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MEDITAZIONEPARTETRENTASEIESIMA

 
MEDITAZIONE
PARTE TRENTASEIESIMA

          …Per l’uomo la Mente universale può essere compresa solo per quanto si esprime per mezzo della mente concreta, astratta e intuitiva. La mente concreta ha la facoltà di costruire forme (i pensieri sono cose). L’astratta invece predispone il modulo su cui sarà plasmata la forma. L’intuizione o ragione pura, è la facoltà che pone in contatto con la Mente universale e comprende il Piano in modo sintetico, conosce le idee divine e isola una qualche verità pura e fondamentale.

          I discepoli fino alla terza iniziazione devono operare solo con l’energia mentale nello sforzo di dominarla, farsene padroni e quindi adoperarla. Essi si concentrano nel trasmettere dai livelli dell’Ego la volontà dell’anima che deve essere imposta sulla personalità finché questa non le obbedisca come un automa. Allora l’intuizione governa sulla forma cioè sulla personalità, agiscono energie provenienti dal Piano intuitivo o buddhico. Quando l’intuito comincia a risvegliarsi, s’impara cosa significhi l’illuminizaione. Fino alla terza iniziazione il fattore dominante è la mente rischiarata e non ancora la pura percezione intuitiva. Intuito, visione pura, conoscenza diretta e capacità di usare le energie indifferenziate della Mente universale, sono le doti principali degli Adepti ariani.

          “La luce dell’intuizione”: ecco una frase per descrivere l’energia che incorpora il Proposito, il volere divino, quale da noi concepito. “La luce dell’anima”: sono parole per esprimere lo scopo, il piano, la volontà di quegli enti che, incarnati in forma umana e talora senza corpo, ha il compito di rendere concreti i concetti divini nei quattro regni della natura. Il regno umano è per eccellenza il mezzo espressivo della Mente universale e gli altri tre sono letteralmente il cervello della Vita planetaria.

          Il discepolo e l’iniziato imparano la tecnica attraverso la meditazione per mezzo della quale la Mente di Dio, la Mente universale o processo pensante del Logos planetario, può essere registrato. Ora, per la maggioranza, questa conoscenza – come registrata dai discepoli, come si realizza nel Piano emergente e come conferisce vitalità – si raggiunge attraverso l’Ashram. Il Maestro rivela la natura del Piano e del proposito secondo il grado dell’iniziato, e questo lo accetta in base alla Legge di libera obbedienza occulta. Egli però deve imparare a inserirsi da sé nella nuvola carica di cose conoscibili.

Registrazione delle impressioni. 

       I centri psichici sono intercomunicanti e formano un campo dove corrono i segnali nel tempo interiore e non nello spazio – tempo.

        La trasmissione del pensiero o telepatia di un agente verso un percepente, chiamiamola telepatia “kappa”, ma la vera telepatia è considerata quella che chiamiamo “gamma” perché è il percepente che prende l’iniziativa, anche se perlopiù  inconsciamente, per conoscere il pensiero dell’agente.

       Fra i comunicanti potrà sussistere una distanza spaziale qualsiasi ma non avrà nessuna importanza, è l’intervallo temporale fra emissione e ricezione del messaggio telepatico che è importante. Non dipenderà dagli spazi che apparentemente ha percorso, bensì soltanto dalla percezione che essi avranno in rapporto alla diversità dei loro stati di coscienza.

       Questa percezione temporale si ridurrà alla sensazione del presente se entrambi i comunicanti si troveranno nel medesimo stato di coscienza, e allora il contatto apparirà come istantaneo, ma se essi si troveranno in stati di coscienza diversi, il segnale perverrà a destinazione un certo tempo dopo la sua emissione, oppure un certo tempo prima. Mentre nel tipo “kappa” l’agente invia di propria iniziativa il suo segnale, nel tipo “gamma” lo invia perché sollecitato dal percipiente.

       Se il rapporto tra le velocità del tempo psichico ha segno negativo, i segnali corrono nello stesso senso di quello del tempo fisico, e pervengono a destinazione in anticipo rispetto al momento della loro emissione; se invece il rapporto ha segno positivo, i segnali corrono in senso opposto a quello del tempo fisico e pervengono a destinazione in ritardo rispetto al momento della loro emissione.

Rapporto negativo = anticipo.     

Rapporto positivo = ritardo.

       Ciò che ci intessa maggiormente però non è la ricezione telepatica diretta, che è una manifestazione exoterica, ma la Scienza dell’Impressione

  


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