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PARTETRENTACINQUESIMA

 

 

INSEGNAMENTI
PARTE TRENTACINQUESIMA 

Ashram
       Nell’Ashram il lavoro è di gruppo e ispirato dal Maestro; quando si entra in contatto con Lui, sotto l’ispirazione dell’Anima e della Triade, il discepolo può servire l’umanità sotto l’ispirazione dell’Ashram. 

 In pratica egli deve:

·         Reagire alla vibrazione e attività radiante dell’Ashram secondo il proprio raggio.

·         Stabilire un contatto con la Sua periferia dove opera il Maestro, facendo molta attenzione a non immettere violente reazioni.

·         Partecipare sempre più alla vita di gruppo.

·         Costruire rapidamente l’Antahkarana, per l’afflusso di vita della Triade Spirituale, alla quale bisogna rispondere con intelligenza, per produrre un campo di consapevolezza sempre maggiore, fino alla sintesi totale.

       Prima di ciò egli deve capire che i suoi tre corpi della sua personalità siano soltanto i riflessi dei tre aspetti della Triade e che possano dargli la capacità di rispondere alla triplice vibrazione dell’aura del Maestro.

             La Gerarchia trasmette la Sua energia al discepolo in quest’ordine: Gerarchia – Maestro – Ashram – anima del discepolo.

             Questa energia Ashramica proviene dall’aura del Maestro, passa nel loto egoico tramite i petali del sacrificio, dell’amore e della conoscenza secondo il raggio del discepolo.

Allineamento

              Il discepolo risponde sul piano fisico tramite i tre ordini di petali, testa – cuore – gola, invocando ed evocando risposta dalla Triade spirituale, custode dell’energia Monadica, in quest’ordine:

·         Triade – Atomo permanente atmico – petali del sacrificio – antahkarana – Atomo permanente fisico entro il loto egoico – centro della testa.

·         Triade – Atomo permanente buddhico – petali dell’amore – antahkarana – Atomo permanente astrale entro il loto egoico – centro del cuore.

·         Triade – Atomo permanente manasico – petali della conoscenza – antahkarana – unità mentale – centro della gola.

Questo allineamento porta al risultato del riconoscimento dell’energia monadica, che condiziona l’intero uomo spirituale.

       L’uso delle energie utilizzate correttamente e con comprensione, indica la direzione dell’energia stessa, poiché è parte specifica del lavoro creativo, che emana costantemente dal mondo delle anime, dal Regno di Dio e dalla Gerarchia.

       Il lavoro o realizzazione del Piano è l’aspetto del proposito planetario ciclico; periodo relativamente breve, come per esempio la civiltà per quanto riguarda l’umanità.

       L’attrazione dell’energia triadica deve stimolare il discepolo in contatto con l’anima, ed essere ricettivo alla sua luce, aspetto della volontà spirituale che affluisce da Shamballa e che può essere diretta, mediante l’antahkarana, sulla personalità permeata d’anima.


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