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INSEGNAMENTIPARTETRETASEIESIMA

 

INSEGNAMENTI
PARTE TRENTASEIESIMA

 Discepolo e iniziazione

        Il discepolo deve decentrarsi e dare molta più importanza al servizio, così può attirare l’attenzione del Maestro, quando occorra aiuto per il gruppo, permettendo così l’afflusso di vita della Triade Spirituale attraverso l’antahkarana.

       L’iniziato proietta l’energia nel mondo di Maya dal punto centrale di ogni centro utilizzato che è la corrispondenza del gioiello nel loto egoico, dal quale egli opera. Questo implica sempre l’uso dell’aspetto volontà e una quota di forza evocata da Shamballa, perché egli ha cominciato ad agire quale agente della Triade spirituale e non più come anima o come personalità governata dall’anima. La forza scorre lungo l’antahkarana o meglio in un determinato filo del ponte secondo la natura del lavoro da compiere.

       Solo quando si mette in stretto rapporto, la Triade spirituale con la mente può esserci un’iniziazione, allora mediante l’allineamento del cervello fisico con la Triade si possono registrare le idee e le ispirazione. Per questo occorre interpretazione, visualizzazione, sensibilità simbolica e comprensione spirituale trasmessa dall’intuizione, il vero agente della Triade.

       La visualizzazione concerne la rispondenza al gruppo ashramico e alla visione del Piano, quale effetto di ogni successiva iniziazione.

 “Questa iniziazione creativa, alla fine, è tutto ciò che gli rimane della vita astrale attiva e intensamente potente che ha vissuto per così tante vite; col procedere dell’evoluzione il suo corpo astrale diviene un meccanismo di trasformazione, il desiderio essendo trasformato in aspirazione e questa stessa trasformata in una crescente facoltà di espressione intuitiva”.

 Magnetismo del discepolo

        La radianza dell’anima del discepolo, mediante la personalità, crea una sfera d’influenza all’esterno, attirando molte persone verso di lui. Ciò è dovuto all’esistenza nel discepolo di qualità, attività radiante e vibrazione in sintonia col proprio Ashram. Allora egli capisce che la sua personalità è il riflesso dei tre aspetti della Triade spirituale, che gli dà la capacità di rispondere alla triplice vibrazione dell’Aura del Maestro. Così il centro di coscienza della triplice natura inferiore si trasferisce alla Triade spirituale, con l’aiuto della triplice natura dell’anima.

        La rivelazione del servizio avviene quando il punto di luce è messo in azione dai tre aspetti della Volontà (Atma-Buddhi-Manas) mediante l’antahkarana (personalità-Triade). Questo particolare aspetto della luce può essere usato per distruggere i fenomeni astrali.

        La luce rivela al discepolo il prossimo passo da compiere in rapporto alle relazioni ashramiche, al servizio e alla costruzione dell’antahkarana che condurrà al luogo dove si trova il Grande Ashram.

       Il servizio deve essere portato su livelli puramente astratti, liberato da condizionamenti animici e concreti, che potrebbero chiamare triadica; questo può essere registrato dal cervello quando l’antahkarana è parzialmente o del tutto costruito, comunicando direttamente dalla Triade al cervello. Questo pensiero è il riconoscimento della potenza del Proposito, il meno elevato dei tre riconoscimenti possibili a questo livello. Questo proposito non è altro che energia liberata da Shamballa.

        Con l’allineamento del cuore, della mente e della volontà, l’uomo spirituale entra in contatto intimo con la Triade spirituale, riflesso della Monade, in quest’ordine: Triade spirituale – triplice personalità – tre aspetti della mente.

        Ciò porta a un altro allineamento: discepolo – umanità; discepolo – Gerarchia; discepolo – Shamballa.

        Nota: “Il riconoscimento della volontà deve essere espressione della Legge di sacrificio”. Esso è un’energia usata dai servotori del mondo.

        Per lanciare il filo di luce creato in meditazione, è necessario avere la capacità di vivere nel mondo dell’anima, la conoscenza dei raggi dell’anima e della personalità, di focalizzarsi nella coscienza unificata e da quel punto, mantenendo la mente ferma nella luce, pronunciare la Parola di Potere.

        Dal punto di vista umano possiamo collocare la Triade nell’area intermedia della Coscienza divina che comprende il mentale superiore, il livello buddhico, il livello atmico e l’attività divina.

        Per meglio immaginare la Triade spirituale dal punto di vista della personalità, dobbiamo considerare le seguenti analogie:

Testa-Monade-Atma-Proposito
Cuore-Anima-Buddhi-Ragione pura
Base della spina-Personalità-Manas-Attività spirituale

        Il Manas che è l’agente del Proposito, collega la personalità alla Monade tramite la Triade per mezzo dell’antahkarana.


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