SERVIZIO PARTE QUARANTANOVESIMA
SERVIZIO AL PIANO DIPARTIMENTO GERARCHICO DELLA RELIGIONE Nuova Religione mondiale e universalità della vita Il processo d’iniziazione entro la vita di Dio Scienza di Invocazione – Evocazione
SECONDA PARTE
Abbiamo bisogno di nuove rivelazioni, nuova comprensione, nuove interpretazioni, nuova saggezza e nuove verità che riguardano l’attività umana rispetto al futuro del pianeta. Negli insegnamenti delle religioni, esiste un comune codice di valori che formano la base di un’etica mondiale che deve essere vissuta nel cuore e nell’azione. Ognuno di noi dipende dal benessere del tutto e per questo deve rispettare ogni forma di vita (sia essa minerale, vegetale e animale) e salvaguardare la terra, l’aria, l’acqua e il suolo.
Le basi per una religione mondiale sono:
1. La responsabilità individuale.
2. Il rispetto della vita, della dignità, dell’individualità e della diversità praticando una cultura di solidarietà e relazione.
3. La considerazione che il genere umano è la nostra famiglia, ci rende responsabili di servire gli altri senza esclusioni e con spirito di uguaglianza.
4. La cultura della non violenza, del rispetto, della giustizia e della pace per risolvere le controversie.
5. Il giusto ordine sociale ed economico, lasciando ogni opportunità al potenziale di ciascuno.
6. Il superamento dell’avidità per il potere, il prestigio, il denaro, il consumismo per creare un mondo giusto e pacifico.
7. La disciplina delle manti, la meditazione, la mantra, il pensiero positivo, la comprensione reciproca, la pace, la fratellanza e l’amicizia per il beneficio della società.
La spiritualità non ha etichette: l’amore, il sacrificio, la condivisione e la semplicità sono valori presenti in tutte le religioni.
I problemi che abbiamo oggi sono il risultato dell’incapacità di riconoscere e lavorare positivamente considerando che tutti siamo interdipendenti. Per superare il problema dobbiamo usare le qualità animiche e la natura buddhica che è in noi con una varietà d’iniziative per invocare ed evocare l’aiuto dei Grandi Esseri, che sono venerati in tutte le tradizioni religiose.
A.A. Bailey ci dice che: “Sta per arrivare il giorno in cui si considererà che tutte le religioni emanino da un’unica fonte spirituale, tutte le religioni insieme forniranno la radice unica dalla quale emergeranno inevitabilmente la Religione Universale e Mondiale”. “Non ci saranno né cristiani, né pagani, né ebrei, né gentili ma solo un grande gruppo di credenti che provengono da tutte le attuali religioni”. “Accetteranno le stesse verità, non come concetti teologici, ma come essenziali al vivere spirituale; si uniranno nella stessa idea di fratellanza e di rapporti umani; riconoscendo di essere Figli del Divino e cercheranno di cooperare insieme con il Piano, com’è rivelato dai Capi spirituali della razza, e come é indicato loro dal prossimo passo da fare sul Sentiero d’approccio verso Dio”. “Questa religione mondiale non è un sogno vano ma qualcosa che si sta formando oggi”.
Il bisogno di rivelazione dell’uomo non è mai stato così grande e la garanzia di questa rivelazione non è mai stata più certa; lo spirito dell’uomo non è mai stato più invocativo di oggi verso l'aiuto divino e, quindi, mai come oggi è in arrivo una rivelazione maggiore.
Sono compiti delle chiese insegnare agli uomini a sviluppare il potere latente del riconoscimento spirituale del bello, della diversità in tutte le forme, di quello che deve venire e da quello che un vecchio Saggio Indù ha descritto come: “La nuvola di cose conoscibili che aleggia sopra l’umanità, pronta a far precipitare le meraviglie che Dio riserva a quelli che conoscono il significato dell’amore”.
Rendere responsabile l’umanità porta all’espressione del principio dell’unità nella diversità in ogni rapporto sociale, alla realtà di uno spirito umano unico nel suo incontro dinamico col Dio Unico, che possiamo chiamare: nuovo Spirito religioso Universale.
Benché l’energia della coscienza planetaria stia finalmente dando i primi segni tangibili, il potere ufficiale è ancora, di fatto, nelle mani di politici, dittatori, manager e capi spirituali chiaramente orientati al vecchio sistema; però dobbiamo ricordare che le politiche cambiano come effetto del modificarsi delle coscienze. Perciò, ciò che ci aspetta non è una lotta politica ma una “guerra” interiore dell’umanità, che si svolge dentro ogni individuo tra l’inconsapevolezza collettiva e la consapevolezza globale.
