MEDITAZIONE Parte quindicesima
È necessario ritirarsi in solitudine per evocare l’anima ?
La maggior parte di noi vive in mezzo a condizioni in cui la pace e la quiete complete sono davvero impossibili; e la soluzione nel mondo odierno risiede nella giusta comprensione del nostro problema e del privilegio che è nostro nel dimostrare un nuovo aspetto di antiche verità.
Come occidentali, apparteniamo ad una razza più giovane. Nell’antichissimo Oriente i pochi avventurosi pionieri cercarono l’isolamento, accertarono per noi le opportunità e custodirono le regole. Tennero al sicuro la tecnica fino al tempo in cui gli uomini fossero stati pronti ad avanzare numerosi, e non solo ad uno ad un uno.
Quel tempo è venuto. Nella tensione della vita moderna uomini e donne in ogni luogo possono trovare il centro di pace entro se stessi, e lo trovano, e possono penetrare in quello stato di concentrazione positiva e silente che permette loro di raggiungere la stessa meta, acquisire la stessa conoscenza e immergersi nella stessa luce cui le grandi Figure del genere umano hanno reso testimonianza.
Il luogo isolato dove ritrarsi l’uomo lo trova in se stesso; il luogo di silenzio dove si entra in contatto con la vita dell’anima è quel punto entro la testa in cui anima e corpo s’incontrano. L’uomo che si esercita sufficientemente nella concentrazione, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo si trovi, può ritirare il proprio pensiero in un centro che è in lui, e in quel centro entro la testa procede la grande opera di unificazione.
(Ibidem, pag. 208-210 ed. inglese)
La vera concentrazione nasce da una vita intensa retta dal pensiero , e per l’aspirante il primo passo è di cominciare ad organizzare la sua vita quotidiana, regolare le sue attività e divenire focalizzato e concentrato in un solo punto pur continuando la sua esistenza. Ciò è possibile a tutti coloro che sono disposti a compiere lo sforzo necessario e possono proseguirlo con perseveranza.
Quando siamo capaci di riorganizzare e mettere ordine nella nostra vita, dimostriamo il nostro valore e la forza del nostro desiderio. Quindi, l’uomo che si concentra non trascura nessuno dei suoi doveri. Quelli verso la famiglia e gli amici, verso il lavoro e la professione saranno svolti in modo più perfetto ed efficiente. (Ibidem, pag. 207 ed. inglese).
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