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CINQUANTESIMA

 

INVOCAZIONE
PARTE CINQUANTESIMA

Evocazione 

            Due cose determinano la rapidità con cui, sul Sentiero del Discepolato può far agire la Legge di Ripulsa. Una è la qualità del movente. Soltanto il desiderio di servire è adeguato per determinare il necessario orientamento e a sottometterlo a un nuovo metodo di vita. L’altra è la volontà di obbedire a tutti i costi alla luce che è in lui e attorno a lui.  

            Servizio e obbedienza sono grandi mezzi di liberazione, e sono le cause fondamentali che mettono in gioco la Legge della Ripulsa, aiutandolo a conseguire la liberazione tanto sospirata. Il servizio lo libera dalla propria vita di pensiero e dall’auto/determinazione. L’obbedienza all’anima lo integra nel tutto maggiore, dove i suoi desideri e impulsi sono negati a favore della vita più ampia dell’umanità e del Creatore stesso, il Quale è il Grande Servitore ed esprime la Sua vita con l’Amore del Suo cuore per il genere umano. 

            Eppure quando si enunciano queste semplici verità, e si esorta a servire i nostri fratelli e obbedire all’anima, tutto ciò sembra così comune e di scarso intesse che non suscita risposta. Se si dicesse che seguendo una certa forma di meditazione, praticando una precisa tecnica di respirazione e con la concentrazione su un centro determinato ci si libera dalla ruota della vita per identificarsi con il Sé spirituale e il suo mondo, le istruzioni sarebbero seguite volentieri, con gioia e felicità, l’esortazione a servire e obbedire, in termini d’occultismo, non suscita interesse. Eppure il servizio è il metodo per eccellenza per risvegliare il centro del cuore, e l’obbedienza è ugualmente potente nell’EVOCARE la risposta dei due centri della testa all’influsso della forza dell’anima, e unificarli in un solo campo di riconoscimento egoico.  

            Gli uomini capiscono così poco la potenza dei loro impulsi! “Se l’impulso a soddisfare il desiderio è fondamentale della forma umana, quello a servire è altrettanto fondamentale dell’anima”. Ecco una delle affermazioni più importanti di questo studio. Finora è raramente osservato. Tuttavia se ne trovano indizi anche negli uomini peggiori; è evocato nei momenti più fatali, di bisogno immediato o d’estrema difficoltà. Il cuore dell’uomo è sano, ma spesso dorme. 

            Servi e obbedisci sono le parole d’ordine del discepolo. Esse sono state deformate in termini di propaganda fanatica, producendo le formule filosofiche e teologiche; ma queste velano, nondimeno una realtà. Sono state presentate all’uomo in termini di devozione personale e di obbedienza ai Maestri e ai capi, anziché di servizio e obbedienza all’anima in ogni cosa; ma la verità si “fa strada” e il suo trionfo è inevitabile. 

            Quando l’aspirante sul Sentiero della Prova ne percepisce una visione, anche soltanto vaga, lentamente ma con certezza la legge del desiderio che l’ha governato per età intere, è sostituita da quella di Ripulsa che, con il tempo, lo libererà dalla schiavitù del non-sé. Essa lo guiderà alla discriminazione e all’atteggiamento che distinguono l’uomo in procinto di liberarsi, ma ricordate che la discriminazione basata sulla volontà di essere libero, e il distacco imparziale che sia indizio di durezza del cuore, imprigiona l’aspirante in un guscio cristallizzato, ben più difficile da rompere che la prigione del comune egoista. L’egoismo spirituale è spesso lo sbaglio principale dei cosiddetti esoteristi e deve essere accuratamente evitato. Perciò, chi è saggio si applica a servire e a obbedire.

 


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