MEDITAZIONE PARTE QUARANTANOVESIMA
Un altro dei compiti dei discepoli che operano col Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo è l’appello invocativo in meditazione come servizio per la preparazione alla riapparizione del Cristo, e sull’attrazione del denaro per scopi gerarchici. La vita creativa in generale porta in successione i seguenti risultati:
· Il riconoscimento dato dal passaggio sul terreno ardente.
· Il ritmo e la tensione di gruppo.
· L’emissione del suono di gruppo e il potere d’invocare la Divinità.
· Una definita reazione di gruppo alla Volontà divina, la percezione triadica e la fine della dualità; l’identificazione con l’aspetto vita di là della coscienza.
· Il risuonare della Parola da parte del gruppo che mette in rapporto diretto con Shamballa;
· La risposta agli aspetti superiori delle sette vite di raggio.
· Il riconoscimento della vera natura dell’iniziatore Unico.
· Il potere di lavorare con l’energia della luce e usare l’aspetto coscienza di tutte le cose.
· La completa identificazione del gruppo con la Volontà divina e uscita dal Regno umano con la Grande Rinuncia.
Man mano che l’umanità, tramite il servizio, porta avanti il Piano, diventa sempre più intensamente invocativa verso la Gerarchia ottenendone una risposta.
L’immaginazione produrrà una nuova attività creativa distruggendo o correggendo il vecchio ordine ed edificando “i nuovi Cieli e la nuova Terra”.
Il processo d’invocazione ed evocazione concerne l’aspetto volontà, quindi il contatto con Shamballa. Il minore invoca sempre il superiore e l’evocazione dipende dal grado di comprensione e di tensione dinamica di chi invoca; ma solo quando la vita sarà veramente invocativa e la personalità e l'Anima fuse, e agiranno come un’unità cosciente, avverrà l’evocazione della volontà.
L’invocazione è connessa all’irradiazione e l’evocazione al magnetismo. Essi governano l’azione reciproca dei centri planetari. L’invocazione è basata sull’intenzione, la visualizzazione e la proiezione del discepolo che vede ciò che ha compiuto durante la vita spirituale e col lavoro occulto, tecnico e scientifico. Questo è riconosciuto sui livelli superiori come “un punto di tensione invocativa” animato dal pensiero proiettato con l’uso della volontà e dall’enunciazione della Parola di Potere.
La potenza sviluppata e il suo raggio evocano una risposta dalla Triade spirituale. Così la Monade, lungo l’Antahkarana, va incontro all’anima emettendo l’energia di risposta ed entrando in contatto con la proiezione inferiore.
Per effetto reciproco la vibrazione pian piano s’intensifica e, durante la meditazione entrano in contatto o meglio in sintonia. In effetti, sono le energie fuse dell’Anima e della personalità e l’energia della Monade operante tramite la Triade spirituale che vanno in sintonia. Allora il discepolo capisce che esiste soltanto l’Uno che opera, da un punto di energia in tutti i piani, e sorge nella sua mente la convinzione che la via illuminata è lui stesso, lungo i quali può scendere a volontà per servire l’umanità e compiere la volontà di Shamballa.
L’Invocazione – Evocazione produce scambi e rapporti a tutti i livelli: il discepolo raggiunge la vita dell’anima, l’iniziato passa da un’iniziazione all’altra fino alla Camera del Consiglio di Shamballa e al Signore del Mondo in Regni di Vita divine superiori.
Questa scienza è un metodo di vita che governa tutti gli esseri, perché è un impulso innato in tutte le forme, ed è alla base della Legge di Evoluzione, della Legge del Karma e del Proposito del Logos planetario che consente a tutti e sette i Regni di natura di esprimere la sua intenzione dinamica nel tempo e nello spazio durante un determinato Ciclo di Vita.
“La religione è il nome dato all’appello invocativo dell’umanità e alla risposta evocativa della Vita maggiore a quel grido”. T7R vol.5, p. 520.
Quest’appello è il rapporto riconosciuto e consapevole del singolo col Tutto. L’influsso della vibrazione dell’umanità verso la grande Vita è la risposta amorevole di Questa con la vita minore che invoca.
La Via mistica è il primo stadio preparatorio della Scienza di Invocazione ed Evocazione, in seguito l’aspirante percorre la Via Illuminata della purificazione e del discepolato, che genera una luce dentro di se che deve saper usare e che alla fine lo porterà alla Casa del Padre; però per arrivare a questa grande meta bisogna passare per la quarta e la sesta iniziazioni come fecero Gesù e il Cristo.
Il Cristo ci ha insegnato i nuovi aspetti dell’insegnamento della Scienza d’Invocazione ed Evocazione, aprendo la porta della Via dell’Evoluzione Superiore, ancorando sulla terra la Volontà di Dio nella coscienza degli uomini, innalzando sul piano mentale questa scienza e permettendo un nuovo approccio alla Divinità.
Prima dell’apparizione del Cristo 2000 anni fa, questa grande rivelazione fu preparata da alcuni grandi figli di Dio evocati dall’umanità come il primo Vyasa, che diede l’individualità iniziando il genere umano; Ercole, che aprì le porte al sentiero del discepolato; Shri Krishna, che aprì la porta per accedere alla seconda iniziazione; il Buddha, che mostrò la natura della Via illuminata e i suoi effetti nella coscienza che conducono alla saggezza; Il Cristo, che aprì la porta alla terza iniziazione, ancorò in terra (come già detto) la Volontà di Dio nella matrice dell’amore, indicò la via (attraverso la cruna dell’ago) che conduce a Shamballa mediante la Triade spirituale (la Piramide).
Egli, mostrando ai futuri aspiranti e discepoli, fece questo in virtù di un antahkarana completamente costruito, “irradiato dall’amore, tessuto dall’intelligenza ed energizzato dalla volontà”, mettendo così le basi per il futuro antahkarana planetario.
Le ascensioni sono il risultato di “un processo d’invocazione dell’individuo, gruppo o regno inferiore e l’evocazione del maggiore più inclusivo e più illuminato”. Questa invocazione, con intento collettivo, ha il potere di evocare l’Essere che mostrerà la “via di salvezza”, la visione e la meta da raggiungere.
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