Sei in: LA GRANDE INVOCAZIONE > 2012

INVIA AD UN AMICO STAMPA QUESTA PAGINA

QUARANTAQUATTRO

 

INVOCAZIONE

PARTE QUARANTAQUATTRESIMA

            I Grandi Esseri devono tener conto nel loro lavoro di mettere gli uomini in grado di liberarsi dall’influenza della forma autoimposta, di distruggere quello che essi stessi hanno costruito, e di svincolarsi dall’illusione proiettata dal persistente vampiro che hanno nutrito e rafforzato per millenni (ossia, dall’aggregato dei desideri cattivi, dalle cure alimentatrici dei fratelli nell'ombra e dall’energia che ancora rimane e dalla vibrazione che ancora si sente, che è la persistenza della forza di un sistema solare precedente, che non è ritenuto un principio.

            I Grandi Esseri stanno eseguendo questo lavoro di distruzione in quattro modi principali:

  1. Con la forza riunita dei loro pensieri e delle loro meditazioni.
  2. Con il lavoro della Gerarchia d’istruire e addestrare i singoli, che così si svincolano dalla cieca attività di gruppo e diventano centri coscienti di forza e collaboratori nell’opera di distruzione. Questo lavoro deve essere eseguito sui livelli mentali. Da qui l’esercitare il discepolo a meditare, e a lavorare con la materia mentale.
  3. Con l’uso di certi mantram e certe parole che fanno intervenire la forza interplanetaria del quarto ordine. Questa forza viene poi diretta contro questa creazione distorta della quarta Gerarchia Creativa (il quarto regno o umano) e tende ad accrescere l’opera di distruzione. Gran parte di questo lavoro è effettuato dai Nirmanakaya.
  4. Con la stimolazione dei corpi egoici degli uomini in modo che gli Angeli solari possano proseguire con maggior precisione e forza il loro conflitto con gli dei lunari. Questa è la vera guerra nei cieli. Via via che gli Dei solari scendono sempre più vicino al piano fisico assumendo nella discesa un dominio sempre crescente sulle nature lunari, i pensieri e i desideri degli uomini vengono di conseguenza purificati e affinati. I fuochi solari eliminano la luce lunare, e la natura inferiore è infine purificata e trasmutata. Col tempo gli Angeli solari risplendono in tutta la loro gloria sul piano fisico per mezzo della natura inferiore, la quale provvede il combustibile alle fiamme. Così il detestato “Guardiano della Soglia” muore per mancanza di vitalità, e l’uomo è liberato.

Mediante la parola il pensiero è evocato e diviene presente; viene tratto fuori dall’astrazione e dalla condizione nebulosa, e materializzato sul piano fisico, producendo (anche se non lo vediamo) qualcosa di ben preciso sui livelli eterici. Si produce la manifestazione fisica, poiché “le cose sono ciò che la Parola le fa col nominarle”.

La parola è letteralmente una grande forza magica, e gli adepti o maghi bianchi, con la conoscenza delle forze e del potere del silenzio e della parola, possono produrre degli effetti sul piano fisico. Com’è ben noto, vi è un ramo del lavoro magico che consiste nell’utilizzare questa conoscenza in forma di Parole di Potere e di mantram e formule che mettono in moto le energie nascoste della natura, e chiamano a lavoro i deva… Continua nella parte quarantacinquesima.

 


<< TUTTI GLI ARTICOLI >>


Condividi/Salva/Aggiungi a preferiti