La cultura odierna è basata sulla divisione dell’esistenza in sacro e profano, in bene e male, in materia e coscienza; essa ha diviso il pianeta in stati, religioni, classi e partiti, ha separato l’uomo in psiche e soma, e ha diviso tra loro scienza, arte e spiritualità, allontanando la conoscenza scientifica da quella sacra. Cultura rigida, dittatoriale, prepotente e fanatica, che tende al condizionamento e al controllo totale delle persone come della società, che si basa sulle direttive di una certa ideologia, fede o principio divino e che lo impone agli altri. Che poi sia chiamato indottrinamento politico, proselitismo religioso o, più semplicemente, il buon nome della famiglia, non cambia la struttura fondamentale.
Per progredire è necessario riconoscere la matrice che sostiene l’intero processo, in altre parole la matrice spirituale: è l’azione della coscienza umana a realizzare gli ideali di fratellanza, di amore universale, di non violenza, di comprensione delle potenzialità interiori che ogni individuo possiede, per millenni negate e represse dalle ragioni dalla guerra e dal potere. E’ il senso religioso che permette a uomini e donne di differenti razze e culture di coesistere, amarsi ed evolvere.
Doveri e conoscenze nella nuova Religione mondiale
Per adempiere questi doveri sono indispensabili conoscere la Legge dell'amore, inclusa in tutte le Leggi Cosmiche, Sistemiche, Planetarie, ecc. Quelle che al momento ci interessa particolarmente sono le leggi del pensiero, di gruppo e del discepolato che ci fanno capire quali sono i doveri verso il Divino:
· Essere fermi nell’adempiere il dovere immediato.
· Formulare concetti elevati per sviluppare il corpo mentale e per meglio esprimerli sul piano fisico.
· Tramutare l’energia emotiva e quella buddhica, per comprendere e realizzare il Piano divino.
· Purificare e disciplinare il corpo fisico, per adempiere il proprio dovere nel modo più perfetto possibile.
· Ricercare le cause dei fenomeni, analizzando gli eventi e le circostanze, per scoprire le leggi che li governano.
· Scoprire la specifica legge che governa il corpo causale, il suo punto evolutivo, il peso specifico e le caratteristiche della sua circonferenza. E’ l’Anima (il Maestro nel cuore) che lavora, espande e sviluppa il corpo causale e al quale insegna anche a comprendere la legge.
· Eseguire con ferma determinazione e intelligente applicazione il compito assegnato a ciascuno di noi.
· Prendere contatto con la propria Anima mediante l’espressione delle Sue qualità.
· Realizzare la coscienza buddhica o intuitiva o Ragione pura e l’innocuità.
· Raggiungere il piano atmico, in meditazione, per comprendere il Proposito o al meno il Piano e le idee divine per il bene dell’umanità, custodite dagli Ashram sul piano buddhico.
Nella nuova Religione si deve sapere che:
Il fuoco della mente (il pensiero) influenza il proprio ambiente, trascinando con sé il prossimo; chi evolve se stesso non può che portare soccorso anche agli altri; chi è capace di pensare, coopera inconsciamente o coscientemente secondo la propria aura e la Legge di Causa ed Effetto.
Le forze per crescere e il Fuoco dello spirito si ricava dal servizio; lo yoga del Fuoco si accende nel momento stesso in cui s’inizia il lavoro, che deve essere incessante, continuo e creativo (l'ozio ucciderebbe il servitore) sopportabile solo se è "una festa dello spirito".
La via del fuoco è quella della semplicità; essa raffredda i centri, orienta dinamicamente nella giusta direzione fino alla sintesi, distruggendo i vecchi modelli ed esaltando i nuovi. Bisogna accendere il Fuoco dell'impegno con semplicità senza soffermarsi sui dettagli, che rallentano l'avanzata, naturalmente dopo uno studio profondo e messo in opera nella vita quotidiana.
