INSEGNAMENTI PARTE TRENTOTTESIMA
Le energie Tre tipi di energie cominciano a fluire dalla Triade, raggiungendo il cervello sul piano fisico; così l’uomo è guidato, diretto e governato dal proposito di gruppo e dal Piano gerarchico.
Esse sono:
· L’energia direttrice della Mente superiore.
· L’energia illuminante della ragione pura, liberandolo dall’annebbiamento astrale e permettendo il flusso d’amore puro.
· L’energia dinamica proveniente dal piano atmico, che gli rivela la volontà-di-bene o Volontà di Dio.
La Triade spirituale fa sentire la sua presenza su quelli che si preparano per la terza iniziazione, dopo questo conseguimento è la Monade che comincia a dominare prendendo sempre più possesso della personalità infusa d’anima. L’energia generata dal raggio dell’anima del discepolo fino alla quinta iniziazione, sarà sostituita dall’energia della Monade tramite quella della Triade spirituale.
A un certo punto il discepolo è investito dall'energia impulsiva delle idee, dell’intuizione e di quella dinamica della Volontà, che fluiscono lungo l’antahkarana, perché entra in rapporto diretto con l’Ashram, dove queste energie sono focalizzate dal Manu (ricettivo all’energia della Volontà divina), dal Cristo (l’Agente per la distribuzione dell’energia) e dal Mahachohan (responsabile dell’afflusso delle idee nella coscienza del discepolo).
Il mondo delle Energia e delle Forze Ognuno di noi dovrebbe cercare di creare un campo magnetico ampio e potente mantenuto costantemente in tensione mediante l’assenza di paura e di passioni, vivendo consapevolmente la tranquillità e pensando sempre in positivo. Bisogna agire con precisione facendo in modo che le azioni non distruggano il campo di energia creato. Maggiore è l’intensità dell’energia che un soggetto possiede, maggiore è l’intensità con cui gli altri avvertono la sua presenza e il suo carisma.
Se usiamo l’energia per manipolare gli altri si ottiene l’effetto contrario di ciò che vogliamo, perché l’inconscio altrui percepisce ciò che si cerca di fargli fare, suscitando l’apprensione. Se invece incrementiamo il flusso d’energia dell’interlocutore, lo aiutiamo a superare la paura, permettendoci di prendere contatto col suo Sè superiore, elevandolo a una consapevolezza maggiore, da dove si possono ottenere le intuizioni.
Se elaboriamo il nostro pensiero amorevole lasciando fluire senza ostacoli l’energia, eleveremo il nostro prossimo in merito alle loro attese. Quest’attitudine crea un livello di energia molto alto, elevando il nostro potenziale e conservando l’ispirazione reciproca.
Uno stile di vita elevato àncora, e stabilizza l’energia, così il suo flusso fuoriesce con forza e con disposizione costante È la connessione interiore col Divino che causa l’energia che unifica il nostro Sé col Sé degli altri, aumentando così l’evoluzione sia nostra sia del prossimo e aiutandoci al compimento della nostra missione individuale e di gruppo, che ci mette in grado di mirare anche a scopi più elevati.
1. L’amore buddhico è considerare equanimamente, sia piccolo o grande, visto dal nostro punto di vista.
2. Per il Logos nulla è basso o alto, piccolo o grande: La vita a tutti i livelli è divina e tutto si muove meravigliosamente insieme.
3. “Salvare” anche una sola anima umana è concorrere all’evoluzione dell’intera umanità.
4. Alla base di tutto c’è l’unità. Lo stato di coscienza buddhico e atmico s’instaura quando la Monade e la personalità infusa d’anima sono una cosa sola. Di là di questa esperienza vi è qualcosa di ancora più elevata se perdiamo di vista la vita inferiore e cogliamo quella superiore. Ciò non significa perdere le nostre prerogative. A quel livello esse brillano di maggior fulgore; nel mondo senza forma nulla di quanto si è conseguito è perduto.
5. Sul piano atmico, se la nostra vibrazione è in sintonia con esso, tutto è reale. In profonda meditazione ogni limitazione cessa e si riconosce l’unità del Tutto.
6. Lo stato di grazia è sentito quando si trova l’armonia con coloro che ci circondano e con i regni di natura oggettivi e soggettivi.
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