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INSEGNAMENTI - PARTE VENTISEIESIMA



 

INSEGNAMENTI
PARTE VENTISEIESIMA.

             …Questa persona che stiamo prendendo in esame ha la fiamma interiore che brucia fioca ed è investita da correnti astrali e pensieri personali d’antagonismo, ambizione e invidia per l’incapacità di lavorare con la mente e di dominare le emozioni. Egli, con moventi egoistici e gran concentrazione focalizzata nella mente, riesce a soddisfare i desideri conseguendo i suoi fini, se infine acquista la capacità di usare la luce della materia, escludendo, però quell’egoica, può diventare un mago nero.

L’attività mentale di un emotivo crea, sul piano mentale un debole contatto con l’anima , un allineamento  incerto, la mente  ancora centrata con se stessa, il neofito  può essere immerso nel regno dell’illusione, convinto che le idee percepite sono state un prodigio d’importanza vitale per l’umanità. L’emozione o bassi desideri ed egocentrici non permettono l’installazione, perchè interferiscono fra la coscienza cerebrale e l’anima.

        È sintomatico che le reazioni mentali di un emotivo, quando non ha trasferito il livello di coscienza su quel piano, quando non serve con intelligenza e non è capace di allinearsi con l’anima, affiorino prepotentemente. Le circostanze della vita ne stimolano la critica , la separatività , l’orgoglio e alimentano l’annebbiamento . Annebbiamento, emozione e senti­mento sono in così stretto rapporto che è impossibile far penetrare con facilità ed efficacia la luce della conoscenza . La separatività si manifesta come odio, antipatia attiva, criticismo che di norma affiora a causa di disaccordi.

L’attività mentale di un emotivo, dopo un lungo periodo dominato dal desiderio, rivelato dalla mente e dalla sua attività, comincia a trasmutarsi in aspirazione  emotiva in cerca di realizzazione.

L’uomo di medio sviluppo ricerca la luce della conoscenza per mezzo della cultura, della religione e dell’apprendimento mentale, conseguendo saggezza e giusti rapporti, ma, non essendo consapevole, cade nell’illusione razziale, nazionale, individuale e spirituale che intensifica le nebbie; man mano che evolve riconosce le coppie degli opposti ed il processo di liberazione, passando così dal sentiero della purificazione a quello del discepolo, perchè ha perfezionato la mente, ha avuto la capacità dì percepire, comprendere, analizzare ed interpretare, e quando si eleva ancora di più, tramite l’intuito, raggiunge l’iniziazione .

L’attività mentale di un emotivo evoluto si distingue per la polarizzazione mentale  e per la conseguente capacità di eliminare gli annebbiamenti e le illusioni.

Per i mistici di medio sviluppo, la valutazione delle idee è vaga e nebulosa e spesso di seconda nano. L’orgoglio mentale non permette di riconoscere gli errori e di ammetterli.

L’umiltà ha la capacità di riflettere e trasmettere la luce dell’a­nima, perchè sprigiona la luce della mente, riconoscere la verità con calma, indifferenza e freddezza e richiama una sufficiente illuminazione per disperdere l’annebbiamento.

L’emotivo evoluto è guidato dall’amore  ed è amico e fratello di tutti, e poiché ama profondamente, è saggio , e se mentalmente prepara­to, la sua intuizione  è desta ed è fonte in lui di rivelazione.

Si dice: “È polarizzato nel corpo astrale”, quando s’intende che l’Ego  opera in modo speciale in quel veicolo che la polarità, indica qual è il canale sgombro, per esempio, l’Ego dell’uomo comune dimora sul terzo sottopiani  del piano mentale (supereterico), se un uomo è composto in prevalenza di materia astrale del terzo sottopiano (supereterico), mentre il veicolo mentale e soprattutto di sostanza del quinto sottopiano (gassoso), l’Ego si accentra nel corpo astrale; Se invece il corpo mentale fosse del quarto sottopiano (eterico) e l’astrale di quinto (gassoso), la polarità sarebbe mentale, quando si parla di un Ego che già dirige, in misura maggiore o minore, un essere umano, s’intende in realtà che ha costruito i suoi involucri con materia dei sottopiani più elevati.

Quando è presente materia del quarto, in una certa proporzione, l’Ego intensifica il suo governo, quando esiste materia del terzo, in un certo rapporto, s’inizia il sentiero , quando predomina quella del secondo (subatomico) è l’ora dell’iniziazione, quando la materia è solo del livello atomico, si è Maestri . È dunque importante sapere qual’è il sottopiano; accertare la polarità di un uomo serve a comprenderne la vita.

            Chi è polarizzato nella mente può avere un rapporto cosciente tra l’anima e la personalità , solo allora, Coloro i quali osservano, vedono se la fiamma interiore, effetto del pensiero e delle azioni sagge, arde in parte con intensità.

            Egli allora possiede la capacità, mentre lavora e aspira, di conservare la quiete e la calma interiore, anche nei turbinii della vita.

            L’aspirante polarizzato in prevalenza nella mente comincia ad essere intuitivo, quando ha integrato la personalità ed è infuso d’ani­ma, e quindi ha la capacità di usare sia la forza manasica sia quella buddhica.

            Un alto livello di tensione mentale implica una mente illuminata, un contatto con l’anima e la capacità di discriminare, e per conseguenza eliminare l’illusione , se poi saprà proiettare la luce coscientemente sul piano astrale, eliminerà anche l’annebbiamento e diverrà una mente indifferente e disidentifìcato da maya .

            Il neofito polarizzato nella mente può cadere facilmente nell’illusione quando, a causa di una visione limitata e dell’orgoglio mentale, riveste un’idea di una forma errata e persistente, rafforzandola sia livello personale sia collettivo.

            Il discepolo  con la mente organizzata può andare soggetto all’illusione, ma il problema principale resta l’annebbiamento, sia come individuo, con il suo campo d’esperienza sui livelli superiori astrali, che come gruppo , per poi affrontare il compito di collaborare per disperdere quello complessivo.

            L’umanità comincia ad usare la mente inferiore, e l’illusione è quindi uno stadio necessario di prova, perciò bisogna insegnare loro il significato dell’illusione ; così come gli intuitivi devono acquisire la percezione spirituale tramite l’intuizione… Continua nella prossima parte ventisettesima.



 


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