Il discepolo, che ha acceso la torcia, non conosce il ristagno, non è mai inetto o indolente, infatti, il Fuoco per sua stessa natura se senza vigilanza andrebbe in fuga. Egli scavalca le convenzioni nazionali, non esistendo per lui ne confini né divieti che tengono quando scala le cime della coscienza; egli è come il Fuoco che non conosce barriere. Le sue percezioni, come una fiamma di luce, rivelano la verità. Le sue opere non sono fatte per convertire le masse, ma suscitano imitazione, persino gli avversari inconsciamente ne seguono i passi; l’atmosfera particolare intorno alle sue opere sprona verso il conseguimento, perché essendo egli un canale e un ricettore dell’energia, il suo Fuoco invisibile riscalda i cuori umani. Egli non è un predicatore, compare di rado, ma le opere affidategli acquistano speciali qualità e il potere dei suoi fuochi accesi riscalda i viandanti.
L'insoddisfazione ci sprona verso la gioia del lavoro compiuto.
La sollecitudine è l'anima del servizio.
La responsabilità è una caratteristica distintiva dell'uomo.
La premura fa sprizzare faville luminose dal cuore.
Il sorriso e la gioia si accompagnano alla divinità.
Il moto continuo è il motore per percorrere il sentiero.
Le qualità che dobbiamo acquisire:
· La giustizia quando affermiamo la conoscenza diretta.
· La verità che ci fa percepire e scoprire dov'è il vero, nonostante le false indicazioni della personalità.
· Il coraggio che, quando risplende dei fuochi del cuore, è un baluardo inespugnabile.
· La pazienza, la compassione e l'amicizia, che si esaltano a contatto con la luce del fuoco.
· L'equilibrio, lo yoga del fuoco non è né vecchio né nuovo, è perpetuo e onnipresente.
· L'entusiasmo, che quando manca non accende i fuochi del cuore.
Il sacrificio del dare è autentico solo quando coincide con la natura stessa dell'uomo e quando è un attributo vissuto, diviene tutt'uno con la coscienza. Il sacrificio ardente deve essere il mezzo di comunicazione, così la coscienza diviene mobile come il fuoco che per sua natura è elusivo. Il sacrificio deve essere uno splendore incandescente ed espressione di grandiosità spirituale.
Si deve sapere che:
"La vita è sintesi amorevole in azione". L'espressione della sintesi è data dall'unità realizzata dall'amore. Non solo i discepoli ma in un certo senso anche l'umanità tutta va verso l'unità e la sintesi come si evince dalla tendenza a creare blocchi di nazioni, relazioni internazionali, globalizzazione, fusione economica, libera circolazione delle idee, delle merci e delle persone, interdipendenza, ecumenismo delle religioni, associazioni e gruppi e movimenti vari che si battono per il benessere di tutta l'umanità nel suo insieme con delle idee che militano contro le divisioni e l'isolamento.
La sintesi richiede una visione d'insieme del quadro, pensare in termini più ampi ed entrare nel più vasto stato di consapevolezza che "non vede alcuna differenza"; inoltre saranno istruiti solo quelli che insieme cercheranno l'iniziazione, che insieme attraverserà la porta sulla Via e che insieme potranno essere presentati all'Iniziatore Unico, quale Unica "Unità di Luce"..
Ciò che mantiene tutte le cose dentro il cerchio dell'amore divino è l'energia che produce la sintesi: Oggi l'umanità comincia a percepire, senza troppi disastri questa energia unificante. La nostra visualizzazione deve focalizzarsi sui gruppi e sugli insiemi; per sviluppare il senso di sintesi e così vedere orizzonti più ampi e allargare il nostro punto di vista, dobbiamo progettare dei piani internazionali d’integrazione planetaria e vedere una grande struttura spirituale di "esistenza, vita e direzione", mentre ci manteniamo saldi sotto la pressione degli eventi mondiali.
La Legge di Sintesi, di unità e fusione governa le attività della Triade spirituale e condiziona la vita monadica. Mediante questa legge i mondi dell'illusione e dell'annebbiamento astrale sono dominati e maya eliminata. La legge si riferisce anche al rapporto esistente fra la dualità superiore di spirito e materia presente nel tempo e nello spazio. È questa sintesi o relazione che il gruppo deve comprendere, tenendo presente però che esiste una distinzione tra sintesi, unità e fusione; infatti, la fusione si riferisce all'anima e alla sostanza finché non sia raggiunto un punto d'equilibrio; allora l'unità diventa possibile man mano che la fusione di anima e personalità è prodotta sul sentiero probatorio, del discepolato e su quello dell'iniziazioni fino alla terza. Ovviamente quando l'influenza monadica può essere registrata coscientemente e quando la costruzione dell'antahkarana è in atto.
