estrarre il frutto della terra. Essi lo spartiranno per il bene della Comunità e non più per il proprio profitto; tutte le cose saranno semplicemente da dividere. Però la società del futuro bisogna cercarla nel cuore degli uomini e nella loro buona volontà .

L’umanità userà l’intelligenza come strumento e non più come ossessione per appropriarsi della materia  allo scopo di liberarne lo Spirito . In quel momento fluiranno delle vibrazioni  sempre più sottili, sublimando la materia che è in noi e divenendo Spiriti che non hanno più la necessità di un corpo fisico; dominerà il pensiero  e il loro nutrimento sarà l’energia d’amore.

È molto importante comprendere che ciò avverrà solo quando avremo preso coscienza di gruppo . Ciò dipenderà anche da quello che vorranno e progetteranno collettivamente gli uomini. Ora è un periodo molto raro nella storia del pianeta, poiché occorrono millenni e millenni di evoluzione per arrivare a questo momento, dove ci sono milioni di anime  che brillano e si volgono verso il Cielo. Ma fintanto che non ci sarà un superamento, anche da parte di tutte quelle anime che camminano in senso inverso, non ci sarà armonia.  Quando si fa parte della famiglia umana non si dovrebbe avere più il senso dell’individualità , ma indirizzarci  verso la Sorgente divina per  raggiungere la Comunione, l’unione nel tutto.

 L’intuizione  quando si manifesta è sempre “pura” e “chiara” e vive nella testa, da dove scaturisce l’idea imperiosa che comanda; non c’è bisogno di riflettere perché appare come un flash! In verità non si creda che, allo stato in cui si trova, l'umanità  possa permettersi di utilizzare l’intuizione per poter comprendere e condizionare la propria vita, perché è disturbata da tutte le manifestazioni dell’astralità, da pensieri ristretti e da altri condizionamenti; anche se essa è comunque necessaria per edificare il proprio destino, le proprie scelte e per evitare di fare troppi errori.

L’umanità supererà la crisi  quando l’aspetto Spirito e l’anima domineranno la materia o la personalità , permettendo così l’esternazione della Gerarchia e del vero amore  nella sua natura divina e sociale, eliminando il potere degli egoismi collettivi, decretando la fine delle vecchie civiltà, insegnamenti religiosi, processi educativi ecc., liberando l’umanità dalla loro schiavitù.

L’aspetto Volontà  della Divinità comincia a far sentire la sua presenza, stimolando l’umanità ad abbattere tutti gli ostacoli che impediscono l’avvento di un mondo migliore o di una nuova vita indirizzata ad una presa di coscienza dei veri valori spirituali.

Questo responsabilizza i discepoli che devono “modificare” ed “adattare” il Proposito  di Shamballa , elaborato dalla Gerarchia come Piano per l’umanità. 

Questa potente energia di primo raggio  causa cambiamenti in tutti i regni di natura , ma evoca anche la volontà-di-bene e la volontà-di-costruire dei discepoli e la buona volontà del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo .

Stiamo vivendo una crisi umana e spirituale che ci offrono l’opportunità di decidere sulle cose terrene. La responsabilità di interpretare gli avvenimenti e far precipitare l’energia dipendono dalla nostra perspicacia. A livello microcosmico le crisi sono delle “cartine di tornasole” che ci permettono di controllare e constatare la forza, il proposito, la purezza e il movente della nostra anima. Esse ci conferiscono, se ben superate, fiducia, visione, compassione e comprensione che sgorgano dal cuore, e che una volta acquisite rimangono in noi per sempre.

Quando l’antahkarana  di gruppo permette l’approccio a Shamballa, le crisi si manifestano sia nella Gerarchia, sia nei discepoli che nell’umanità, le quali, dopo il superamento, permettono un afflusso maggiore di energia divina. A questo punto bisogna precisare che questa energia  viene filtrata dalla Gerarchia, perché l’umanità non riuscirebbe da sola a sopportarne di continuo l’alta vibrazione.

L’antahkarana sia del discepolo sia dell’umanità è lo strumento che ci permette di salire sulla Croce  cardinale e partecipare alla vita dello Spirito. Questo allineamento ci mette in una tremenda crisi che sarà superata soltanto al momento dell’iniziazione.

Individualmente sarebbe opportuno annotare tutte le “voci interiori”, applicarle alla vita quotidiana e constatare  in seguito la loro positività ed esattezza facendone un’analisi: più viene elaborato un discernimento , anche se mentale, più si purifica il risultato dell’intuizione.  Continua nella parte quindicesima

 
 



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