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LA GRANDE INVOCAZIONE - (PARTE SECONDA)

 

“Dal Punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca Luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra”

 

            In questi tre versi ci si riferisce alla Mente di Dio, come punto di focalizzazione per la luce divina, in rapporto con l’anima di tutte le cose. La parola anima, nel suo significato di luce, include l’anima umana e il punto di luce che consideriamo è l’anima dell’umanità, anima che arreca luce e diffonde illuminazione. E’ necessario ricordare sempre che la luce è energia attiva.

            Quando invochiamo la mente di Dio e diciamo “affluisca Luce nelle menti degli uomini, scenda Luce sulla terra”, noi esprimiamo uno dei grandi bisogni dell’umanità e, grazie al potere e all’efficacia dell’Invocazione, la risposta è certa. Allorché, in tutti gli uomini, in tutti i tempi, in ogni circostanza è presente l’impulso ad esprimere con la parola un appello al Centro spirituale invisibile, sorge la certezza che tale centro esiste. L’Invocazione è vecchia quanto l’umanità stessa.

            Il Cristo disse che gli uomini “amano le tenebre più della luce poiché le loro azioni sono cattive”. Non di meno, una delle cose belle del presente è che la luce può penetrare in ogni luogo oscuro, e nulla vi è di nascosto che non sarà rivelato. L’umanità riconosce il presente stato di tenebre e di miseria e quindi desidera la luce. L’illuminazione della mente degli uomini, affinché possano vedere le cose quali sono, possono intendere i giusti momenti ed il modo di stabilire retti rapporti umani, rappresenta ora la necessità maggiore. Nella luce, vedremo finalmente la luce; giungerà il momento in cui migliaia di figli degli uomini e innumerevoli gruppi potranno dire come Ermete e il Cristo “Io sono (o siamo) la luce del mondo”.

 


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