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QUARANTUNESIMA

 

 MEDITAZIONE
PARTE QUARANTUNESIMA

Parte seconda 

Meditazione occulta. 

Creazione esoterica in meditazione 

            La funzione principale della meditazione è di portare lo strumento inferiore in condizioni di ricettività e di risposta vibratoria tali, che l’Ego o Angelo Solare possa usarlo per produrre dei risultati specifici. Questo comporta perciò una discesa di forza dai livelli superiori del piano mentale (la dimora del vero Uomo) e una reciproca vibrazione emanante dall’uomo, il riflesso. Quando queste due vibrazioni sono sintonizzate e l’azione mutua è ritmica, allora le due meditazioni procedono simultaneamente e il lavoro di magia e di creazione può proseguire senza ostacoli. È quindi evidente che il cervello è la corrispondenza fisica dei centri sul piano mentale, e che la vibrazione deve essere avviata coscientemente dall’individuo quando medita. Quando questo sia fatto, l’uomo può essere un creatore cosciente, e quindi il lavoro prosegue in triplice modo; la forza circola liberamente attraverso i seguanti tre punti di attività centralizzata:  

            Primo. Quel cerchio di petali del loto egoico che l’Ego decide di usare; questo è condizionato dall’obiettivo da raggiungere e dallo stato di sviluppo egoico.

            Secondo. Il centro del cervello fisico attivo nella meditazione. Anche questo è condizionato dal punto di evoluzione dell’individuo e dallo scopo particolare che ha in mente.

            Terzo. Il centro di forza, generato dall’individuo sul piano mentale inferiore, costruisce la forma pensiero e spinge in attività i costruttori, che rispondono alla vibrazione emessa. Questo è del pari condizionato dalla forza della meditazione, dalla pienezza della nota che egli emette e dalla forza della vibrazione iniziata.  

            L’Angelo solare, quindi, forma un triangolo, che consiste nello stesso Angelo, dell’uomo sul piano fisico e del minuscolo punto di forza che deriva dal loro sforzo unito. Sarà utile che gli studiosi della meditazione riflettano su questo procedimento, e studino la corrispondenza tra esso e il lavoro del Logos solare quando creò “i Cieli e la Terra”. L’aspetto supremo e l’infimo s’incontrano, spirito e materia furono messi in contatto, e la conseguenza dell’azione reciproca fu la nascita del Figlio o della grande forma- pensiero solare

            Nei tremondi, l’uomo, la divinità minore, entro i suoi limiti procede secondo linee analoghe. I tre che sono illuminati dalla luce dell’Uno sono le tre persone della triade inferiore: il corpo mentale, astrale e fisico. Essi, insieme all’illuminatore, fanno i “quattro” di cui si parla, e così appare la Tetraktys microcosmica. 

            Il mago bianco, dopo aver formato con la meditazione e il proposito cosciente, un punto focale di energia sul piano mentale, accresce la vibrazione con la strenua concentrazione:  

  • Comincia allora a visualizzare dettagliatamente la forma che cerca di costruire.
  • Se la raffigura con tutte le parti componenti.
  • Vede “davanti all’occhio della mente” il prodotto compiuto della meditazione egoica nella misura in cui è riuscito a percepirla. 

             Questo produce quella che qui è detta “la seconda nota”, la prima essendo la nota emanata dall’Ego sul suo piano, che risvegliò il “riflesso” e suscitò la risposta. La vibrazione diventa più forte e la nota emessa dall’individuo sul piano fisico scende ed è udita sul piano mentale, per cui, in ogni meditazione occultamente valida, l’individuo deve fare determinate cose al fine di collaborare a produrre i risultati. 

            Tranquillizza i suoi corpi affinché non siano d’impedimento al proposito egoico, e ascolta “la Voce del Silenzio”. Poi risponde coscientemente a quella Voce, e riflette sui piani comunicati. 

            Pronuncia allora la Parola Sacra, riprendendo la nota dell’Ego come ritiene di udirla, e la emette per potenziare il suono egoico e per mettere in moto la materia sul piano mentale. Simultaneamente a questa emissione egli vitalizza la forma-pensiero che serve a incarnare i propositi egoici, e se la raffigura in dettaglio. 

            Non dobbiamo dimenticare che qui trattiamo delle meditazioni coscienti, fondate sulla conoscenza e sulla lunga esperienza, che producono dei risultati magici sul piano fisico. Qui non ci occupiamo delle meditazioni che hanno lo scopo di rivelare la divinità interiore e di apportare il fuoco illuminante dell’Ego. 

            Quando questo processo avviene secondo la regola e l’ordine, il punto focale dell’energia sul piano mentale inferiore si rafforza; la sua luce o il suo fuoco si fa sentire.  

            Esso diventa, nel senso occulto, visualmente oggettivo e attira l’attenzione dei costruttori minori con: 

·         L’irradiazione o calore.

·         La vibrazione attiva.

·         Il suono o la nota.

·         La luce. 

            I lavoratori elementali capaci di risposta sono riuniti e spinti nel raggio della forza, e cominciano a radunarvisi intorno. La forma desiderata comincia ad apparire e le minuscole vite cominciano a prendere una dopo l’altra il proprio posto nella sua costruzione; il risultato di questa “coesione” è che la luce interiore dell’Ego nella sua ombra o forma-pensiero, l’uomo, è similmente attenuata e nascosta. 

 


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