Sei in: SERVIZIO > 2005

INVIA AD UN AMICO STAMPA QUESTA PAGINA

SERVIZIO (SECONDA PARTE)

 

        Dal silenzio dell’Assoluto fu proiettato l’universo. Dalle tenebre scaturì la luce. Dal soggettivo venne emanato l’oggettivo. La placidità negativa del corpo astrale   lo fa capace di ricevere le impressioni affluenti dall’alto. La calma positiva del corpo mentale  permette l'ispirazione superiore.

Chi ama l’umanità cerca la perfezione nell’azione. La sua attenzione non è rivolta a sogni grandiosi di martirio ed a chimere gloriose ma effimere di un servizio di natura spettacolare,  ma la sua linea di condotta è l’applicazione immediata di tutte le sue potestà verso il dovere più prossimo. Sa che la perfezione  è nei particolari dell’opera a lui più vicini. La vita procede per piccoli passi, ma ognuno di essi, compiuto nell’is­tante opportuno, ed ogni momento saggiamente utilizzato, fanno percorrere grandi distanze e determinano una vita ben spesa. 

 Coloro Che guidano la famiglia umana usano esaminare coloro che aspirano al servizio nei piccoli dettagli della loro vita quotidiana, e chi di essi mostra i segni di un’agire costante nelle cose apparentemente non essenziali, viene promosso ad una sfera di maggiore importanza. Come potrebbero, in tempo di emergenza e di crisi, fidarsi di chi compie le faccende della sua vita d’ogni giorno in modo sbadato e senza cura? 

       Altro metodo di servizio consiste nell’adattabilità. Ciò comporta la prontezza a ritirarsi quando altre o più importanti persone sono inviate ad occupare il nostro posto o la capacità di lasciare le proprie funzioni per assumerne altre di portata maggiore, allorché qualche operatore meno competente sia in grado di svolgere le nostre mansioni con altrettanta facilità e discernimento.

       La facoltà di lavorare con dei gruppi è di estrema importanza.

Sul piano fisico essi sono:

  1. Il gruppo della famiglia, cui il soggetto è affiliato di solito per due ragioni: per smaltire il Karma  e pagare i propri debiti, e di poter disporre di un certo tipo di veicolo fisico necessario all’Ego per la sua adeguata espressione.
  2. Gli amici e le persone associate, la gente che il suo ambiente gli dispone intorno; coloro che gli sono soci negli affari; compagni spirituali; le conoscenze e gli amici casuali; la gente con la quale ha contatto per un breve momento e più non incontra. Anche qui l’opera è duplice, si tratta di pagare un debito, quando questo è stato contratto e di dimostrare la sua capacità di influenzare per il bene coloro che lo attorniano e di accollarsi le responsabilità. Le Guide dell’umanità guardano le azioni e le reazioni dell’uomo, la sua capacità di servire e la rispondenza alle necessità circostanti.
  3. La congregazione cui è associato nel servizio, il gruppo sotto la direzione di qualche Grande, che sia raccolto in modo definito per opere di natura soggettiva, occulta o spirituale, oppure di opera sociale svolta fra i movimenti di volontariato, ecc. 

Sul piano emotivo essi sono:

  1. Il gruppo che è suo ancora più di quello della famiglia in cui è nato sul piano fisico. Vedrete dimostrato questo fatto molte volte allorché membri di una famiglia spirituale si incontrano sul piano fisico; ne segue un immediato riconoscimento.
  2. La classe, entro l’Aula dell’Apprendimento, cui sia assegnato e in cui riceve molta istruzione.
  3. Il gruppo di Aiutatori invisibili con i quali sia all’opera. 

       Tutti questi gruppi implicano obblighi e lavoro e di tutti si deve tener conto nello studiare l’uso assennato della meditazione. Questa dovrebbe accrescere la capacità di scaricarsi dei debiti del karma , conferendo chiara visione, saggio giudizio e comprensione del lavoro dell’immediato momento. Ogni cosa contraria a ciò è pericolosa.

Sul piano mentale questi gruppi possono essere così elencati:

  1. I gruppi di allievi di un qualche Maestro con il quale l’uomo sia affiliato e con il quale lavori; usualmente ciò avviene solo quando egli sta rapidamente consumando il suo Karma e si avvicina all’ingresso del sentiero. Quindi la sua meditazione  dovrebbe essere sotto la guida del suo Maestro .
  2. Il gruppo  di ego  cui l’uomo appartiene. E’ importantissimo poiché implica la considerazione del suo raggio nell’apprestare la meditazione. 

    La meditazione quindi mira a sviluppare pensatori e uomini di chiara visione , capaci di ragionare con logica; per farlo si insegna ad essi a sviluppare se stessi, a pensare da se, a ragionare sui propri problemi, a costruire il carattere per meglio servire l’umanità. Tale è il Sentiero.

        Il servizio è un processo scientifico che richiede tutti i poteri dell’anima  in piena espressione sul piano fisico, perciò si farà necessariamente appello a tutte le risorse di forza spirituale, di luce, di tutta la saggezza e al potere direttivo della propria anima, perché il compito da svolgere è sempre troppo grande per la personalità.

       Il servizio soggettivo si svolge in meditazione e riguarda:

  1. L’atteggiamento della personalità  verso l’anima. Questo è il dominio di sé.
  2. L’atteggiamento dell’uomo integrato verso l’umanità. Questo è servizio.
  3. L’atteggiamento del discepolo  verso la Gerarchia. Questa è sensibilità intuitiva.
  4. L’atteggiamento del discepolo servitore del Piano  del Logos . Questa è la selezione di un attività.

       E’ ovvio che non si può entrare in contatto con la Gerarchia  se prima non si è costruito l’Antahkarana .

       Per selezionare un attività il discepolo si deve rendere conto della necessità di uno schema di servizio mondiale congiunto e organizzato nell’ambito del Piano gerarchico e che bisogna inserirsi nello specifico dell’umanità.

       Ciò che rende efficace il lavoro del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo   è l’impiego unito e sintetico delle tre espressioni di energia della Triade Spirituale  (atma-buddhi-manas): ossia usare la volontà con l’amore e saggezza nell’attività intelligente.

        Quando gli occhi del discepolo  si allontanano da se stesso nel suo operare nei tre mondi, diviene governato spiritualmente, allora egli ha l’opportunità di diventare un essere veramente mentale,  dove è soggetto al governo dell’anima.

       Esso diviene allora a sua volta l’agente direttivo sul piano fisico. La mente inferiore  diviene un potente fattore nel dirigere le attività di servizio. Questa attività diventa il potere motivante principale della sua vita ed è la conseguenza della crescente fusione dell’anima con la personalità, che sviluppa e rivela così il senso di inclusività che è la cooperazione delle coscienze.

       Il servizio non è un sentimento o un ideale, bensì un effetto e al tempo stesso una procedura scientifica che porta il gruppo dei servitori e l’umanità nel suo insieme nel mondo del vero significato e dei valori reali. In effetti è l’effetto spontaneo del contatto con l’anima, che permette alla Sua vita di fluire nello strumento che è costretta ad usare sul piano fisico, la personalità, o il modo in cui la natura dell’anima può manifestarsi nel mondo delle vicende umane.

 


<< TUTTI GLI ARTICOLI >>


Condividi/Salva/Aggiungi a preferiti