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FIORE DI LOTO
PARTE TRENTANOVESIMA

 Atomo permanente di un Logos Solare.

            In un sistema solare, come manifestazione fisica di un Logos, si nota:

·         Che l’atomo permanente fisico di un Logos solare è contenuto nel corpo causale logoico sul proprio piano.

·         Che i sette tipi di forza o sette spirille logoiche, entro quell’atomo permanente, ha una visione nuova del soggetto della vibrazione del piano.

·         Che la corrispondenza tra i piani e le sette spirille dell’atomo permanente di un Logos solare sono strettamente legati.     

Atomo permanente manasico. 

È necessario che le idee siano chiare, perciò ricordiamo che:

  1. I tre centri principali della testa (dal punto di vista fisico) sono:
  2. Essi formano un triangolo manasico dopo la loro congiunzione con i due fuochi dei due triangoli inferiori, ossia quando diventano sintetici.
  3. Il triangolo puramente manasico, prima di questa funzione, è formato da:

·         Il centro della gola (alta major).

·         La ghiandola pineale.

·         Il corpo pituitario. 

La venuta sulla Terra dei signori della fiamma avvenne secondo la legge, non fu semplicemente un avvenimento accidentale o fortuito; fu una questione di carattere planetario che ha il suo corrispondente nel collegamento tra l’unità mentale (vedasi schemi 4, 5 e 7) e l'atomo permanente manasico. Inoltre come l’antahkarana è costruito dal singolo individuo tra questi due punti, così – sempre in senso planetario – l’uomo collettivo su questo pianeta costruisce un canale verso il suo primario Venere. 

A proposito di questi due pianeti bisogna ricordare che Venere è un pianeta sacro e il nostro no. Questo significa che alcuni pianeti sono per il Logos Solare ciò che gli atomi permanenti sono per l’uomo. Essi incarnano dei principi. Certi pianeti offrono solo un asilo temporaneo a questi principi. Altri persistono per tutto il mahamanvantara. Venere è tra questi.           

L’unità mentale non possiede che quattro delle correnti di forza. Ciascuna corrente d’ogni atomo permanente vibra con la nota di un sottopiano particolare, e serve per la vivificazione della materia del sottopiano con cui è costruito il corpo particolare che circonda quell’atomo permanente. È la forza dell’Uomo Celeste, che anima le cellule della sua forma e le mantiene in unità coerente. Qui bisogna ricordare che, dal punto di vista del microcosmo, l’aspetto del puro spirito o Fuoco Elettrico resta un’astrazione in questo sistema solare. L’uomo può conseguire la coscienza di gruppo e vibrare con la nota dell’Uomo Celeste dei cui corpi egli è una cellula, manifestare con perfezione relativa il fuoco per attrito e solare, ma solo in un successivo mahamanvantara potrà svelare la reale natura dello Spirito. Perciò nell’uomo funzionante nella famiglia umana, questo fatto è evidente e si può riscontrare la corrispondenza. Finché non esce dai tre mondi e non diviene un Maestro di saggezza questa realtà è celata in questi tre aspetti. Il mentale non è un atomo permanente settenario ma risponde solo a quattro tipi di forze e non ha tutta la gamma delle vibrazioni. Sta qui la ragione della tolleranza. Finché l’uomo non viene coscientemente sotto il dominio dell’Ego e non comincia a percepire la vibrazione dell’atomo permanente manasico, è inutile attendersi che risponda a certi ideali e comprenda certi aspetti della verità. L’unità mentale basta alle sue necessità, e non esiste nessun ponte tra di essa e l’atomo permanente manasico.

Due piani e mezzo (fisico eterico, astrale e mentale concreto) riguardano essenzialmente l’evoluzione dell’uomo entro il quarto regno, ed egli comincia a trascenderli solo quando si avvicina al sentiero e lo percorre. Dal punto di vista dell’uomo medio in incarnazione fisica, la coscienza egoica entro la periferia causale è tanto astratta quanto il Logos considerato come abitatore del sistema. Questi due piani e mezzo sono particolarmente interessanti per il Logos poiché incarnano:

  1. Ciò che per Lui, sta disotto alla soglia della coscienza.
  2. Quei centri dai quali il kundalini logoico si ritira.
  3. Ciò che non è considerato un principio.
  4. Ciò che sta gradatamente passando nell’oscuramento.

È impossibile diffonderci di più su questo mistero.

 


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