Religione, come Yoga, nasce dalla stessa radice indoariana yug che significa unire o riunire; per questo la futura religione, come dice Einstein, sarà fondata su un senso religioso che nasce dall’esperienza di tutte le cose, naturali e spirituali, sentite come parti di un’unità intelligente. Questo senso religioso, i cui semi sono già nati e stanno germogliando sono sotto i nostri occhi, sarà innanzitutto basato sul riconoscimento di ogni essere umano come vita e coscienza sacra e inviolabile. Purtroppo gran parte delle religioni costituite – invece di essere le forze promotrici della pace e della fratellanza spirituale mondiale – sono diventate sedi di potere teologico, dogmatico e intollerante, monopoli spirituali spesso del tutto privi di reale esperienza mistica. È un fatto incontestabile che la maggior parte dei conflitti internazionali sono espressioni d’intolleranza religiosa e spirito egocentrico.
È necessario che ogni bambino del mondo possa essere ispirato e sospinto verso un’esperienza spirituale orientata alla pace, alla tolleranza, e al riconoscimento di un’unica Divinità, che ogni cultura chiama con i suoi nomi; ma se il mondo è da millenni frammentato, significa che ogni cultura e religione ha in qualche modo contribuito a questo. Di fatto che libertà spirituale esiste oggi sul pianeta, se ogni nazione ha una sua religione? Che libertà spirituale ha un bambino di seguire il suo cammino interiore se appena nato è costretto a diventare cristiano, mussulmano, ebreo, induista, buddista o altro ancora? Cos’è allora la vera fede se dobbiamo “credere” solo in quel Dio? Forse la religione appartiene alla razza o alla cultura? È forse l’appartenenza a una religione un obbligo sociale? Lo deve scegliere la famiglia per noi? Dare a un bambino una religione è violare completamente la sua libera scelta. E’ un atto di condizionamento del libero arbitrio che segnerà la sua intera vita come un marchio a fuoco, un vero lavaggio del cervello: La libertà spirituale dovrebbe essere riconosciuta come il primo diritto umano, il più profondo emblema del vero rispetto dei valori umani.
È l’anima, la vera essenza di ogni essere umano. Come si può essere liberi se la propria anima è condizionata a esprimersi in una prescelta forma di religione? Oggi è necessario fare un passo avanti e aggiungere ai diritti umani anche il riconoscimento e la tutela della coscienza individuale in ogni suo aspetto e nessuno può violare questa parte essenziale dell’essere umano. L’Anima, la coscienza interiore, l’Atman, il Sé o come si desideri chiamare non può essere condizionata o forzata.
Se questo rispetto diventasse un impegno socialmente accettato, il mondo diventerebbe un luogo sacro e libero. Se soltanto i bambini fossero aiutati a crescere spiritualmente nel rispetto e nella tolleranza delle innumerevoli scelte possibili, sarebbe una rivoluzione globale. Fortunatamente, nonostante gli attuali condizionamenti religiosi, in ogni parte del mondo, migliaia d’individui si stanno risvegliando e si orienta verso lo sviluppo del potenziale umano, i diritti civili, la pace, la giustizia sociale, l’ecologia, i diritti delle donne e a forme di spiritualità più aperte e sperimentali. Gli appartenenti a questo gruppo sono fortemente attratti dalle questioni globali e dalla comprensione dei sistemi considerati nel loro insieme. La logica del gruppo era stata annunciata da molti movimenti spirituali, come i teosofi e negli anni cinquanta da Alice Bailey, ma nessuno si aspettava una così rapida trasformazione. In tutto il mondo, nelle varie comunità come nei piccoli circoli di amici, si respira già un’aria di nuova ricerca di verità.
Prima cura della religione dovrebbe essere di presentare una soluzione pratica della vita. La ricompensa celeste è troppo remota; dovrebbe discendere entro i limiti terreni. Gli uomini possono oggi comprendere come universalmente accessibile il miracoloso ripetersi delle possibilità e attirare a sé l’impresa migliore. Donde attingere forza e saggezza? Conoscendo causa e movente, evochiamo Quelli che già percorse il grande sentiero della realizzazione e della responsabilità personali. Non occorre implorare ma desiderare il bene accettiamo l’eredità dei Grandi portatori di luce e bene. “Essere pronto, essere alieno da sé, sfruttato, calunniato, lieto, silente, giubilante essere che porta e dà, e in questa vita apprendere dalla luce del sole, ed essere come vi vogliamo; e come tali vi mandiamo: Così il vostro spirito ha colto la missione”. (Foglie del Giardino di Morya).
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