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QUARANTOTTO

 

FIORE DI LOTO
PARTE QUARANTOTTESIMA 

            Il corpo causale è il centro monadico del cuore. Studiando il corpo egoico occorre ricordare che è la corrispondenza nella manifestazione monadica del centro del cuore. È una nota fiammeggiante del fuoco nell’Uovo aurico che abbraccia i cinque piani della manifestazione monadica; è anche visto come un loto dai dodici petali. Di questi dodici petali i tre più interni non sono ancora rivelati, o sono embrionali, e quindi il corpo causale è frequentemente considerato come un loto di nove petali o come una ruota di fuoco con nove soli o raggi o vortici. 

            Questo è in sostanza vero per quanto riguarda il processo evolutivo, ma quando l’uomo sia riuscito a risvegliare o aprire i nove petali, o a ridestare i fuochi dei nove raggi o vortici (ciò che è veramente compiuto alle tre iniziazioni maggiori) i tre più interni sono risvegliati. Essi rispondono alla vibrazione monadica, all’aspetto del puro spirito. È la stimolazione o rivelazione di questi petali interiori che parte dall’Iniziatore Unico alla terza e alla quarta iniziazione, che causa la conflagrazione finale e la combustione del corpo causale con la conseguante liberazione della Vita o Fuoco Positivo centrale. 

Il Loto Egoico dai dodici petali 

            Il fuoco solare è duplice. È il fuoco della materia o sostanza con il fuoco della mente fusi insieme. Questo fa dell’uomo la Stella di Luce a sei punte, poiché ciascuno dei due fuochi è triplice. Anche il fuoco della mente è duplice nell’essenza, portando altre due triplicità e ottenendo così nove. Quando l’uomo ha risvegliato i nove fuochi e, i nove petali, e quando abbia ricevuto lo stimolo che è impartito all’iniziazione, con l’essere messo in contatto cosciente con la scintilla elettrica del proprio Uomo Celeste, essi si uniscono e si fondono tutti. I tre interni che completano i dodici e che sono interessati negli stadi finali ed essenzialmente spirituali della sua evoluzione sono effettivamente in più stretto rapporto con l’evoluzione dell’Uomo Celeste, e sono collegati alla stimolazione che Egli riceve entrando in contatto con la scintilla elettrica egica o aspetto del puro Spirito del Logos

            Lo sviluppo ennnesimo è accennato nella Dottrina Segreta quando si parla dei Kumara o Uomini Celesti. S.D. II. 257, dei quali il microcosmo è un riflesso. Essi sono chiamati i Signori della conoscenza, dell’amore e del sacrificio, ciascuno di Loro è un Loto di nove petali del corpo logoico. L’apertura del Loto è prodotta dal processo attuata sui tre piani dei tremondi, ossia nelle tre Aule dell'Ignoranza, dell'Apprendimento e della Saggezza

IL LOTO 

            Il primo gruppo di petali, della conoscenza

1.                 Il petalo della conoscenza per il piano fisico. Contravvenendo alla legge e con la sofferenza che ne consegue, si paga il prezzo dell’ignoranza e si consegue la conoscenza. Questo sviluppo è prodotto dall’esperienza sul piano fisico.

2.                 Il petalo dell’amore per il piano fisico si sviluppa mediante i rapporti fisici e col graduale crescere dell’amore di sé a quello altrui.

3.                  Il petalo del sacrificio per il piano fisico. Questo sviluppo è prodotto dalla forza incalzante delle circostanze, e non dal libero arbitrio. È l’offerta del corpo fisico sull’altare del desiderio basso all’inizio ma aspirazione verso la fine, pur tuttavia sempre desiderio. Poiché l’uomo nei primi stadi dell’evoluzione è polarizzato sul fisico, questo avviene in gran parte inconsciamente e senza comprendere cosa si compie, ma il risultato nel corpo causale si vede in un duplice aumento di calore o attività:

a.      L’atomo permanente fisico diventa radioattivo, ossia un radioso punto di fuoco.

b.     I tre petali inferiori divengono vibranti e cominciano ad aprirsi fino a quando non siano pienamente sviluppati. 

Il secondo gruppo di petali dell’amore. 

  1. Il petalo della conoscenza per il piano astrale. L’apertura è prodotta dall’equilibrare coscientemente le copie di opposti, e dall’utilizzazione graduale della Legge di Attrazion e Repulsione. L’uomo esce dall’Aula dell’Ignoranza dove, dal punto di vista egoico, opera ciecamente, e comincia a notare gli effetti della sua vita sul piano fisico, rendendosi conto della sua dualità essenziale e comincia a comprenderne le cause.
  2. Il petalo dell’amore per il piano astrale. L’apertura è prodotta dal processo di trasmutazione graduale dall’amore della natura soggettiva o sé inferiore. Questo ha un effetto duplice, e si ripercuote sul piano fisico con molte vite d’agitazione, tentativi e fallimenti, intanto che l’uomo si sforza di volgere l’attenzione all’amore del Reale.
  3. Il petalo del sacrificio, per il piano astrale. L’apertura è prodotta dall’atteggiamento dell’uomo via via che tenta coscientemente di rinunciare ai propri desideri per amore del suo gruppo. Il suo movente è ancora parzialmente cieco e colorato dal desiderio di ricevere qualcosa in cambio di quel che dà e dal desiderio d’essere amato da quelli che cerca di servire; ma è d’ordine assai più elevato del sacrificio cieco cui l’uomo è costretto dalle circostanze, com’è il caso dello sviluppo precedente. Col procedere di questa triplice illuminazione o sviluppo si hanno ancora degli effetti duali.

Il terzo gruppo di petali del sacrificio. 

1.      I petali della conoscenza per il piano mentale. La sua apertura segna il periodo in cui l’uomo utilizza coscientemente tutto ciò che ha acquisito o sta acquisendo secondo la legge, per il solo beneficio dell’umanità. Ciascun gruppo di petali è contraddistinto da un colore predominante: la conoscenza sul piano fisico, con la colorazione degli altri due sussidiari. L’amore sul piano astrale, con la luce del sacrificio di tono più debole degli altri due, che in sostanza si manifestano con eguale splendore.  Sul piano mentale la luce del sacrificio appare pienamente, e tutto ciò che è visto e colorato da questa luce.

2.      Il petalo dell’amore sul piano mentale è dispiegato per mezzo della costante applicazione cosciente di tutti i poteri dell’anima al servizio dell’umanità, senza pensare a essere ricambiati, senza alcun desiderio di ricompensa per il grande sacrificio che implica.

3.      Il petalo del sacrificio per il piano mentale si manifesta come tendenza predominante dell’anima in una serie di molte vite spese dall’iniziato prima dell’emancipazione finale. Egli diviene nella sua sfera “il Grande Sacrificio”. 

L’occhio del chiaroveggente può vedere oggettivamente che questo stadio ha un effetto duplice. 

  • L’unità mentale diventa un radioso punto di luce. Le sue quattro spirille trasmettono la forza con rapidità intensa.
  • I tre petali superiori si aprono, e il loto dai nove petali è visto perfetto.

 


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